MISTERI DEL SANTO ROSARIO 
SANTA MARIA MADRE DELLA CHIESA IN JADDICO -BRINDISI-


I MISTERO GLORIOSO: GESÙ RISORGE

 Il Sabato era passato, un Sabato triste senza di Lui.

Erano tristi gli apostoli, accasciati, stanchi e delusi. Stavo vicino a loro e silenziosamente cercavo di rincuorarli, almeno con lo sguardo, perché il mio sguardo continuava a vedere Gesù vivo, anzi, già lo vedeva risorto.

Poi le donne, un via vai di donne che venivano a dare delle notizie sempre più strabilianti: il sepolcro vuoto, un giovane, due angeli, il custode dell’orto...

Gli apostoli rimanevano sempre più sgomenti. Io sola non mi meravigliavo. Ascoltavo in silenzio, anzi adoravo in silenzio quel mistero grandioso che si stava rivelando.

Poi lo vidi, lo vedemmo; il mio cuore si fuse col Suo. Il mistero della Sua morte era superato, la fede mi aveva sorretta, ora la certezza confermava la fede.

Resati illuminata, gioiosa, estasiata. Tutti i ricordi che avevo custodito gelosamente meditandoli dentro di me, ora brillavano di questa nuova luce, la luce della resurrezione.

Sembrava proprio che Gesù risorto, mentre si faceva riconoscere dai suoi discepoli, senza dire nulla, svelasse a me tutti i segreti della redenzione.

Il ricordo stesso, doloroso, della morte di poche ore prima, le Sue sofferenze, il Suo sangue, risplendevano come colpiti da un raggio della Sua resurrezione.

Avevo vissuto quegli ultimi momenti in un completo abbandono alla volontà di Dio, che mi riempiva il cuore di speranza. Ora questa speranza si trasformava in realtà, prima creduta, aspettata, ora goduta, constatata, gustata.

Gli apostoli continuavano a dubitare, io gioivo e cercavo di comunicare questa gioia anche a loro. Mi nascosi quel giorno dietro a loro: loro dovevano essere i testimoni della Sua resurrezione; loro dovevano toccare, vedere, essere certi. Io la certezza già la possedevo e la mia testimonianza l’abbandonavo al progetto di Dio che avrebbe superato il tempo e lo spazio, mandandomi nei secoli futuri nel mondo, per aiutarvi a credere.

Anche in questo luogo c’è stata e continuerà ed esserci una mia particolare presenza, una presenza luminosa, visibile all’inizio anche con gli occhi del corpo; il riflesso della luce di Gesù Risorto. Godi anche tu di questo dono, fatti illuminare da questa luce, voglio essere io a offrirtela: accettala dalle mie mani, è un regalo che voglio fare a tutti coloro che vengono qui a pregarmi.

Illuminato da Gesù, lo adorerai gioioso su questa terra, fino ad adorarlo con me per l’eternità.

 
II MISTERO GLORIOSO: GESÙ ASCENDE AL CIELO

 Quaranta giorni volarono via come il vento: furono quaranta giorni di gioia e speranza.

Ogni giorno un apostolo, un discepolo veniva a condividere quella certezza, quella gioia che ci univa sempre più: Gesù era risorto e vivo!

Non li aveva lasciati sol i Suoi discepoli: continuava la Sua missione apparendo e riapparendo, insegnando e facendo scoprire le Scritture che parlavano di Lui.

Poi, un’altra pesca miracolosa: "Gettate le reti dall’altra parte!" Il perdono a Pietro con la triplice riparazione: "Mi ami tu?" Poi finalmente il commiato.

Ci portò verso Betania, ci benedisse e io lo abbracciai col cuore: non lo avrei più visto su questa terra. Sparì dal nostro sguardo salendo al cielo lentamente.

Ero piena di gioia, sentivo in me finalmente piena quella gioia con la quale l’Angelo quel giorno mi aveva dato il primo annuncio: "Gioisci piena di Grazia!"

Questa gioia invase tutti, mentre guardavamo in alto.

Non un ombra di tristezza, eppure Gesù se ne era andato, aveva fatto capire che tornava al Padre Suo e Padre nostro, che aveva compiuto la sua missione.

Gioia e solo gioia. Tutti continuavamo a sentire la Sua presenza spirituale in mezzo a noi. Prima di lasciarci, aveva anche promesso che sarebbe ritornato, e questa promessa, forse ritenuta imminente, riempiva il vuoto della Sua partenza.

Prima di salire al cielo, Gesù aveva infuso nel cuore di tutti la certezza della Sua presenza fino alla fine dei tempi: "Resterò con voi!"

Aveva aperto il cuore ad una nuova speranza, ad una nuova presenza di conforto, di difesa, di forza dall’alto per mezzo di un Altro che avrebbe preso il Suo posto e che avrebbe continuato la Sua opera nel mondo.

Lo Spirito Santo già aleggiava sui discepoli, quel giorno e faceva sentire i Suoi benefici effetti. Tornammo gioiosi a Gerusalemme. Capii che la mia missione di madre limitata a Lui, terminava con quella salita al cielo e capii che ne cominciava un’altra, prima in mezzo ai discepoli, poi in mezzo a tutti. Quel giorno mi sentii madre dell’umanità, madre perciò anche tua.

Sto svolgendo quel compito con la stessa gioia di quel giorno.

Lo sto svolgendo ora anche qui in questa chiesa, attraverso questo muro logorato dal tempo, ma che non ha logorato la vostra attenzione verso di me e soprattutto non ha logorato e non logorerà mai la mia premura per voi, per tutti coloro che verranno qui a supplicarmi, a pregarmi come mamma loro.

Gesù è salito al cielo, ma si è reso presente tra voi anche per mezzo mio: credilo!

 
III MISTERO GLORIOSO: LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO

 Eravamo assidui nella preghiera; ci aveva detto di aspettare, perché una potenza sarebbe venuta dall’alto. Con gli apostoli, aspettavamo, pregavamo.

Dio era presente in me, e avrei voluto comunicarlo anche agli altri. Mi sentivo avvolta dalla nube dello Spirito Santo e desideravo che questa nube avvolgesse anche gli altri.

Poi venne quel frastuono, quel terremoto, quel vento impetuoso: era la potenza di Dio che stava entrando nel mondo, era la potenza di Dio che stava invadendo il cuore, la vita dei Suoi discepoli, trasformandoli in coraggiosi testimoni.

Non più titubanza, non più paura, non più debolezza.

Un fuoco, una luce, vennero improvvisamente in mezzo a noi e quel fuoco si divise improvvisamente sul capo di ciascuno, comunicando calore e chiarezza.

Restai a ad adorare, com’era mio solito, mentre gli apostoli uscivano fuori pieni di fervore e di forza, trasmettendo a chi incontravano quella potenza che avevano ricevuto: era la potenza di Dio che stava facendo nascere la Chiesa.

Era lo spirito santo che, come Gesù aveva promesso, era venuto per ricordare, animare e soprattutto trasformare in testimoni della Sua resurrezione quei poveri uomini che erano stati deboli e pusillanimi fino ad allora.

Oggi anche tu stai sentendo gli effetti di quella discesa miracolosa, di quella potenza venuta dall’alto.

In forza di questo Spirito Santo stai qui in preghiera: è Lui che ti ha guidato, è Lui che continuerà a guidarti.

Lascialo fare nella tua vita: dagli spazio, dagli tempo. Ogni giorno ti trasformerà donandoti quello che ti manca, per essere anche tu un testimone della Sua Resurrezione. Lo Spirito Santo continua ad operare nel mondo, anche se il mondo non lo riconosce.

Purtroppo molti mettono ostacolo alla Sua opera, ma non farlo tu: apriti alla Sua luce, alle Sue ispirazioni. Apri il tuo cuore al Suo amore: lasciati amare e lascia che Lui ami in te e per mezzo tuo, anche gli altri.

E’ Lui che mi guida a te, è Lui che mi fa essere presente in questo luogo da tanti secoli. Per molto tempo non sono stata considerata, ma io vegliavo in questo piccolo avanzo di chiesa, che sembrava abbandonato.

Poi lo Spirito mi mandò da uno che fece rinascere l’attenzione a me e per mezzo mio, alla Sua stessa presenza, che continua ad aleggiare in questa chiesa, come in tutta la chiesa.

Non aver paura: apriti agli impulsi dello Spirito Santo, non sciupare questo gran dono di Dio! Fallo vivere in te! Ti aiuterò io, tua madre, che per prima ho visto i Suoi effetti salutari.

 
IV MISTERO GLORIOSO: L’ASSUNZIONE DI MARIA IN CIELO

 Forse sarai curioso di sapere che cosa abbia fatto dopo la discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo. Ti accontenterò dicendoti che vissi come avevo vissuto fino ad allora.

Certo, non c’era più Gesù da guardare, da seguire, ma c’era Gesù ora da far vivere in me. Prima potevo allontanarmi perché viaggiava, si muoveva molto da un luogo all’altro: ora Gesù stava sempre con me. Lo sentivo tanto vicino a me, vivevo con Lui come prima che iniziasse la Sua missione.

Non era una presenza fisica, ma non per questo, meno reale e viva. Quante cose avevo appreso da Lui! Le cose che gli avevo insegnato da piccolo, ora me le ripeteva completandole con la Sua sapienza e mi lasciava incantata! Vedevo tutto sotto un’altra luce.

Lo sentivo, sentivo i Suoi insegnamenti, rivivevo con Lui le pene e le gioie della vita.

I giorni passavano e stavo nella casa di Giovanni che mi raccontava i prodigi che il Signore compiva per mezzo dei Suoi discepoli.

Godevo con Lui; godevamo insieme quella presenza misteriosa e soave che riempiva la nostra casa e riempiva soprattutto la nostra preghiera.

Com’era bello pregare. Molto tempo passavo col pensiero rivolto a Dio, al mio Gesù. Spesso parlavo di Lui con Giovanni, con gli altri, ma mi piaceva molto starmene appartata e silenziosa, perché nel silenzio mi sembrava sempre di sentirLo più vicino.

Una vita serena. Non mancavano le consuete tribolazioni che però passavano come una nube attraverso la quale riuscivo sempre a vedere Gesù.

Lui continuava ad essere tutto per me e mi donavo agli altri, ai Suoi discepoli, ai nuovi credenti, come se mi fossi donata a Lui. L’amore per Lui ora si diffondeva e si irradiava sugli altri, un amore che cresceva sempre più.

Poi un giorno mi addormentai e fui risvegliata da Lui, il mio Gesù: fu Lui che mi portò in alto con sé.

Mi assunse con sé nel Suo Regno...

Non posso dirti altro perché non potresti capire; devi aspettare.

Quando verrai anche tu dove mi trovo io vedrai, capirai, godrai. Oggi lasciati guidare da me; ti porterò io, quando sarà giunta la tua ora, vicino a Gesù in quella eternità di gloria che Lui ti ha destinato.

Lascia che oggi ti tenga per mano nella tua vita: fidati di me!

Continua a venire a visitarmi in questa mia casa, anche quando ti sembra di non averne bisogno. Vieni! Ti farò gustare fin da adesso qualcosa di quella felicità che già godo io.

 
V MISTERO GLORIOSO: LA GLORIA DI MARIA REGINA

 Sono tua Madre e sono anche Regina: questo titolo me lo avete dato voi, me lo ha dato la Chiesa per farmi conoscere, nella potenza che Dio ha voluto donarmi.

Come Mamma vedo tutto, come le mamme della terra per i propri figli; come Regina posso tutto presso il Trono del Gran Re che è mio Figlio.

Questo appellativo deve rendervi più sicuri e spero che non mi allontani da voi, pensando che stia troppo in alto. Anche se Regina, sono pur sempre vostra Madre, anzi godendo della benevolenza di Dio, sono diventata per volere di Dio stesso nei confronti di ogni persona umana, la mamma più premurosa, più attenta e sollecita per farvi regnare con me e con mio Figlio.

Quello che io godo adesso nel Regno dei Cieli, è anche per te.

Gesù, mio Figlio, Figlio di Dio e Dio stesso col Padre e lo Spirito Santo, mi hanno scelta per mamma Sua, perché voleva donare al mondo intero una mamma. Se Madre di Dio sono stata prescelta, questo privilegio mi ha fatta diventare Madre dell’umanità redenta da Dio, cioè di tutti voi.

Dio ha voluto che la salvezza venisse al mondo per mezzo mio: Gesù è la salvezza, ha salvato prima me, poi voi e la strada di questa salvezza, ha voluto che fossi io, la più piccola di tutte le Sue creature.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente! Grandi cose ha fatto e continua a fare anche in te l’Onnipotente, e le sta facendo ancora oggi per mezzo mio.

Guardami in Cielo, ma guardami soprattutto su questa terra al tuo fianco, al fianco di ogni uomo che voglio portare alla salvezza offerta da Gesù a tutti.

Se mi chiami Regina, non dimenticare che sono tua Madre.

Apri il tuo cuore alla fiducia in me: questo è quello che Dio ha stabilito per aiutarti ed accostarti alla Sua Misericordia.

Lascio che tutte le generazioni mi chiamino Beata, perché nasca in tutti il desiderio della stessa beatitudine. Beata in Dio e Beata da Dio, come desidero anche per te.

Affianco al Regno di mio Figlio, non faccio che pensare a te, pregare per te, per le tue necessità.

Anche quando tu non mi pensi, sussurro all’orecchio di mio Figlio, come quel giorno alle nozze di Cana, quello che ti serve.

Che cresca la tua fiducia in me, ed io la farò crescere in mio Figlio, che come me e più di me, vuole il tuo bene!

Amami come Mamma e Regina, e l’amore che mi dai, lo trasformerò in amore di Dio.

 A Lode e Gloria del Signore nostro Gesù e della Dolcissima Madre del Cielo.

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