Porto Santa Rufina sulla vie del dialogo
Stefano Marchionni, su "Avvenire del 2 marzo 2005

«Il dialogo come strumento per affrontare e risolvere le problematiche religiose, civili e politiche» - Modalità attuative nel  cammino ecumenico


«Il dialogo come strumento per affrontare e risolvere le problematiche religiose, civili e politiche» è il titolo del convegno promosso nei giorni scorsi dalla diocesi di Porto-Santa Rufina e dall'Istituto San Gabriele, scuola cattolica paritaria di Roma. Ad aprire i lavori è stato il vescovo di Porto-Santa Rufina, Gino Reali, che ha indicato in don Luigi Giussani, sacerdote capace di «educare al dialogo e alla partecipazione consapevole e responsabile tanti giovani. 

Le indicazioni date da Paolo VI nell'enciclica "Ecclesiam suam" - ha proseguito Reali - di un dialogo come atteggiamento della Chiesa di fronte al mondo composto da chiarezza, mitezza, fiducia e prudenza sono entrate nel patrimonio della Chiesa». Il convegno ha voluto guardare al dialogo come strumento privilegiato di confronto e di comunione in diversi ambiti esistenziali. Padre Justo Lacunza Balda nel suo intervento ha affermato che, nonostante le guerre, i conflitti e il terrorismo gettino ombre di incertezza e paura nei rapporti fra cristiani e musulmani, «a dare una cornice ai nodi problematici odierni è la sacralità di ogni persona». 

Parlando delle modalità attuative del dialogo nel cammino ecumenico, il professore Claudio Guerrieri ha poi chiarito che, purificata la memoria e riconosciuto il valore peculiare di ogni chiesa, «rendere visibile l'unità della Chiesa non è unicamente compito di pastori e teologi, né è relegabile a rari momenti di comune preghiera, ma richiede un intreccio di rapporti vivi, continui e cercati tra cristiani di diverse denominazioni».

 Guardando al dialogo nell'etica, Paolo Carlotti, da parte sua, ha sottolineato che «la parola dialogo esprime la forma ottimale per il vasto e articolato confronto pubblico delle idee» anche per ciò che riguarda l'etica. Tuttavia meno riconosciuto è che «la qualità del dialogo riguardi direttamente la sua verifica etica, senza la quale esso perde il suo valore. Il dialogo è la via dell'etica come l'etica è la via del dialogo». In conclusione è stato sottolineato come la strada maestra del dialogo sia quella del «dialogo delle coscienze», quando queste sono animate da un sincero amore della verità.
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[Fonte: Avvenire del 2 marzo 2005]
 

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