Reazioni alla lettera: “Sono a comunicarVi le decisioni del Santo Padre...”
[Lettera del 
										tripode al Santo Padre]
										
                                      
                                      Abbiamo già analizzato  in un'altra pagina
                                      il contenuto della Lettera
                                      della Congregazione per il Culto Divino al
                                      Cammino Neocatecumenale (a
                                      firma del cardinale Francis Arinze e
                                      destinata a Kiko, Carmen e padre Pezzi).
                                      
                                      11 novembre 2005
                                      Kiko, Carmen e Pezzi ricevono
                                      personalmente comunicazioni sulla liturgia
                                      dalla Congregazione per il Culto Divino.
                                      
                                      La lettera che verrà inviata venti giorni
                                      dopo farà riferimento a questo incontro e
                                      metterà per iscritto le conclusioni
                                      (cioè le decisioni del Santo Padre, che
                                      possiamo supporre già annunciate in
                                      dettaglio a Kiko, Carmen e Pezzi in questo
                                      stesso 11 novembre).
                                      
                                      19 (o 20) novembre 2005
                                      
 										
|   | 
L'udienza, in quanto “privata”, non viene citata nella lettera; a giudicare però dai tempi (a pochi giorni dall'incontro dell'11 novembre e a ridosso della lettera di Arinze) è davvero difficile ritenere che non si sia parlato di liturgia.
                                      1 dicembre 2005
                                      Il cardinale Francis Arinze scrive a Kiko,
                                      Carmen e Pezzi la fatidica lettera con le
                                      “decisioni del Santo Padre” (vedi pagina
                                      dedicata su questo stesso
                                      sito).
                                      
                                      La lettera non sembra una “lettera
                                      privata”: non contiene indicazioni di
                                      questo genere, contiene decisioni
                                      riguardanti la vita di tutte le comunità
                                      del Cammino, e c'è pertanto da aspettarsi
                                      che in poche settimane verrà pubblicata
                                      dalla Santa Sede su Notitiae.
                                      
                                      22 dicembre 2005
                                      La notizia trapela sulla stampa: il
                                      giornalista “vaticanista” (e con molte
                                      conoscenze in Vaticano) Andrea Tornielli
                                      pubblica su “Il Giornale” l'articolo «La
                                      messa è una sola: adeguatevi».
                                      
                                      Tornielli parla di «una lettera ancora
                                      riservata» in cui si chiede a Kiko,
                                      Carmen e Pezzi di «modificare alcune
                                      stravaganze liturgiche».
                                      
                                      27 dicembre 2005
                                      Articolo su Il Giornale: La
                                      Messa Neocatecumenale e le stravaganze
                                      liturgiche.
                                      
                                      Vi è contenuta una risposta di Giuseppe
                                      Gennarini, “incaricato per le relazioni
                                      con la stampa del Cammino Neocatecumenale”,
                                      all'articolo originale di Tornielli, e la
                                      sommessa risposta di Tornielli stesso.
                                      
                                      Gennarini è anche responsabile del
                                      Cammino per gli USA, e pertanto è della
                                      cerchia di responsabili più alta,
                                      immediatamente dopo Kiko, Carmen e Pezzi.
                                      
                                      Incredibilmente, l'interpretazione di
                                      Gennarini stravolge il contenuto della
                                      lettera. Commentiamo alcune sue
                                      affermazioni:
                                      
| (la lettera doveva essere) «mantenuta “riservata” per espresso desiderio della Congregazione» | Questo non si evince dal testo
                                            della lettera. | 
| «nessun laico delle Comunità Neocatecumenali ha mai fatto l’omelia al posto del sacerdote» | Questa prima affermazione è
                                            quantomeno allarmante. Se davvero
                                            nessun laico ha “mai fatto
                                            l'omelia”, perché nella
                                            lettera viene ricordato che è
                                            proibito? | 
| «tutti possono partecipare alle liturgie delle comunità» | Questa è un'affermazione di
                                            Gennarini, ma la realtà che
                                            conosciamo è purtroppo diversa:
                                            Gennarini sta elevando a regola ciò
                                            che al più è l'eccezione (se lo
                                            chiedano anzitutto i neocatecumenali
                                            che leggono questa pagina: le Messe
                                            della mia comunità sono aperte a
                                            tutti? spesso? raramente? mai?
                                            e da quando hanno smesso di essere
                                            chiuse ai non neocatecumenali?) | 
| «l'articolo svisa completamente il contenuto della lettera, che non è “un richiamo” alle comunità per delle presunte “stravaganze liturgiche” ma...» | Il testo della lettera smentisce
                                            completamente Gennarini. | 
| «...ma costituisce invece il punto d’arrivo di un processo durato diversi anni e che si è concluso molto positivamente per la prassi liturgica del Cammino Neocatecumenale proprio grazie a Benedetto XVI e alla sua stima per le Comunità Neocatecumenali» | Il punto d'arrivo di questo “processo”
                                            concluso “molto positivamente per
                                            la prassi liturgica” consiste in
                                            una serie di decisioni
                                            restrittive con il solo
                                            prolungamento temporaneo di
                                            un indulto temporaneo su un
                                            fattore liturgicamente non di
                                            primaria importanza (il momento
                                            dello scambio della pace). | 
| (la stima di Benedetto XVI) «fin da quando era ancora professore a Tubinga... si adoperò per introdurre il Cammino Neocatecumenale in Germania... e testimoniata in molti dei suoi libri» | L'argomento è del tutto fuori
                                            luogo, ed addirittura
                                            controproducente. | 
| (la lettera è) «un documento di grande importanza che accetta ufficialmente alcune varianti presenti nella prassi liturgica del Cammino» | Leggendo la lettera, si vede che
                                            l'unica “variante” accettata è
                                            il momento dello scambio della pace. | 
| «la grande novità della lettera è che essa riconosce il principio fondamentale - fino a oggi da molti contestato - della piena legittimità di celebrazioni speciali nel Dies Domini per le comunità neocatecumenali» | Qui Gennarini sembrerebbe
                                            dimostrare definitivamente di non
                                            aver letto la lettera: le “celebrazioni
                                            speciali” sarebbero le Messe del
                                            Cammino con tutti gli abusi
                                            connessi, che la lettera non va a
                                            “legittimare” ma a correggere. | 
| «la richiesta di partecipare una volta al mese alle celebrazioni generali della parrocchia è già pratica diffusa nelle Comunità Neocatecumenali, dato che in occasione del Natale, dell’Epifania, della Missa in Coena Domini, della festa Patronale, dell’Immacolata e di molte altre solennità le comunità celebrano con tutta la parrocchia». | Divertente argomento di Gennarini:
                                            la richiesta di partecipare “una
                                            volta al mese” (oops! e
                                            quell'almeno che fine ha
                                            fatto? nella lettera si parlava di
                                            “almeno una volta al mese”...)
                                            significherebbe esattamente dodici
                                            presenze all'anno in parrocchia,
                                            ma i neocatecumenali “hanno già
                                            dato” marcando presenza
                                            a Natale (la Messa della notte? o
                                            una di quelle del giorno?),
                                            all'Epifania, alla Missa in Coena
                                            Domini (e il resto della
                                            settimana santa no?),
                                            all'Immacolata... | 
| «sono state permesse le monizioni prima delle letture e la «risonanza» prima dell’omelia, anch’esse da molti contestate» | Gennarini prosegue questa sua
                                            interpretazione “sindacale” del
                                            testo della lettera, affermando che
                                            siano state “permesse” le
                                            monizioni e le “risonanze”
                                            (cioè le testimonianze). | 
| «il modo di distribuzione della comunione viene permesso per un tempo lungo che, se pur ad experimentum, dimostra che non si tratta di una pratica irrispettosa» | Qui le contorte menzogne
                                            (volontarie o involontarie) di
                                            Gennarini toccano il vertice. | 
| «se si pensa che siamo di fronte all’unico caso di una realtà ecclesiale alla quale vengono permesse alcune importanti varianti liturgiche...» | No, non si può “pensarlo”,
                                            perché l'unica variante liturgica
                                            ammessa (e neanche importante) è il
                                            momento dello scambio della pace,
                                            ammessa già da tempo, ammessa solo
                                            temporaneamente. | 
                                      Pertanto restano due ipotesi: o Gennarini
                                      ignorava completamente il testo della
                                      lettera (e allora perché si azzarda a
                                      spiegarla? e perché dopo tanti giorni e
                                      tante interviste ancora insiste con la
                                      stessa interpretazione, sempre senza
                                      leggerla?), oppure la conosceva bene (e
                                      allora perché ne stravolge furiosamente
                                      il contenuto?)
                                      
                                      
                                      27 dicembre 2005
                                      Nello stesso giorno della pubblicazione
                                      della risposta di Gennarini a Tornielli su
                                      Il Giornale, Sandro Magister (giornalista
                                      de L'Espresso che pure vanta molte fonti
                                      in Vaticano), pubblica
                                      e commenta la lettera sul suo sito,
                                      in italiano ed inglese.
                                      
                                      Il giornalista sintetizza affermando:
                                      «dei sei punti in cui si articolano le
                                      direttive del Papa, uno solo concede ai
                                      neocatecumenali di continuare come fanno
                                      (...) Su tutti gli altri punti il Cammino
                                      Neocatecumenale dovrà azzerare gran parte
                                      delle sue innovazioni liturgiche».
                                      
                                      È più corretta l'interpretazione “azzerare”
                                      di Magister, o l'interpretazione di
                                      Gennarini sopra citata?
                                      
                                      
                                      1 gennaio 2006
                                      L'agenzia di stampa Zenit pubblica il
                                      testo della lettera (solo
                                      in lingua italiana) ed un'intervista a
                                      Giuseppe Gennarini sia in
                                      italiano che in
                                      inglese sul contenuto della
                                      lettera.
                                      
                                      Il titolo dell'intervista lascerebbe ben
                                      sperare: «il Cammino
                                      Neocatecumenale accoglie con entusiasmo le
                                      disposizioni della Santa Sede».
                                      
                                      Diamine, se c'è entusiasmo, vuol
                                      dire che le liturgie del Cammino si sono
                                      allineate subito a quelle di tutta la
                                      Chiesa!
                                      
                                      E invece no, ci sbagliavamo. Quel termine
                                      «entusiasmo» è la prima menzogna. Su
                                      due pagine consecutive di Zenit compaiono
                                      il testo della lettera ed il suo
                                      stravolgimento, non dissimile dallo
                                      scritto in risposta a Tornielli sopra
                                      citato.
                                      
                                      Vediamo alcune affermazioni di Gennarini
                                      (riportate fedelmente anche nella
                                      traduzione inglese dell'intervista):
                                      
| «è la prima volta che si accettano alcune variazioni presenti nel modo di celebrare l'Eucarestia nel Cammino»... (si accetta) «il principio che le comunità Neocatecumenali tengano delle celebrazioni speciali il sabato sera»... «le liturgie del cammino sono aperte a tutti»... | Stesse menzogne della lettera
                                            pubblicata su Il Giornale pochi
                                            giorni prima. | 
| (le monizioni, nella lettera, sono state trasformate) «da una pratica straordinaria ad una d'uso ordinario. Anche le “risonanze” prima dell'omelia sono state accettate» | Ancora menzogne: la lettera
                                            ribadisce il carattere eventuale,
                                            “straordinario” (e non “ordinario”)
                                            di monizioni e testimonianze,
                                            ribadendo anzi le numerose
                                            restrizioni già pubblicate. | 
| (alla domanda che la lettera della Congregazione per il Culto Divino sia «come una correzione e un rifiuto da parte di Benedetto XVI nei confronti del Cammino», Gennarini risponde...) «niente di più lontano dalla realtà» | Crediamo di aver già abbondantemente documentato i motivi per cui l'interpretazione «più lontana dalla realtà» sia quella di Gennarini. | 
| «chi vuole mettere Benedetto XVI
                                            contro Giovanni Paolo II sta
                                            alterando la realtà»... | Mistificazione. | 
| «è in questo contesto che bisognerebbe capire questi permessi» | Piccolo scivolone di Gennarini:
                                            le restrizioni che lui definisce “permessi”
                                            (cioè le decisioni del Santo Padre)
                                            dovrebbero essere... «capite».
                                            «Bisognerebbe... capire... questi
                                            permessi»...? | 
                                      Gennarini mistifica ancora. Perché?
                                      Verrà presto scoperto (è stato già
                                      effettivamente scoperto), lo sapeva, ma è
                                      andato avanti lo stesso: perché? Chi
                                      vuole prendere in giro?
                                      
                                      Le domande ci sorgono spontanee: lo avrà
                                      fatto autonomamente? Kiko e Carmen e Pezzi
                                      non hanno avuto nulla da ridire? Gennarini
                                      avrà mai pubblicato una correzione o una
                                      smentita? Kiko e Carmen e Pezzi
                                      gliel'avranno mai chiesta? Nell'ambiente
                                      dei neocatecumenali è più nota e
                                      seguìta l'intervista di Gennarini o il
                                      testo della lettera stessa? Tra i
                                      neocatecumenali che hanno letto la
                                      lettera, nessuno è rimasto perplesso
                                      dello stravolgimento che ne ha operato
                                      Gennarini?
                                      
                                      A tutt'oggi, a molti mesi di distanza dai
                                      fatti, sul sito ufficiale del Cammino
                                      campeggia la mistificazione
                                      di Giuseppe Gennarini
                                      rilasciata all'agenzia Zenit, ma non
                                      la lettera, e neppure il link alla
                                      lettera stessa (il testo
                                      su Zenit lo conteneva).
                                      
                                      
                                      3 gennaio 2006
                                      Il blogger cattolico americano Jimmy Akin
                                      pubblica sul suo sito un articolo Neocatechumenal
                                      Spin (letteralmente: «il
                                      raggiro neocatecumenale»).
                                      
                                      Akin legge l'articolo di Magister (e
                                      dunque la lettera di Arinze), e legge poi
                                      l'intervista di Gennarini su Zenit. E
                                      commenta allo stesso nostro modo, con
                                      termini ancor meno gentili, concludendo
                                      con due ipotesi: o la clamorosa ignoranza
                                      di Gennarini del contenuto della lettera,
                                      o la mistificazione deliberata.
                                      
                                      Come mai ci interessa questo blogger
                                      americano, “famoso” solo su alcuni
                                      siti cattolici americani? Abbiamo un
                                      motivo valido: Gennarini legge le sue
                                      pagine, e si è premurato di rispondergli.
                                      
                                      
                                      6 gennaio 2006
                                      Gennarini scrive una lunga
                                      e-mail ad Akin (in inglese,
                                      e chiedendogli di pubblicarla), per
                                      rimproverargli l'attitudine «ostile» e
                                      ribadire le proprie affermazioni già
                                      contenute nell'intervista a Zenit.
                                      
                                      Su diversi argomenti vediamo Gennarini
                                      arrampicarsi sugli specchi: per esempio,
                                      quanto alle celebrazioni attorno ad un
                                      altare ridotto a tavola imbandita, afferma
                                      che Giovanni Paolo II avrebbe concelebrato
                                      in almeno due occasioni a Messe del genere
                                      (ma davvero? e quando? e questo sarebbe
                                      sufficiente per stabilire definitivamente
                                      il diritto del Cammino a celebrare così?)
                                      
                                      Ma Gennarini riesce a superare sé stesso
                                      tirando quattro importanti conclusioni:
                                      
| «This is a private letter whose
                                            real contents are known only by
                                            Cardinal Arinze, Kiko Arguello,
                                            Carmen Hernandez and Father Mario
                                            Pezzi. Any use of a private document
                                            to enforce a public policy is
                                            completely illegitimate and improper»: | Ma davvero? | 
| «If someone of the above
                                            mentioned people should confirm that
                                            the contents of this letter are
                                            authentic, this does not change its
                                            nature of a confidential and
                                            internal instrumentum laboris
                                            (working instrument)»: | Ma davvero? | 
| «This letter is just a moment of
                                            the proceedings of the
                                            Interdicasterial»: | Ma davvero? | 
| «The only document approved
                                            conjunctly until now are the
                                            Statutes, which are much more
                                            explicit than the contents of the
                                            letter» (...) «What is for now the
                                            actual norm is the confirmation by
                                            the Holy Father of the liturgical
                                            praxis of the Way»: | Ma davvero? | 
                                      
                                      Notiamo che Gennarini, responsabile del
                                      Cammino per gli USA, ha una buona
                                      padronanza della lingua inglese e pertanto
                                      è improbabile che in quella email si sia
                                      espresso male (email peraltro scritta in
                                      modo chiaro ed elegante).
                                      
                                      
                                      
                                      6 gennaio 2006
                                      Nello stesso giorno arriva la documentata risposta
                                      di Jimmy Akin.
                                      
                                      Akin premette che non ha nulla contro il
                                      Cammino, non lo conosce, non ha ancora
                                      un'opinione, e che tutta la questione è
                                      attorno all'interpretazione di Gennarini.
                                      Ma prosegue citando la lettera ed
                                      evidenziando i passi salienti, ricordando
                                      che l'incoraggiamento di Giovanni Paolo II
                                      e Benedetto XVI non cambia le carte in
                                      tavola né sugli abusi del Cammino, né
                                      sul contenuto della lettera, ecc.ecc.
                                      
                                      In particolare, afferma che non c'è nulla
                                      nella lettera che faccia pensare che sia
                                      un documento privato e personale, e che
                                      questo genere di documenti finisce
                                      tipicamente su Notitiae a stretto
                                      giro di posta.
                                      
                                      Ricorda inoltre che Gennarini ha
                                      rilasciato un'intervista a Zenit allo
                                      scopo di spiegare il senso della lettera,
                                      ma Gennarini non era nei destinatari della
                                      lettera. Per di più, se Arinze scrive “sono
                                      qui a comunicarVi le decisioni del Santo
                                      Padre”, vuol dire che non è un mero
                                      strumento di lavoro (come insinuava
                                      Gennarini).
                                      
                                      Tralasciamo per brevità le altre
                                      osservazioni di Akin (comicissime per chi
                                      conosce un po' di inglese; per esempio:
                                      “non puoi dire che la lettera di
                                      Arinze è autoritativa quando ti concede
                                      qualcosa e non autoritativa quando ti nega
                                      qualcos'altro”).
                                      
                                      
                                      
                                      12 gennaio 2006
                                      Il 12 gennaio, duecento famiglie
                                      neocatecumenali in partenza per la
                                      missione ottengono udienza dal Papa per
                                      ricevere un saluto ed un incoraggiamento,
                                      e Benedetto XVI rivolge loro questo
                                      discorso.
                                      
                                      Negli ambienti neocatecumenali circolerà
                                      la falsa voce che sia stato Benedetto XVI
                                      a “mandarle” in missione, ma l'inizio
                                      del discorso (“Cari fratelli e sorelle!
                                      Grazie di cuore per questa vostra visita,
                                      che mi offre l'opportunità di inviare uno
                                      speciale saluto anche agli altri membri
                                      del Cammino...”) dimostra che non è
                                      stata iniziativa del Papa incontrare le
                                      famiglie, ma è stata iniziativa del
                                      Cammino stesso.
                                      
                                      Verso la fine del discorso papa Benedetto
                                      XVI ricorda ai neocatecumenali presenti di
                                      aver “impartito” alcune norme al
                                      Cammino, dicendosi “certo” che saranno
                                      “attentamente osservate”. Riportiamo
                                      testualmente:
«Proprio per aiutare il Cammino Neocatecumenale a rendere ancor più incisiva la propria azione evangelizzatrice in comunione con tutto il Popolo di Dio, di recente la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vi ha impartito a mio nome alcune norme concernenti la Celebrazione eucaristica, dopo il periodo di esperienza che aveva concesso il Servo di Dio Giovanni Paolo II. Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate. Grazie all'adesione fedele ad ogni direttiva della Chiesa, voi renderete ancor più efficace il vostro apostolato in sintonia e comunione piena con il Papa e i Pastori di ogni Diocesi».
                                      
                                      17 gennaio 2006
                                      Kiko, Carmen e Pezzi inviano al Papa una
                                      lettera di risposta alla lettera di Arinze,
                                      dicendo che accolgono «contentissimi» le
                                      norme impartite. Il testo di questa
                                      lettera trapelerà
                                      solo il 27 febbraio; il solito Sandro
                                      Magister, il 6 marzo, commenterà con
                                      l'articolo I
                                      neocatecumenali obbediscono al Papa. Ma a
                                      modo loro.
                                      
                                      Commentiamo alcuni estratti del testo
                                      della lettera di Kiko, Carmen e Pezzi:
                                      
| Dopo l'Udienza ci siamo riuniti assieme, da tutte le nazioni, i 700 catechisti itineranti e siamo contentissimi delle “norme” che a Suo nome ci ha impartito il Cardinale Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Al riguardo noi vogliamo esprimere la nostra gratitudine a Lei, al Cardinale Arinze e alla Congregazione, per quanto è scritto nella lettera. | Dopo l'udienza ricevuta da papa
                                            Benedetto per la partenza delle
                                            famiglie in missione, i livelli più
                                            alti del Cammino e i catechisti si
                                            sono riuniti per affermarsi
                                            «contentissimi» e «grati» per le
                                            «norme» ricevute. | 
| Abbiamo rinnovato insieme la disponibilità a seguire in tutto, con grande rispetto e obbedienza, le rubriche del Messale Romano (Gloria, Credo, Lavabo, Orate fratres, Agnus Dei... ). | Per decenni, con spiegazioni “teologiche”
                                            ampiamente discutibili, i
                                            Neocatecumenali hanno fatto
                                            aggiunte, omissioni, modifiche alla
                                            liturgia della Messa, nonostante le
                                            critiche. | 
| Con rispetto al primo punto della lettera (“almeno una domenica al mese le Comunità del Cammino Neocatecumenale devono partecipare alla Santa Messa della comunità parrocchiale”), ogni équipe di catechisti itineranti parlerà con il Vescovo di ogni Diocesi per concordare detta partecipazione, soprattutto tenendo conto dei fratelli più piccoli e più lontani. | I catechisti itineranti «parleranno»
                                            (?) con i Vescovi per «concordare»
                                            (??) detta partecipazione, «soprattutto»
                                            (???) tenendo conto dei fratelli
                                            «più piccoli e più lontani»
                                            (????). | 
| Vorremmo anche ringraziarLa per la benevolenza, misericordia e bontà che ha mostrato verso i più lontani nel concedere lo spostamento del gesto della pace e i due... | Lo “spostamento del gesto della
                                            pace” (nulla di liturgicamente
                                            clamoroso) sarebbe davvero un atto
                                            di «benevolenza, misericordia e
                                            bontà che ha mostrato verso i più
                                            lontani»? | 
| ...della pace e i due anni per
                                            adeguare il modo della distribuzione
                                            della Comunione al Corpo e al Sangue
                                            del Signore: noi abbiamo sempre
                                            mostrato a tanti fratelli che
                                            vengono dall’inferno, pieni di
                                            ferite e di disprezzo verso se
                                            stessi, che nella Santa Eucaristia
                                            il Signore fa presente il suo amore,
                                            morendo e risuscitando per loro; non
                                            solo, ma preparando una mensa, un
                                            banchetto escatologico, che fa
                                            presente il Cielo e dove Lui stesso,
                                            pieno di amore, li fa sedere e passa
                                            a servirli: “Li farà mettere a
                                            tavola e passerà a servirli” (Lc
                                            12,37). | Dunque anche Kiko, Carmen e Pezzi
                                            hanno difficoltà a leggere una
                                            lettera scritta in italiano
                                            (specialmente se proviene da Arinze,
                                            e ancor più se contiene “le
                                            decisioni del Santo Padre”). | 
| Il Signore sta preparando un popolo per evangelizzare i pagani. Sono milioni gli uomini che oggi non conoscono Cristo. La realtà è che il Signore ci chiama a evangelizzare come comunità cristiane che fanno presente la vita celeste in noi. | È da venti secoli che il Signore
                                            ha preparato personalmente un popolo
                                            per evangelizzare fino agli estremi
                                            confini della terra. Questo popolo
                                            è la Chiesa. | 
                                      Kiko, Carmen e Pezzi mandano una lettera
                                      al Papa dicendo che accolgono «con
                                      gratitudine» le norme impartite loro dal
                                      Papa, affermando però che il loro abuso
                                      liturgico avrebbe condotto «dall'inferno
                                      alla Pasqua» tanta gente. Sembra proprio
                                      di sentire il sottinteso: «caro Papa,
                                      stai sbagliando, e noi pertanto ci
                                      sentiamo liberi di continuare».
                                      
                                      Se ci chiediamo quale può essere la
                                      logica di tutto questo, ci viene purtroppo
                                      una sola risposta: il Cammino
                                      Neocatecumenale è un nucleo “completo”
                                      di dottrina, liturgia, aspetti pastorali,
                                      che pretende di essere nato come dono
                                      dello Spirito (e perciò nell'alveo della
                                      Chiesa) e promette di portare a Cristo, ma
                                      è arduo comprendere a quale “Cristo”
                                      e a quale “Spirito” si riferisca,
                                      visti gli attriti con la Chiesa stessa
                                      (per di più occultati o artificiosamente
                                      minimizzati).
                                      
                                      Non si può applicare al Cammino neppure
                                      quanto riportato dall'evangelista Luca,
                                      che descrive il dramma di chi umilmente
                                      obbediente alla Chiesa si vede ostacolato
                                      dalla Chiesa stessa:
                                      (Lc 9,49-50) «Giovanni prese la parola
                                      dicendo: “Maestro, abbiamo visto un tale
                                      che scacciava demòni nel tuo nome e
                                      glielo abbiamo impedito, perché non è
                                      con noi tra i tuoi seguaci”. Ma Gesù
                                      gli rispose: “Non glielo impedite,
                                      perché chi non è contro di voi, è per
                                      voi”».
                                      
                                      Il Cammino afferma di operare per la
                                      Chiesa, pretende di essere riconosciuto
                                      dalla Chiesa ma non vuole essere corretto
                                      dalla Chiesa, fa buon viso a cattivo gioco
                                      ma prosegue nella propria interpretazione,
                                      addirittura permettendosi agitazioni
                                      sindacali e dichiarazioni velate di
                                      disobbedienza. Somiglia per certi versi
                                      più a Simon Mago (nella pretesa di
                                      vedersi riconosciuti i doni costitutivi
                                      della Chiesa) che al tale che scacciava
                                      demòni in nome di Gesù.
                                      
                                      Chi ha un'esperienza cristiana,
                                      necessariamente desidera essere unito alla
                                      Chiesa, corretto dalla Chiesa, guidato
                                      dalla Chiesa: meglio seguire il Pastore
                                      stabilito dal Signore che seguire le
                                      proprie bellissime religiosissime
                                      spiritualissime ispiratissime idee.
                                      
 Conclusione
                                      
                                      
                                      Da quanto sopra esposto, abbiamo
                                      ragionevole certezza su questi punti:
la “lettera di Arinze” del 1' dicembre 2005 con le “decisioni del Santo Padre” conferma la presenza di abusi liturgici nel Cammino Neocatecumenale;
la lettera citata condanna gli abusi ricordando tutte le limitazioni esistenti: il Papa esige che il Cammino celebri la Messa allo stesso modo di tutta la Chiesa;
la posizione del Cammino è almeno ambigua; il solo caso Gennarini, corredato dall'assenza di rettifiche da parte di Kiko, Carmen, Pezzi, è già sufficiente a confermarlo ampiamente;
nella lettera spedita al Papa il 17 gennaio, pur dichiarandosi «contentissimi» e «grati» per la lettera, Kiko, Carmen e Pezzi rispondono lasciando intendere che obbediranno a modo loro.
Ora, proviamo a fare alcune ipotesi sul
                                      “caso Gennarini”.
                                      
                                      
                                      Ipotesi 1: in buona fede.
                                      
                                      
                                      Gennarini non conosce il testo della
                                      lettera di Arinze se non per
                                      un'interpretazione fornitagli in fretta e
                                      furia da Kiko, Carmen o Pezzi; Gennarini
                                      si scatena a inviare articoli e rilasciare
                                      interviste con la propria interpretazione
                                      tra fine dicembre e inizio gennaio. Due
                                      pagine consecutive di Zenit del 1' gennaio
                                      2006 presentano la lettera e
                                      l'interpretazione della lettera da parte
                                      di Gennarini, da cui però si deduce che
                                      Gennarini continua a non conoscere la
                                      lettera e continua in buona fede ad
                                      interpretarla a modo suo. Nel frattempo
                                      Kiko, Carmen e Pezzi, per sopraggiunti
                                      impegni, non hanno tempo di chiedere conto
                                      a Gennarini del suo operato (che prosegue
                                      infaticabile e sempre ignorando il testo
                                      della lettera), tanto meno di rettificare
                                      alcunché delle affermazioni di Gennarini;
                                      scrivono infine una lettera al Santo Padre
                                      dicendo la loro sulla questione, ma non
                                      soppesano bene le parole e quindi danno
                                      involontariamente l'impressione di aver
                                      intenzione di obbedire a modo loro; nel
                                      frattempo i manutentori del sito ufficiale
                                      del Cammino hanno sempre lasciato on-line
                                      l'intervista di Gennarini a Zenit ma non
                                      hanno mai avuto tempo di pubblicare anche
                                      la lettera.
                                      
                                      
                                      Ipotesi 2: sull'onda dell'ira.
                                      
                                      
                                      Gennarini ottiene copia della lettera da
                                      Kiko, Carmen o Pezzi, che rifiutano di
                                      pubblicare qualsiasi loro commento.
                                      Gennarini la legge, s'infuria (poiché non
                                      se l'aspettava che il Papa fosse “Faraone”),
                                      e comincia a rilasciare, spinto dall'umana
                                      ira, interpretazioni di comodo per
                                      difendere il Cammino. Kiko, Carmen e Pezzi
                                      non lo rimproverano né lo approvano,
                                      perché impegnati in altre faccende;
                                      oppure, Kiko, Carmen e Pezzi sono a loro
                                      volta infuriati e non sanno far altro che
                                      dirgli “hai fatto bene”, per cui
                                      Gennarini nei giorni successivi prosegue
                                      imperterrito anche contro l'evidenza: il
                                      Cammino è in pericolo, e Gennarini può
                                      ben sacrificare il suo buon nome per
                                      salvare il prestigio del Cammino. Nel
                                      frattempo, sempre sull'onda dell'ira,
                                      giunge al manutentore del sito ufficiale
                                      del Cammino la direttiva inderogabile di
                                      pubblicare l'intervista di Gennarini ma
                                      non il testo (né il link) della lettera,
                                      lasciando le cose così fino ad oggi.
                                      
                                      
                                      Ipotesi 3: il complotto dei vertici.
                                      
                                      
                                      Kiko, Carmen e Pezzi decidono di spargere
                                      disinformazione sulla lettera
                                      (autonomamente o su pressione di Gennarini),
                                      perché nella memoria collettiva dei
                                      neocatecumenali resti un altro “successo”
                                      del Cammino, che i soliti “Faraoni”
                                      tenteranno vigliaccamente di denigrare.
                                      Kiko, Carmen e Pezzi non possono sporcarsi
                                      le mani, non possono fare una figuraccia
                                      mondiale, e mandano in avanscoperta
                                      Gennarini (in modo da poterlo smentire in
                                      caso di necessità), sufficientemente
                                      sconosciuto all'esterno del Cammino,
                                      considerato pressoché infallibile
                                      all'interno del Cammino. Gennarini assolve
                                      stoicamente l'ingrato compito, forse
                                      perfino con entusiasmo. Poco importa cosa
                                      diranno “fuori”, poco importa se i “Faraoni”
                                      e i “Giuda” ci andranno a nozze:
                                      importa anzitutto che le comunità del
                                      Cammino siano tenute all'oscuro del vero
                                      contenuto della lettera, in attesa di
                                      trovare alibi e stratagemmi perché nulla
                                      cambi (tranne qualche apparenza per
                                      qualche breve periodo), e un Gennarini
                                      può ben essere sacrificato per il
                                      prestigio del Cammino. Dopo che il Papa il
                                      12 gennaio rivela la lettera, Kiko, Carmen
                                      e Pezzi non possono più esimersi dal
                                      ringraziarlo «contentissimi» infilando
                                      però una considerazione per dichiarare
                                      che obbediranno comunque a modo loro.
                                      
 
                                      














