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Aggiornamenti dal Giappone...

...facciamo seguito a questo documento per aggiornare la situazione ad oggi 30 maggio 2009

Fonte: http://www.cbcj.catholic.jp/eng/jcn/apr2009.htm#2 

TAKAMATSU BISHOP ANNOUNCES CLOSING OF NEOCATECHUMENAL WAY SEMINARY
IL VESCOVO DI TAKAMATSU ANNUNCIA LA CHIUSURA DEL SEMINARIO DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE
(traduzione di un nostro collaboratore)

Il 7 marzo 2009, in un messaggio quaresimale alla sua diocesi, il vescovo di Takamatsu, Osamu Mizobe, ha formalmente annunciato la chiusura del contestatissimo seminario missionario internazionale Redemptoris Mater gestito dal Cammino Neocatecumenale. Il vescovo ha invitato i fedeli della diocesi di Takamatsu alla collaborazione a tale decisione. L'annuncio formale è stato l'ultimo passo di una lunga controversia.

Nell'ottobre 2007, dopo che il consiglio pastorale diocesano aveva dichiarato l'intenzione di chiudere il seminario di Takamatsu, il Vaticano aprì un'indagine supplementare. Dopo complessi negoziati, nel giugno 2008 il Segretario di Stato Vaticano cardinal Tarcisio Bertone annunciò la decisione di Roma in una lettera.

Secondo il messaggio del cardinale, il seminario sarebbe stato chiuso come istituto diocesano e trasferito a Roma, mentre una delegazione inviata dalla Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli avrebbe trattato con i preti del Cammino Neocatecumenale cui riguardava tale decisione.

Successivamente la diocesi di Takamatsu ha avviato le procedure legali richieste per chiudere la scuola, secondo le linee guida del Ministero dell'Educazione, Cultura, Sport, Scienze e Tecnologia. Come ultimo passo di queste procedure, la diocesi ha pubblicamente annunciato il procedimento nella metà di febbraio 2009, precisando che il terreno e gli edifici accanto al seminario non sarebbero stati utilizzati per insegnamento teologico, sebbene la diocesi manterrà la proprietà di tali beni.

I seminaristi e i membri della facoltà non direttamente legati alla diocesi di Takamatsu si sono trasferiti a Roma nello scorso autunno.
A proposito della perenne opposizione del Cammino Neocatecumenale alla decisione della chiusura, il vescovo Mizobe ha affermato: «La giustizia non è qualcosa che muta a seconda del momento o della situazione. Quando nascono divisioni e non si riesce a raggiungere alcun accordo, non c'è altra soluzione che affidarsi al giudizio del vescovo».

A proposito della controversia, il vescovo ha chiarito il suo desiderio che sia i preti che i fedeli cambino radicalmente modo di pensare. Rimarcando il forte legame tra un vescovo ed i suoi sacerdoti, monsignor Mizobe ha richiamato tutti ad un rinnovare l'armonia.

«I fedeli della diocesi hanno bisogno di essere uniti e di avere considerazione per le parrocchie, i decanati e la diocesi», ha affermato.

Il vescovo ha anche ricordato "l'infanzia" delle comunità cristiane avviate dai missionari europei ed americani in queste regioni a cui il cristianesimo era assolutamente nuovo, "infanzia" da cui Takamatsu è finalmente uscita.

«Ora che non abbiamo più un seminario, ciò che maggiormente desidero che i fedeli comprendano è che va bene, in una piccola diocesi, avere piccole parrocchie: qualcosa in cui possiamo impegnarci, costruendole con le nostre stesse mani. Per "noi" intendo tutti i fedeli che vivono in diocesi, ognuno di noi».

Mons. Mizobe ha salutato esplicitamente anche i giovani e i sacerdoti della diocesi, ricordando loro di accettare questa decisione confermata dal Vaticano.

La lettera contiene un chiaro ammonimento alla leadership del Cammino Neocatecumenale. Monsignor Mizobe ha raccomandato agli iniziatori di considerare le necessità delle diocesi prima delle loro, e di seguire la volontà del vescovo locale. Il vescovo ha anche proibito esplicitamente di continuare le celebrazioni speciali neocatecumenali della Settimana Santa isolandosi dal resto della Chiesa locale.

Dopo un anno di attesa, la Congregazione per l'Evangelizzazione delle Genti ha scelto come delegato Francisco De Javier Sotil Vaios Espiriceta. Il suo viaggio in Giappone era annunciato dal 10 al 25 marzo, con visite nelle aree dove lavorano i preti associati al Cammino Neocatecumenale.


Brevi note alla traduzione

* Si fa il nome di Bertone, si fa il nome della Congregazione, si parla di "complessi negoziati" (complicated negotiations). Ma non si fa il nome del Papa: i vescovi giapponesi sanno bene che gli amici dei neocatecumenali tengono fuori il Papa da questi affari. Dai precedenti articoli pubblicati sullo stesso sito web della conferenza episcopale giapponese (CBCJ) sappiamo solo che il Papa è ben informato e che non aveva intenzione di dare un riconoscimento al Cammino Neocatecumenale (sarà infatti un Pontificio Consiglio a prendere iniziativa, mentre il Papa tacerà per un anno su quel riconoscimento).

* Con i preti neocatecumenali bisogna "trattare, conferire" (to confer), inviando in Giappone una delegazione Vaticana: i preti neocatecumenali evidentemente non sono usi a obbedire ai vescovi delle diocesi in cui vanno ad impiantarsi, forti dell'appoggio del Cammino e di ciò che il Cammino riesce ad orchestrare nelle curie vaticane. Sono talmente estranei al vescovo locale da aver bisogno di un delegato neocatecumenale spagnolo inviato da Roma per parlare col vescovo a cui in teoria avrebbero promesso obbedienza fin dal momento dell'ordinazione.

* La "perenne opposizione" (continuing disagreement) del Cammino Neocatecumenale è una conferma di quel potere, tale da costringere una intera conferenza episcopale ad appellarsi al Papa vedendo poi vanificati i propri sforzi dagli "amici dei neocatecumenali" presenti in certe congregazioni romane (tra i più illustri, Rylko e mons. Filoni).

* Sebbene a prima vista la lettera sembri indirizzata a tutti i fedeli, quel "cambiare radicalmente modo di pensare" (radical change of thinking) riguarda i soli neocatecumenali, che già erano stati descritti più volte come un corpo estraneo, chiuso, isolato, autonomo e ostile, capace solo di parassitismo, seminatore di discordie e fomentatore di divisioni nella Chiesa. Quel "cambiare radicalmente" è un giudizio durissimo sulla mentalità neocatecumenale.

* La lettera infatti contiene un netto ammonimento (clear warning) a Kiko e Carmen.

* Purtroppo per i vescovi giapponesi, se in Giappone la fabbrica di "preti neocatecumenali" è stata chiusa, restano ancora dei parroci neocatecumenali e dei fedeli neocatecumenali che non hanno ancora cominciato quel radicale cambiamento di mentalità.

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