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Il viaggio in Turchia: l'opinione del Time, l'invito di Bartolomeo I
Mattia Bianchi, su Korazym.org 20 novembre 2006

Il viaggio di Benedetto XVI in Turchia si conquista la copertina del Time. "The Passion of the Pope" (La Passione del Papa), il titolo di un approfondimento dell’autorevole magazine che considera la visita una tappa importante, capace di riformare il dibattito tra Islam e Occidente.

 “Il pontefice – si legge - si è imposto come una figura più complessa e affascinante di quanto si potesse immaginare e tutto questo ha molto a che fare con la sua volontà di confrontarsi con ciò che la gente reputa essere oggi l'equivalente del flagello del comunismo: la minaccia della violenza islamica. Dopo il discorso di Ratisbona, il Papa ha abbandonato la posizione del suo predecessore per rilanciare il dibattito sullo scontro di civiltà, incentrandolo sulla questione chiave se l'islam, in quanto religione, condanna la violenza.

Ora, Benedetto XVI si trova nella posizione di avviare la missione più importante del suo papato e di dover scegliere tra opzioni difficili: mettere a punto una sua nuova piattaforma, insistendo sul fatto che un'altra grande fede ha dei vizi potenzialmente letali e lanciare la sfida del dibattito, esortando al tempo stesso la comunità occidentale ad armarsi moralmente”. “Oppure - prosegue l'editoriale del Time - rinunciare a qualsiasi ulteriore confronto nella speranza di sedare la rabbia suscitata dalle sue parole.

Il Papa ha intenzione di dire quello che pensa – ha detto un diplomatico vaticano - può aggiustare il tono, ma la direzione non cambia". Il settimanale americano definisce il 12 settembre 2006, il giorno dell'intervento di Papa Benedetto XVI all'Università di Ratisbona, un "punto di non ritorno". "Tutti si chiedono - afferma una fonte vaticana - il Papa ha sbagliato con quel discorso? È stato intenzionale? Non importa a questo punto".

Intanto, del viaggio è tornato a parlare anche il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, che invita la Turchia a fare di tutto per garantire il successo della visita, prima del summit dell'Unione Europea il mese prossimo. "Il Papa ha molta influenza nel mondo intero - ha detto in un’intervista al giornale Sabah - non è una autorità che va trattata con leggerezza. Tutti noi dobbiamo fare il possibile per la buona riuscita di questa visita. Se non lo facciamo - ammonisce ancora Bartolomeo I - sarà negativo per l'immagine della Turchia. E questo va evitato, nel momento in cui diciamo di voler entrare nell'Unione Europea". "Se accadrà qualcosa di spiacevole - ha concluso - anche questo avrà evidentemente riflessi sull'incontro a Bruxelles durante il quale si affronterà la questione dell'ingresso della Turchia in Europa".
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[Fonte: Korazym.org 20.11.2006]

 

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