Terrorismo. I predicatori dell'odio in Gran Bretagna

Abu Qatada e non solo. In Gran Bretagna gli islamici radicali che per anni hanno predicato l'odio nelle moschee del Paese e nelle varie associazioni musulmane sono purtroppo molti. Ecco un profilo di alcuni di loro.


Abu Qatada - Descritto da un giudice spagnolo come "il braccio destro di Osama bin Laden in Europa", Qatada ha una volta esortato i musulmani britannici al martirio nella guerra santa contro l'oppressione. Il religioso radicale 44enne - che ora rischia di essere deportato in Giordania - aveva avuto contati con lo 'shoebomber' Richard Reid - che nel 2001 aveva cercato di farsi saltare in aria su un volo Parigi-Miami con dell'esplosivo nelle scarpe.

Aveva avuto contatti anche con Zacarias Moussaoui, il cosiddetto '20esimo attentatore' dell'11 settembre.

Di doppia nazionalità palestinese e Giordana, Qatada è stato condannato in contumacia all'ergastolo in Giordania per coinvolgimento in attacchi terroristici nel Paese nel 1998. Quando la polizia aveva condotto un raid nella sua casa nel febbraio del 2001, aveva trovato 170mila sterline in contanti e una busta contenente 850 sterline indirizzata ai "mujahedin in Cecenia".

Qatada era fuggito dalla Gran Bretagna nel dicembre del 2001 alla vigilia dell'entrata in vigore delle leggi anti-terrorismo che avrebbero conferito alle forze dell'ordine il potere di tenerlo in custodia senza processo ed era rimasto latitante fino all'ottobre del 2002, quando fu arrestato e incarcerato senza processo nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh. Nel marzo di quest'anno Qatada era stato rilasciato e sottoposto a 'ordini di controllo' che ne limitavano i movimenti e il contatto con altre persone. L'uomo, padre di cinque figli, arrivò nel Regno Unito nel 1993 con un falso passaporto saudita e fece richiesta di asilo per sé, la moglie e i figli. Nel 1994 ottenne lo status di rifugiato e gli venne concesso un permesso di residenza in Gran Bretagna fino al 1998, quando fece richiesta per un permesso di soggiorno permanente. La sua richiesta era ancora in attesa di risposta quando nel 2001, con l'entrata in vigore delle nuove leggi antiterrorismo, fu emesso l'ordine di cattura.

Abu Hamza al Masri - Abu Hamza, battezzato dalla stampa britannica come "il più radicale degli islamici", è uno dei prigionieri del carcere di Belmarsh, dove il suo processo - con 16 capi d'accusa, dal coinvolgimento in atti di terrorismo all'incitamento all'odio razziale e religioso - è stato rinviato fino al 2006. Nato 45 anni fa ad Alessandria d'Egitto da una famiglia borghese, in Gran Bretagna dal 1979 per diventare ingegnere civile, ha studiato a Brighton e nel 1981 si è sposato - divorziando dopo cinque anni - con Valerie Fleming, ottenendo grazie al matrimonio la cittadinanza britannica: sono questi i principali dati biografici di Mustafa Kamel Mustafa, meglio conosciuto come Abu Hamza al-Masri.

Celebre per i suoi discorsi "incendiari e fortemente politici", come sono stati giudicati dalle autorità britanniche - all'indomani del 11 settembre 2001 definì Osama bin Laden "una brava persona" e "martiri" i terroristi coinvolti nell'attentato. Negli anni 80 Hamza si recò in Afghanistan dove i ribelli combattevano per la liberazione del paese dall'occupazione sovietica. In quella circostanza lo scoppio di una mina lo mutilò, privandolo dell'occhio sinistro e di una mano. Nel 1999 Scotland Yard decise di aprire un fascicolo sulle attività dell'integralista islamico e lo interrogò per diversi giorni prima di rilasciarlo senza contestargli alcuna accusa. Nel frattempo le autorità dello Yemen ne avevano chiesto l'estradizione per il presunto coinvolgimento in piani terroristici.

Omar Bakri - Arrestato a Beirut, il libanese di origine siriana Omar Bakri che da poco aveva lasciato la Gran Bretagna dove viveva dal 1985, ma voleva farvi ritorno il mese prossimo per sottoporsi a una operazione al cuore. Leader spirituale del gruppo estremista al-Muhajirun, scioltosi lo scorso ottobre, Bakri è celebre per i suoi discorsi estremisti e per aver definito gli attentatori del 11 settembre "i magnifici 19". In un sermone diffuso su Internet, il religioso aveva inoltre dichiarato che i musulmani hanno "l'obbligo" di unirsi ai Mujahedin e aveva dato il suo sostegno a Osama bin Laden. Lo scorso mese aveva dichiarato che la colpa degli attentati di Londra era dei britannici che avevano votato di nuovo per Tony Blair, nonostante la sua decisione di invadere l'Iraq.

Abu Izzadin e Abu Uzair - Insieme a Bakri, Abu Izzadin e Abu Uzair sono stati indicati nei giorni scorsi dal governo britannico come gli estremisti ai quali ipotizzava di applicare l'accusa di tradimento. Abu Uzair, ex membro del gruppo al-Muhajirun e ora membro della organizzazione originata da esso, la Saviour Sect (la setta dei salvatori) ha dichiarato di recente che gli attacchi del 11 settembre sono stati 'magnifici". Abu Izzadin, portavoce del gruppo al-Ghurabaa aveva dichiarato che gli attacchi del 7 luglio erano opera di mujahedin e che sarebbero serviti "a svegliare" i britannici.

Fonte: Ansa 

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