Sinodo Valdese 2003 - Rafforzare le reti del dialogo interreligioso
     Settembre, ne discutono a Torre Pellice ebrei, cristiani e musulmani in una tavola rotonda

 



"Propongo l'istituzione di un forum permanente per le religioni, un luogo di incontro e discussione per conoscersi, dialogare e lavorare insieme per il bene comune. Insieme le religioni devono combattere stereotipi e pregiudizi, insieme devono promuovere la reciproca conoscenza". Lo ha affermato Amos Luzzatto, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, nel corso di un affollato dibattito svoltosi a Torre Pellice (TO) nel corso del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste (24-29 agosto). 

All'incontro, promosso in collaborazione con il Centro culturale valdese e il Comune di Torre Pellice, hanno partecipato anche mons. Piero Coda, docente alla Pontificia Università Lateranense; Mostafa El Ayoubi, giornalista e islamologo; Paolo Naso, direttore del mensile interreligioso "Confronti" e della rubrica televisiva "Protestantesimo" (RAIDUE). 

"Viviamo tempi difficilissimi - ha concluso Luzzatto - ed è assolutamente urgente che credenti di tutte le tradizioni lavorino insieme per la giustizia e la pace". 

Il dialogo interreligioso si propone come un cammino nuovo, "arduo e rischioso", ha quindi affermato mons. Piero Coda. "È più facile battere la via del fondamentalismo o, all'opposto, quella del relativismo omologante, che stempera la propria identità". "La strada dell'incontro è obbligata - ha affermato Coda - perché è segnata dal cammino di Dio incontro agli uomini. È dunque un dono, una grazia, una scoperta, un arricchimento". 

Mostafa El Ayoubi, nel suo intervento, si è soffermato sui fondamenti teologici del dialogo interreligioso nella tradizione islamica. Dopo aver citato alcuni passi del Corano che invitano al dialogo con le altre comunità di fede, El Ayoubi ha quindi affermato che "non tutti i musulmani hanno lo stesso atteggiamento nei confronti del dialogo. Esistono grossi conflitti all'interno della comunità islamica - ha proseguito -. Diverse sono le anime che la compongono e tanti sono i problemi che la affliggono a cominciare dalla mancanza di un dialogo interno. Ma il dialogo è una necessità - ha concluso. Ed è anche una grande avventura e come tutte le avventure ha bisogno di coraggiosi avventurieri". 

"Spesso l'attenzione al dialogo tra le fedi viene messa in contrapposizione al legame con la propria identità religiosa - ha affermato Paolo Naso. - È una contrapposizione sbagliata perché non esiste dialogo senza identità ma la propria identità esiste solo nel rapporto con quella degli altri. Anche in Italia - ha proseguito Naso - sono cresciute reti di dialogo tra le comunità di fede: pensiamo ai rapporti ebraico-cristiani o alla proposta di istituire una giornata del dialogo cristiano islamico. La strada da percorrere è necessariamente quella dell'allargamento di queste reti: i protestanti possono contribuirvi valorizzando i temi della laicità, del pluralismo all'interno delle varie comunità di fede, della difesa dei diritti individuali e della libertà di coscienza. Ma tutto inizia dalla conoscenza e dal riconoscimento dell'altro per quello che è realmente e non per l'immagine che noi ce ne costruiamo".

 "Una serata importante e impegnativa - ha concluso il prof. Daniele Garrone, docente alla Facoltà valdese di teologia e moderatore della tavola rotonda - che affida alle nostre chiese un compito importante nella costruzione di una società pluralistica capace di vivere le differenze come ricchezze e non come ostacoli alla convivenza". 

Su questo tema è stato approvato dal Sinodo un ordine del giorno teso ad incoraggiare la Tavola Valdese e le chiese a partecipare a iniziative che si configurino come "reali e proficue occasioni di incontro e di lotta al razzismo, all'antisemitismo e all'islamofobia, per una società pluralista e conviviale". 

Il Sinodo - riconoscendo l'importanza dell'incontro tra le diverse comunità di fede nell'ambito di società sempre più caratterizzate dal pluralismo culturale e religioso - ha quindi accolto con favore la proposta di istituire un "forum permanente delle religioni" come luogo di incontro e strumento di collaborazione tra le diverse comunità di fede. Inoltre, nella mozione il Sinodo invita le chiese ad aderire alla giornata del "dialogo cristiano islamico" così come proposto da un appello che ha già raccolto numerose adesioni in ambito evangelico, cattolico e ortodosso (vedi www.ildialogo.it). 

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[Fonte: NEV 3 settembre 2003]

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