Il Papa consegnerà a Bartolomeo I
parte delle reliquie di due santi patriarchi di Costantinopoli


Sabato 27 novembre 2004, durante una celebrazione nella Basilica Vaticana.

Sabato 27 novembre, Giovanni Paolo II consegnerà al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I nella Basilica Vaticana, una parte delle reliquie, venerate da secoli nella Basilica di San Pietro, dei santi Gregorio di Nazianzo (330-389/390) e Giovanni Crisostomo (344/354-407), vescovi e dottori della Chiesa.

Il rito, si legge in una nota firmata da monsignor Piero Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, avverrà durante una celebrazione ecumenica che “costituisce un segno del desiderio della Chiesa d’Occidente e d’Oriente di camminare insieme verso il dono dell’unità visibile, affinché il mondo creda in Cristo unico Salvatore”.

La richiesta del dono delle reliquie alla Sede di Costantinopoli era stata formulata dal Patriarca Ecumenico nel corso della sua visita a Roma, il 29 giugno 2004, per la Solennità dei santi patroni di Roma Pietro e Paolo, onorando il tradizionale scambio di visite fra le Sedi di Roma e di Costantinopoli, in questo giorno e il 30 novembre per la festa di Sant’Andrea.

In seguito Bartolomeo I, in una lettera, aveva invitato ufficialmente il Santo Padre a recarsi in visita al Patriarcato Ecumenico, per consegnare personalmente le reliquie dei due santi a Istanbul, in occasione della festa di Sant’Andrea, qualora la richiesta di concessione fosse stata accolta.

Nel rispondere alla lettera, il Papa, secondo quanto riferito dall’Ufficio Celebrazioni Liturgiche, esprimendo “il suo rincrescimento (...) di non poter accogliere l’invito”, acconsentiva alla richiesta e ricordava l’esempio dei “due Dottori della Chiesa che con tanta sapienza hanno parlato dalla Cattedra sulla quale Ella oggi siede, risplende il comune patrimonio di fede che, anche se in maniera non ancora perfetta, ci unisce”.

Il gesto assume un rilievo ecumenico sottolinea l’ Ufficio Celebrazioni Liturgiche nella presentazione dell’evento poiché i due santi favorirono “la comunione tra la Chiesa d'Oriente e la Chiesa di Roma”. Addirittura Papa Giovanni XXIII pose il Concilio Vaticano II sotto la protezione di san Giovanni Crisostomo.

La Celebrazione Ecumenica prevede i seguenti momenti rituali: i riti di introduzione e la venerazione delle reliquie; la lettura biblica e patristica con alcuni brani dei due Dottori della Chiesa e canti di tropari della Liturgia Bizantina; un momento di preghiera costituito dalla Preghiera universale e dalla Preghiera del Signore; il rito di consegna delle reliquie con la lettura di un testo del Santo Padre e il ringraziamento del Patriarca Ecumenico; e i riti di conclusione.
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[Fonte: Zenit del 24 novembre 2004]


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