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Un pensiero per Padre Zoffoli - Alcune basilari considerazioni

Tu che ormai sei nella luce divina, sai che abbiamo impugnato immeritatamente la bandiera che avevi deposto quando sei ritornato alla Casa del Padre. Eri un giusto e sei stato trattato come l'importuno che bussa alla porta di Casa. Noi speriamo solo di essere degni della tua buona battaglia.

Poiché gli aderenti al cammino neocatecumenale che ci scrivono continuano a negare o ignorare le eresie del "Cammino", ossia le teorizzazioni e le predicazioni “contra fidem”, in aperto contrasto con la dottrina e le teologia della Chiesa in quanto toccano i dogmi fondanti del nostro credo, riportiamo di seguito le principali asserzioni presenti negli Orientamenti e nelle catechesi di Kiko, già severamente evidenziati dal buon padre Zoffoli:

  • "l’uomo non può non commettere il peccato, come non può compiere il bene né acquistare meriti agli occhi di Dio; il peccato non può offendere Dio e l’uomo non contrae il dovere di espiarlo;
  • Gesù non ha operato alcuna Redenzione né ha riscattato l’uomo dalle sue colpe riconciliandolo con Dio; la passione e morte di Cristo non è stata un vero sacrificio offerto al Padre per riparare e redimere l’uomo;
  • Gesù ha invece salvato il mondo in virtù della sola Risurrezione: per goderne i frutti basta riconoscersi peccatori e credere in tale potenza;
  • la Chiesa non è stata fondata da Cristo come suo unico Ovile: anche seguendo altre religioni è possibile salvarsi;
  • la Chiesa non è una realtà giuridica e gerarchica ma spirituale e carismatica; in essa non si dà un sacerdozio derivato dal sacramento dell’Ordine, bastando il Battesimo che, incorporando tutti i fedeli, li rende partecipi della dignità sacerdotale; la Messa non è un sacrificio: la Chiesa sull’altare non offre a Dio alcuna Vittima;
  • in luogo dell’altare, non c’è che la mensa, che nell’Eucaristia consente di celebrare un convito a festa tra fratelli uniti dalla medesima fede nella Risurrezione; il pane ed il vino consacrati sono soltanto il simbolo della presenza di Cristo;
  • la Messa non è celebrata dal sacerdote, ma dall’assemblea, da cui sgorga l’Eucaristia;
  • il culto eucaristico non ha senso, negata la vera, sostanziale presenza di Cristo sotto le specie sacramentali;
  • non hanno ragion d’essere pertanto genuflessioni davanti al Tabernacolo, Comunioni frequenti, adorazioni, benedizioni, processioni, ecc.;
  • la Penitenza si riduce al sacramento del Battesimo: la loro distinzione non risale alla Chiesa primitiva;
  • l’importante non è l’assoluzione del sacerdote, perché il valore della penitenza è comunitario; nei “passaggi” e negli “scrutini” l’accusa delle colpe anche gravi è pubblica, come può esserlo durante la “redditio”;
  • la vita cristiana, come sforzo di autodisciplina ed esercizio e progresso nella virtù, è un’illusione;
  • ciascuno resta intrinsecamente peccatore, incapace di conseguire la vera giustizia come perfezione dell’amore di Dio;
  • Gesù non si è presentato a nessuno come modello da imitare; egli ha comandato di odiare realmente genitori, fratelli, parenti e di essere disposti a preferirlo ai medesimi;
  • per seguire Cristo bisogna vendere i propri beni, ma una volta compiuta la rinunzia, è lecito acquistarne altri e godersi le soddisfazioni della vita;
  • la povertà, compresa quella di S.Francesco, è ispirata alla religione naturale, praticata dai pagani, dunque non è una virtù cristiana;
  • Gesù, avendo sofferto per noi, ha reso superflue le nostre sofferenze, quindi non si giustificano le austerità degli asceti, il martirio dei Santi e la stessa pratica religiosa implicante l’applicazione dei consigli evangelici;
  • la salvezza eterna è offerta a tutti dalla misericordia di Dio, che perdona tutto; l’inferno non esiste, né il Purgatorio, i suffragi e le indulgenze per i defunti; la storia della Chiesa di Cristo si chiude con la pace costantiniana e riprende il suo corso con il Concilio Vaticano II: i circa 1600 anni di intermezzo non esistono;
  • il Concilio di Trento ha paralizzato la Chiesa, che si è fissata a stabilire formule, riti liturgici e norme; l’interpretazione della Parola di Dio non è riservata alla gerarchia ma è possibile a tutti i fedeli; la Bibbia si interpreta da se stessa;
  • questa libertà esegetica prescinde dal Magistero ecclesiastico…"

Siamo di fronte ad un TOTALE STRAVOLGIMENTO DOTTRINALE, comprensibile in una setta protestante radicale di orientamento luterano ma non in un movimento cattolico. O accettiamo tale corpus come coacervo di “errori”, “esagerazioni” frammiste a buoni intenti, ma dovremo spiegare al popolo dei credenti che nella Chiesa non esistono più verità intangibili o eterne, che tutto è in “cammino”, compreso i dogmi, le verità di fede e le costituzioni apostoliche che ne scaturiscono, oppure vi riconosciamo una ERESIA AUTENTICA, INNEGABILE, E MICIDIALE e l’affrontiamo come tale. Non ci sono purtroppo vie di mezzo, a meno di non voler ammettere che uomini di fede e servi di Cristo auspichino ed operino per una RIFORMA COMPLESSIVA DELLA CHIESA CATTOLICA SECONDO KIKO...

Questo per quanto riguarda la dottrina. Poi ci sono le pratiche anomale, i rituali stravaganti, le megalomanie spettacolistiche, i comportamenti illeciti rientranti in pieno nel codice penale: pensiamo ai risultati ottenuti dal “cammino” su numerose famiglie, portandole a spaccature e dolorose separazioni; pensiamo agli abusi violenti sulle persone, in termini di condizionamento psicologico, di svuotamento delle personalità, di precarizzazione delle coscienze nel corso degli “scrutini” e “passaggi” a base di ossessivi interrogatori, inquisizioni, prevaricazioni, oppressioni.

Numerose sono le testimonianze e denunce agli atti delle gerarchie centrali e delle diocesi. Infine, non secondari, gli stravolgimenti strutturali: dalla riprogettazione degli edifici di culto e degli spazi sacri, all’abolizione della centralità dell’altare, all’inversione degli spazi liturgici; e ancora, le fonti battesimali mobili, il tabernacolo decentrato, il crocifisso riprogettato e rovesciato, perfino l’iconografia sacra interpretata ad libitum e le musiche e canti sacri... Dovremmo considerare semplici “banalità” o meri “errori” un tale stravolgimento scientificamente pianificato, sol perché il movimento è nato e si muove dentro la Chiesa stessa e gode di simpatie ed appoggi altolocati? O perchè, avendo cooptato nel corso di un quarantennio molti adepti, perfino tra sacerdoti e porporati - e ci chiediamo con quale coerenza, rispetto al giuramento di fedeltà alla Chiesa ed al suo magistero - un certo successo tra i fedeli legittimerebbe il movimento, al di là dei contenuti profondamente blasfemi o eretici ?

Amici, confidiamo tutti nell’opera dello Spirito Santo e che alla fine il Maligno, che oggettivamente sembra ispirare il pensiero e muovere le azioni nel “Cammino”, rimarrà sconfitto. Nel frattempo, diamo una mano allo Spirito Santo con una sana opera di coscientizzazione, per un ravvedimento di quelli che in buona fede sostengono ed alimentano l'azione nefasta del "Cammino".

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