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             L'Autore 
            «Joseph Ratzinger
            intende l’opera del pensiero e della ricerca come semplice e puro
            servizio alla Verità: ecco perché il vero idolo negativo è da lui
            identificato nel relativismo, in quella posizione cioè che
            riconoscendo il pluralismo delle verità – più o meno legate
            all’arbitrio soggettivo – esclude l’idea della Verità da
            servire e da amare, sostituendola con l’unica certezza che tutto
            sia relativo. A questo forte senso della Verità Ratzinger giunge
            non in un’avventura individuale senza radici profonde, ma
            attingendo alla comunione della Chiesa di Dio come vero «uomo
            ecclesiale», nel contesto della grande tradizione del pensiero
            occidentale: dagli studi sull’amatissimo Agostino e su
            Bonaventura, al dialogo con la sapienza greca, soprattutto
            platonica, e con la filosofia moderna e contemporanea, il futuro
            Benedetto XVI si nutre di uno straordinario patrimonio di pensiero,
            che attualizza e rielabora al fine di dire in modo nuovo il
            messaggio antico della rivelazione cristiana per l’inquieta
            cultura del nostro tempo.»
             
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