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Kiko Arguello e il Family Day Spagnolo

[Leggi: Perché i Neocatecumenali non potrebbero partecipare al Family Day]
 
"...L'Arcidiocesi di Madrid ha inoltre convocato, insieme a parrocchie, associazioni, movimenti e nuove realtà ecclesiali, una grande celebrazione a sostegno delle famiglie. L’evento “per la famiglia cristiana” avrà luogo domenica 30 dicembre, Festa della Sacra Famiglia, alle 12 ore nella Piazza di Colón. In quella occasione, il Santo Padre rivolgerà ai partecipanti un messaggio in diretta da Roma. (Agenzia Fides 11/12/2007; righe 35, parole 478)"

Da come l'avevamo sentito parlare alla RAI, nella trasmissione "A sua immagine" di sabato scorso (15 dicembre - ndR), Kiko sembrava lui il promotore dell'evento e il mobilitatore delle famiglie... Che il problema sia serio, siamo tutti consapevoli; ma sembra assurdo dover  prendere in considerazione la possibilità di risolverlo con un rimedio peggiore del male, qual è il Cammino NC, alla luce degli insegnamenti e delle prassi difformi dalla Chiesa, ma anche anomali dal punto di vista psicologico e antropologico, messi in luce nel corso degli anni.

Certo che il vescovo gli sta offrendo un "assist" non da poco - conoscendo la grancassa mediatica neocatecumenale - proprio alla vigilia della scadenza dell'ultimatum ricevuto dagli iniziatori del Cammino per l'adeguamento della liturgia, al quale non risulta sia stata data alcuna riposta positiva; anzi sta continuando tutto come prima... ma crediamo che il Papa non si lasci 'abbagliare' dai numeri (non ci sembra il tipo e sappiamo che - quando era ancora cardinale - ha già espresso il suo pensiero circa la "qualità" piuttosto che la "quantità").

E questo è il secondo "assist" offertogli da Avvenire di oggi (29 dicembre): così apre la lunga intervista: "Dopo l’apporto dato al Family Day italiano, si è esposto in prima persona per promuovere il grande raduno madrileno por la familia Cristiana, che si terrà domani. «A plaza de Colón – aggiunge l'Arguello – saranno presenti anche famiglie di Berlino per chiedere un aiuto. Perciò forse dovremo organizzare nuovi incontri in altre grandi metropoli europee, Berlino, Vienna... Inoltre sarà importantissimo l’aiuto che ci verrà dalla liturgia della Parola, dall’omelia del cardinale Antonio María Rouco Varela e soprattutto dal messaggio che Benedetto XVI invierà per televisione»." Dobbiamo quindi prepararci ad altre prove di forza e a veder di nuovo strumentalizzata la Parola di Dio e lo stesso Santo Padre...

È di oggi anche l'intervista-spot rilasciata alla Radio Vaticana... Invece di prove o dichiarazioni di obbedienza, assistiamo ad un bombardamento a tappeto... e su testate cattoliche (!?)

È normale che un "movimento", da ritenere sub iudice perché ancora non obbedisce alle Norme impartitegli dal card Arinze a nome del Papa e tenuto conto di quanto altro smascherato nel corso degli anni, possa 'muoversi' in maniera così eclatante e, come avvenuto finora e come se non fosse trapelato nulla, tuttora garantito dalla Chiesa?

Resta aperto il problema di qualche "sponda interna" che possa rassicurare il Papa su asseriti adeguamenti che - sappiamo per esperienza e per quanto sta accadendo - sarebbero solo formali, strumentali e in ogni caso non controllabili...

Ma a questo punto della storia, non è più possibile che Kiko Arguello continui a tacere nei confronti delle Norme dategli dal Papa, mentre può continuare in tutte le sedi a propagandare il suo movimento(1) o a parlare per interposta persona: egli asserisce infatti, nell'informazione interna al Cammino, che  "Rylko lo avrebbe rassicurato a continuare come sempre, tanto è tutto scritto negli Statuti...". Non facciamo commenti sulla portata di una dichiarazione del genere, della quale, per correttezza nei confronti del card Rylko, mettiamo in dubbio l'autenticità, senza poterci astenere dal confermarne la reale diffusione nell'ambito NC. Per uscire definitivamente dall'attuale incresciosa ambiguità, l'Arguello dovrebbe essere invitato ad una pronuncia ufficiale e definitiva; il che non gli consentirebbe di parlare come un cane sciolto all'esterno (cfr. dichiarazioni a La Razon, a Korazym, alla RAI, ad Avvenire, ecc.) con bombardamenti mediatici che non rispettano i prudenti silenzi della Chiesa, mentre all'interno del cammino continua a procedere come ha sempre fatto ed a spacciare agli adepti approvazioni fasulle...

Una dichiarazione pubblica sul rispetto delle Norme Ecclesiali lo impegnerebbe anche nei confronti dei "suoi" ammesso che non trovi comunque il modo di abbindolarli... ma almeno quelli meno 'succubi' qualche problema comincerebbero a porselo, forse...


(1) Nessuno può impedirgli di pubblicizzare il suo Cammino di iniziazione... ma non può continuare a farlo spacciandolo per Chiesa cattolica; il che non corrisponde alla realtà, a meno che la Chiesa cattolica non sia più quella che conosciamo noi e che ci ha dato e nutrito la nostra fede fino ad oggi...

   
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