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Pensiero di Pentecoste

Francesco riferiva in un suo post:

"le navate della chiesa hanno tremato al ritmo dei loro tamburi e di canti tribali ossessivi ritmati dai battimani di un codazzo di bambini (la terza generazione neocatecumenale) inconsapevoli di tutto."

Ciò fa riflettere su due ulteriori aspetti, poco evidenziati.

  1. La setta neocatecumenale sta trasformando le chiese da luoghi di raccoglimento silenzioso, di meditazione, di preghiera, in palcoscenici teatrali dove viene messo in scena lo spettacolo di una religiosità pagana, tribale, aggressiva e totalizzante.  Le loro cerimonie tendono a scatenare una sorta di trance collettiva, che ricorda i riti vodoo, in cui la coscienza viene annullata da un vero e proprio annichilimento ed asservimento mentale. Questo è tipico delle sette pagane ed esoteriche, NON DELLA TRADIZIONE CATTOLICA.
     
  2. La strumentalizzazione dei minori. Il Cammino tende a condizionare fin dall'infanzia i figli degli adepti, inculcandogli modi di agire e di pensare rigorosamente condizionanti della libera manifestazione del pensiero individuale.

È come se si volesse costruire, destrutturandone la personalità e formandola esclusivamente secondo le logiche del Cammino, nuove generazioni completamente condizionate dalle teorie e metodi del Cammino.

Ciò è tipico di tutti i regimi totalitari e violenti: la setta neocatecumenale non ha fatto altro che adottarne il metodo coercitivo.

Quanta differenza con il catechismo della nostra Chiesa, che insegna ai bambini il modo corretto di essere buoni cristiani senza violarne le personalità in formazione!!

Se è vero come è vero tutto questo, a maggior ragione è necessario fermare questa tremenda setta che sta stravolgendo le basi dell'insegnamento di Nostro Signore, muovendosi ed operando secondo le logiche dell'Anticristo.

È questo il grande segnale di salvezza che attendiamo tutti dal Santo Padre, per allontanare dalla Santa Madre Chiesa questa devastante e distruttiva eresia, riportando ordine e serenità nella Casa del Signore.

Questo perchè purtroppo nelle gerarchie continuano a commettere il grave errore di vedere il Cammino parte dei movimenti ecclesiali e dunque della Chiesa, e non un elemento spurio ed anomalo. E pertanto, tendono a minimizzarne le aberrazioni e ad esaltarne gli aspetti apparentemente positivi, tipo le nuove adesioni, le vocazioni, il ritorno dei "lontani", e non ultimo, il flusso di soldi che il Cammino gestisce.

Ma è tutto fumo di Satana, questo è il punto.

Se il Cammino avanza, non è un vantaggio per la Chiesa, ma un passo avanti nella sua disgregazione unitaria, nella sua sostituzione da parte di una setta eretica onnivora, aggressiva ed invadente. Prima lo capiscono in Vaticano, prima si sanerà la piaga.

Anche perchè, è bene evidenziarlo, la protesta oggi ancora generica verso il Cammino, testimoniata anche attraverso il nostro blog, potrebbe coagularsi domani in una opposizione organizzata e condotta in nome della difesa della tradizione ed ortodossia cattolica, con reali pericoli di divisione nel corpo stesso della Chiesa, a causa dell'inerzia e del temporeggiamento delle gerarchie.

Il che sarebbe un male non meno peggiore della piaga neocatecumenale, giacché si scatenerebbe per la prima volta nella storia una crociata all'interno stesso della Chiesa.

È per evitare tali pericoli che il Santo Padre deve intervenire al più presto con decisione e fermezza, per il bene della Chiesa e della intera comunità dei credenti.

In tal senso, per grazia di Dio, Benedetto XVI è un profondo teologo ed è stato in precedenza il prefetto delegato proprio alla difesa della fede. Questa, inutile negarlo, è una delle nostre maggiori certezze in tutta questa brutta e tragica vicenda del Cammino neocatecumenale.

Il Cammino può aver ingannato a volte due papi, ma non può ingannare sempre tutti i papi.

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