IN FRUCTIBUS MULTIS
                                
                                CON CUI VIENE ISTITUITA LA PONTIFICIA
                                COMMISSIONE 
                                PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
                                2 aprile 1964
                                1.
                                Tra
                                i molti frutti, che, non senza l'assistenza e
                                l'aiuto della divina Bontà, la Chiesa di Cristo
                                ha già riportato dal Concilio Ecumenico
                                Vaticano II, riteniamo giusto annoverare il
                                Decreto sugli strumenti della comunicazione
                                sociale, [inter
                                mirifica ndR] che, nella
                                sessione pubblica del 4 dicembre dello scorso
                                anno, fu felicemente approvato dal Concilio
                                stesso, e da Noi promulgato.
                                
                                2.
                                Questi
                                sussidi, infatti - tra i quali hanno un posto di
                                particolare importanza la stampa, la
                                televisione, la radio ed il cinema - per i loro
                                stretti e mutui rapporti, propongono nel nostro
                                tempo problemi di tanta importanza da influire
                                non solo sulla cultura, sulla civiltà e sul
                                costume pubblico, ma sulla stessa religione; per
                                questo motivo essi richiedono oggi non solo le
                                assidue cure dei Sacri Pastori e una fervida
                                attività da parte dei fedeli, ma anche la
                                pronta collaborazione di tutti gli uomini di
                                retta coscienza.
                                
                                3.
                                Quanta
                                importanza Noi attribuiamo a questi strumenti
                                per la causa cattolica può facilmente rilevarsi
                                dalle parole da Noi pronunciate nella stessa
                                solenne circostanza: "Altro frutto, e non
                                di poco valore, del nostro Concilio è il
                                Decreto sui mezzi di comunicazione sociale,
                                indice questo della capacità che la Chiesa
                                possiede di unire alla vita interiore quella
                                esteriore, alla contemplazione l'azione,
                                all'orazione l'apostolato. Anche questo
                                risultato conciliare, Noi speriamo, potrà
                                riuscire di guida e di incoraggiamento a
                                moltissime forme di attività inserite ormai, come strumento, nell'esercizio del
                                ministero pastorale e della missione cattolica
                                nel mondo ". (1)
                                
                                4.
                                Per
                                queste ragioni desideriamo vivamente che, come
                                le altre norme approvate, con l'assistenza dello
                                Spirito Santo, dal Concilio Ecumenico Vaticano
                                II, così questo Decreto venga diligentemente e
                                fedelmente attuato. A ciò riteniamo di dare un
                                valido contributo istituendo senza ritardo una
                                speciale Commissione cui venga affidato tutto
                                questo settore.
                                
                                5.
                                Già
                                il Nostro Predecessore di felice memoria,
                                Giovanni XXIII, quasi all'inizio del suo
                                Pontificato, col Motu Proprio Boni
                                Pastoris, (2) aveva dato
                                un nuovo assetto alla Commissione permanente,
                                alla quale veniva affidato l'incarico di
                                "esaminare le varie attività relative al
                                cinema, alla radio e alla televisione, di
                                incrementarle e dirigerle, in conformità con la
                                dottrina e le norme direttive contenute
                                nell'Enciclica Miranda
                                Prorsus e
                                con le disposizioni che in seguito sarebbero state date dalla Sede
                                Apostolica". (3)
                                
                                6.
                                Questa
                                Commissione, fin d'allora aggregata alla
                                Segreteria di Stato, (4)
                                attese al
                                suo compito con tanto impegno e zelo da meritare
                                universale apprezzamento.
                                
                                7.
                                I
                                Padri del Concilio Ecumenico Vaticano II hanno
                                poi ritenuto necessario che questa Commissione,
                                con l'apporto di periti, anche laici, di varie
                                nazioni, estendesse la sua competenza a tutti
                                gli strumenti della comunicazione sociale,
                                compresa la stampa. (5)
                                
                                8.
                                Pertanto,
                                poiché con sì autorevole voto dei Venerabili
                                Padri conciliari concorda la Nostra volontà,
                                Noi, modificando il nome e ampliando i compiti
                                della stessa Commissione, di Nostra iniziativa,
                                di certa scienza e dopo matura deliberazione, in
                                forza di questa Lettera e in forma perpetua
                                istituiamo la Pontificia
                                Commissione per le Comunicazioni Sociali, e
                                ad essa affidiamo, per quanto concerne gli
                                interessi della religione cattolica, i problemi
                                relativi al cinema, alla radio e alla
                                televisione, nonché alla stampa quotidiana e
                                periodica. Per quanto poi riguarda la stampa, la
                                Commissione si adopererà nel promuovere quelle
                                iniziative che questa Sede Apostolica giudicherà opportune in un
                                settore di tanta importanza.
                                
                                
                                9. Oltre
                                ai compiti già affidatile dalla citata Lettera
                                Apostolica Boni
                                Pastoris,
                                sarà di competenza della Commissione l'esecuzione
                                delle direttive e delle norme del Decreto del
                                Concilio Vaticano II circa gli strumenti della
                                comunicazione sociale, come pure, secondo quanto
                                è disposto nell'art. 23 del Decreto stesso,
                                redigere l'Istruzione
                                Pastorale e
                                sottoporla alla Nostra approvazione.
                                
                                10. Ovviamente,
                                la prima cura della Commissione sarà rivolta,
                                nello spirito del Decreto Conciliare, ad aiutare
                                gli Ordinari nello svolgere i loro compiti
                                pastorali in questo settore. (6)
                                
                                11. I
                                rapporti tra la Commissione e le Sacre
                                Congregazioni della Curia Romana - le cui
                                competenze questa Lettera Apostolica non intende
                                in alcun modo mutare - saranno regolati dalle
                                norme stabilite nella Lettera Apostolica Boni
                                Pastoris. (7)
                                
                                12. Perché
                                poi possa far fronte ai nuovi ed importanti suoi
                                compiti, la Commissione verrà dotata dei mezzi
                                necessari alla sua azione e disporrà della
                                collaborazione di periti nel campo degli
                                strumenti della comunicazione sociale, che, in
                                numero conveniente, verranno chiamati dalla Sede
                                Apostolica a far parte della Commissione stessa.
                                
                                13. In
                                tal modo questa Pontificia Commissione,
                                operando, nella sfera delle sue funzioni, in
                                conformità con la dottrina della Chiesa e con
                                le esigenze del nostro tempo, sarà senza dubbio
                                di grande aiuto per la diffusione della verità
                                e perciò stesso per la concordia dei popoli,
                                poiché, secondo l'insegnamento del Nostro
                                Predecessore di felice memoria, Giovanni XXIII:
                                "lavorando
                                per la verità, si lavora anche per la
                                fratellanza umana". (8)
                                
                                14. Quanto
                                da Noi è stato decretato e stabilito con questo
                                "Motu proprio" ordiniamo che sia tutto
                                stabile e valido, nonostante qualunque cosa in
                                contrario.
                                
                                
                                PAOLO VI
                                _______________________
                                
                                
                                NOTE
                                
                                
                                1
                                Allocuzione
                                di Sua Santità Paolo VI ai Padri Conciliari,
                                del 4 dicembre 1963.
                                2
                                A.A.S.,
                                LI, 1959, pp. 183-187.
                                3
                                Cfr. Ibid.,
                                p. 185.
                                4
                                Cfr. Ibid.,
                                187.
                                5
                                Decreto
                                sugli Strumenti di Comunicazione Sociale,
                                art. 19.
                                6
                                Cfr. Ibid., artt. 20-21.
                                7
                                A.A.S.,
                                LI, 1959, pp. 185-186.
                                8
                                Cfr. Allocuzione
                                del Santo Padre Giovanni XXIII ai Membri della
                                "Association de la Presse Etrangère en
                                Italie",
                                24 ottobre 1961, A.A.S., LIII, 1961, p. 723