Il coraggio di un umanesimo di pace
Lione, 11-13 settembre 2005

A Lione dall'11 al 13 settembre il XIX incontro internazionale della Comunità Sant'Egidio, presso il “Centre Jean Bosco”

Messaggio del Papa

«Lione, centro industriale che conosce una forte immigrazione maghrebina, vedrà in occasione della preghiera promossa da Sant'Egidio, la realizzazione di oltre 25 incontri preparati con la mobilitazione di parrocchie, chiese protestanti e musulmani, anche con concerti e mostre di pittura sul tema della pace ». «Lo svolgimento dell'Incontro internazionale di uomini e religioni - precisa lo storico Jean-Dominique Durand - sarà indicativo anche sul senso della laicità francese: una laicità complessa, non rigida, fondata sulla separazione tra Chiesa e Stato, ma che riconosce la presenza delle religioni e il loro ruolo».

"La preghiera per la pace vuole dire che si può continuare a essere un seme in un momento storico difficile, anche di paura di fronte al terrorismo".  

È quanto afferma mons. Ambrogio Spreafico, rappresentante della Comunità Sant'Egidio, biblista e già rettore della Pontificia Università Urbaniana, a proposito della XIX edizione dell'Incontro internazionale di preghiera per la pace che, promosso dalla stessa Comunità, si svolgerà a Lione dall'11 al 13 settembre. Tema: "Il coraggio di un umanesimo di pace".

  "L'edizione di quest'anno - spiegano gli organizzatori dell'incontro - si svolgerà in occasione dell'anniversario degli attentati dell'11 settembre 2001 e nell'attuale difficile momento per la comunità internazionale, segnato dagli atti di terrorismo a Londra, in Iraq, in Turchia e dalla guerra in molte parti del mondo". Pertanto, "la sfida del dialogo e della coesistenza, in un mondo tentato dallo scontro e ripiegato su di sé, sarà al centro del dibattito". All'incontro prenderanno parte, tra gli altri, mons. Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux e presidente della Conferenza episcopale francese; il pastore Jean-Arnold de Clermont, presidente della Conferenza delle Chiese d'Europa (Kek); il Gran rabbino d'Israele, Yona Metzcher, e il rettore dell'Università Al Azar, Al Tayyb. Prevista, inoltre, la partecipazione di suor Emmanuelle, la religiosa belga che ha vissuto per trent'anni tra i baraccati in Egitto.

- Intervista con Mons. Spreafico -

Sarà la Francia ad ospitare l'incontro Internazionale "Uomini e Religioni". Assume un significato specifico la scelta di un Paese storicamente "laico"?

"Uno dei temi più importanti che verranno trattati sarà proprio l'Europa, ma non c'è una connessione diretta con la mancata ratifica della Costituzione da parte di questo Paese. Siamo per molti motivi in un contesto diverso da quello nel quale è stata scelta Lione come sede dell'incontro, annunciato un anno fa. Comunque la 'Preghiera 2005' assume un significato particolare per sottolineare come i cristiani hanno contribuito a contribuiscono all'edificazione dell'Europa".


Come è stata accolta in Francia la presentazione dell'evento di Lione?

"Si è riscontrata una notevole positività anche dal mondo più laico. Proprio quest'anno cadono i cento anni dalla promulgazione della legge sulla laicità dello Stato francese (sulla separazione Stato-Chiesa). L'accoglienza positiva e di grande collaborazione indica l'attesa verso la Comunità di Sant'Egidio e l'evento di settembre, nella ricerca di valori comuni per rendere la convivenza possibile".


Quali sono i passi nel dialogo interreligioso, ed in particolare ebraico-cristiano, che è possibile attribuire a questi incontri annuali?

"In questi 19 anni molti passi sono stati fatti negli incontri internazionali promossi dalla Comunità, secondo le indicazioni dei documenti della Chiesa di Papa Giovanni Paolo II prima, e di Papa Benedetto XVI ora. Fu proprio Giovanni Paolo II a volere nel 1986 il primo incontro delle grandi religioni ad Assisi. Un anno dopo anno la Comunità di Sant'Egidio ha riproposto lo 'spirito di Assisi' nelle maggiori città europee e a Gerusalemme. Il cammino interreligioso, molto graduale, è stato compiuto specialmente con gli ebrei–ortodossi di Israele, ed ha permesso di superare le difficoltà iniziali, come con i rappresentanti del mondo islamico. Anche questo successo indica il rapporto privilegiato del cristianesimo con l'ebraismo, con le nostre radici ebraiche. Da sottolineare il ruolo svolto da Sant'Egidio anche nel dialogo con i laici: già a Milano nel 1993 ci fu il primo 'dialogo' tra il cardinale Carlo Maria Martini e Arrigo Levi".

L'inizio dell'Incontro cade l'11 settembre: la data è un messaggio?

"I motivi che portano alla scelta di una data sono molteplici: particolare importanza è data all'individuazione di una data che non coincida con feste di alcuna religione, per permettere a tutti di partecipare. Inoltre quest'anno cadono gli anniversari dei sessanta anni da Hiroshima e dalla liberazione di Auschwitz, ricorrenze che, oltre all'11 settembre, danno un significato particolare all'incontro".

Scheda:

Gli Incontri Internazionali e interreligiosi per la pace sono nati al fine di perseguire e coltivare lo spirito della Giornata Mondiale di preghiera per la pace convocata dal papa Giovanni Paolo II il 27 ottobre 1986 ad Assisi.

Da allora la Comunità di Sant'Egidio, attraverso una rete di amicizia tra i rappresentanti delle differenti religioni e culture, provenienti da più di 40 paesi, organizza gli Incontri mondiali in molti luoghi, tra cui le principali capitali d'Europa.

All'incontro delle grandi religioni di Assisi del 1986, hanno fatto seguito i due incontri tenutisi a Roma nel 1987 e nel 1988. Quindi Varsavia (1989), Bari (1990), Malta (1991). Nel 1992 l'incontro si è tenuto a Bruxelles; dal 1993 al 1997, rispettivamente, a Milano, Firenze, Roma e Padova-Venezia. Bucarest è stata la sede dell'edizione 1998; Genova di quella del 1999. A seguire, Lisbona (2000); Barcellona (2001); Palermo (2002); Aachen (2003); Milano (2004). Per informazioni: www.santegidio.org.

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v.anche:
:: Dichiarazioni dei principali protagonisti
:: Intervento del Card. Tettamanzi
:: Appello di Pace

Incontro internazionale 5-7 settembre 2004
(Comunità di S. Egidio e Arcidiocesi di Milano) Religioni e culture, il coraggio di un nuovo umanesimo
::Messaggio Card. Tettamanzi e testi significativi - maggio/settembre 2004
::Spirito degli incontri - ::Dialogo vero, mai ingenuo - ::Echi da Beslan
::Programma

Incontri internazionali 'Uomini e religioni' - 
Aachen, 7-9 settembre 2003 - Insieme per ridare speranza alla pace
:: Insieme per ridare speranza alla pace
:: Messaggio del Papa al Card Etchegaray
:: Alcuni dati di rilievo
:: Prove di dialogo tra Roma e Mosca Kirill a Kasper: "affrontiamo insieme le
   difficoltà"
:: Lo scopo ecumenico dello scambio tra Oriente e Occidente, Card. Kasper
:: Conclusione di Riccardi (Comunità di S. Egidio) e Appello per la pace

Lisbona 2000 - L'incontro promosso da S. Egidio riafferma: sì al confronto tra fedi diverse, ma nella chiarezza delle identità Ora il dialogo riparte da Lisbona
:: «Uomini e religioni» si chiude con un appello: costruire insieme la pace
:: Messaggio del Papa al Card. Cassidy in occasione dell'incontro

 

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