Impegno del Papa per l'ecumenismo
La risposta di Mosca

Mons. Kondrusiewicz applaude al concreto impegno di Benedetto XVI per l'ecumenismo. Aperture anche da parte di Alessio II, che loda il papa per il suo "potente intelletto" e la comune visione sui problemi contemporanei.


“Non è più tempo di disperdere, ma di raccogliere”. Così il metropolita cattolico di Mosca, Tadeusz Kondrusiewicz, sintetizza la “concreta speranza” in un reale avvicinamento con gli ortodossi, dopo la promessa di  Benedetto XVI di rendere l’impegno ecumenico il fattore più urgente del suo pontificato. Il 29 maggio scorso, durante la sua prima visita apostolica a Bari, il papa ha ribadito la sua volontà di "assumere come impegno fondamentale quello di lavorare con tutte le energie alla ricostituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo".

Il metropolita sottolinea l’importanza delle parole del papa a favore dell’unità tra cattolici e ortodossi, perché solo con una “trasformazione spirituale” e una sincera “testimonianza comune” i cristiani possono dare “nuova speranza” al mondo. Secondo il metropolita i cristiani d'Oriente e d'Occidente devono oggi affrontare gli stessi problemi: “secolarismo aggressivo, consumismo, indifferenza religiosa, relativismo, atti contrari alla vita, intesa come dono di Dio”. Kondrusiewicz afferma che queste minacce trovano terreno fertile nella “vulnerabile” società contemporanea, e soprattutto in quella russa “indebolita da 3 generazioni di ateismo politico”. Per affrontare tutto questo,  bisogna “tornare ad un’unica radice comune” e in questa direzione le parole “finalmente cominciano ad assumere forme concrete”.

Il presule si è detto “fiducioso” in una positiva risposta da parte del patriarcato ortodosso russo, da sempre ostile alla Chiesa cattolica accusata di proselitismo in Russia e Ucraina.

Da parte sua il patriarca di Mosca Alessio II si è detto disponibile ad una visita di Benedetto XVI in Russia, se il nuovo pontefice mostrerà ''forza di volontà, saggezza e tatto'' nei confronti della chiesa ortodossa russa, permettendo il superamento degli attuali contrasti. Il 30 maggio in un’intervista al quotidiano russo Kommersant , il patriarca - che ha impedito al defunto Giovanni Paolo II la sognata visita in Russia - loda il nuovo papa per il suo ''potente intelletto'' e per la sua strenua difesa dei ''valori cristiani tradizionali''.

''Tutto il mondo cristiano, compreso quello ortodosso, lo rispetta. Senza dubbio - ha dichiarato Alessio II - esistono divergenze teologiche. Ma per quanto riguarda lo sguardo sulla società moderna e sulla pericolosa erosione della dottrina cristiana e su molti altri problemi contemporanei i nostri punti di vista sono molto vicini''.
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[Fonte: AsiaNews 1 giugno 2005]
 

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