Giov 10,1

«In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante.»

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Testimonianze di "ex" /2

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Ciao, mic, di nuovo, scusami se ti ingorgo il traffico di mail.
Non è importante, ma avendo condiviso in parte con voi il tormento di questi mesi, mi sembra giusto informarvi che ho comunicato la mia scelta di lasciare il cammino al responsabile della comunità. Alla moglie, per la verità, per telefono. Abbiamo parlato a lungo, con l'affetto di sempre. Credo che abbia capito. Non ho detto nulla che potesse turbare la sua serenità, così faticosamente raggiunta, ma non ho mentito. Loro andranno avanti, io invece scendo a questa fermata. Sono addolorata, perché lascio, sì, senza dubbi, il cammino, ma lascio anche cuori, occhi, incontrati, conosciuti, amati mentre tutti cercavamo Lui, il Suo sguardo, il Suo cuore nel quale trovare riposo e sazietà e coraggio e respiro per esserci, alla Sua Presenza. Non potrò fare più nulla per loro, né loro per me. Si chiude un lungo capitolo della mia vita, con una lacrima di nostalgia di quel che doveva essere e non è stato. Non mi importa granché di cosa farò, tra un attimo, dopo 'invia', domani e dopo ancora. Lavorerò, finché dura, leggerò, dormirò. Il futuro lo coniugo al presente, e che il Signore abbia cura anche di me, dei miei miseri affanni; voglia il Signore ancora precedermi e accompagnarmi e benedire la fatica che faccio a compiere davanti a Lui quel che spero sia buono e giusto ai Suoi occhi. E mi perdoni il mio Signore se non so essere orgogliosa di me, come forse dovrei, per aver scelto di restare nelle Sua Chiesa.
Ciao, mic. Un abbraccio. Se leggono anche gli altri collaboratori del blog, grazie a tutti e che Dio vi benedica.

Di Jonathan 02 luglio, 2009 18:43


Vorrei dire ad agostiniano che non è questione di catechisti più o meno illuminati. E' un problema, diciamo, di punti di vista. I catechisti ripropongono il pensiero del cammino, il modo di concepire la vita cristiana secondo gli iniziatori del cammino. Quel pensiero non sempre è in armonia con quello della Chiesa, la Chiesa di sempre intendo, ivi compresa la Chiesa di oggi postconciliare. Le disparità sono talvolta marginali e si può soprassedere; talvolta le differenze sono sostanziali e lì nasce il problema. Non si può stare a lungo nel cammino senza decidersi a concedere ai catechisti una fiducia pressocché incondizionata, perché la struttura del cammino si fonda su quella fiducia che peraltro viene ripetutamente richiesta. Io credo di non potermi fidare più, nonostante gli 'aggiustamenti' alle cose dette in sede di scrutinio (sei libera, nessuno ti costringe e cose simili). Il punto è che dicono cose non vere e non giuste secondo la Chiesa, quell'unica Chiesa alla quale appartengo e che amo. Dicono e fanno cose che sono in palese contraddizione con la mia Chiesa. Ci sono, certo, varietà e ricchezza di carismi, di modi e di vie per vivere il Vangelo, ma uno solo è il Signore, una la Verità, comunque la si voglia proclamare. Non possono e non devono esserci contraddizioni su quella Verità, sul pensiero cristiano che ha attraversato i secoli, si è arricchito della sapienza di tanti senza mai smentirsi. Se contraddizioni ci sono, o vanno sanate o vanno eliminate. Perché la Verità è una. Io sono una piccola cosa: posso solo fermarmi qui e provare a ripartire da me.

Di Jonathan 09 giugno, 2009 19:53




Approfitto della tua disponibilità un attimo. E' che non posso parlare con nessuno di tutto questo ingorgo che ho nel cuore, e non so trovare pace. Davanti a Dio, davanti agli altri e davanti a me stessa.
Ma non importa. In fondo è colpa mia: è stata una mia libera scelta entrare in cammino e restarci per questi dieci anni. Avrei dovuto manifestare con più chiarezza il mio dissenso. Ma non ci sono riuscita, neppure in questi ultimi tormentati tempi. il parroco qui è totalmente preso dal cammino. Non ha dubbi. Chiede consiglio ai suoi catechisti per qualunque cosa. Persino su come ristrutturare la chiesa, come ho scoperto recentemente: le vetrate le ha scelte Kiko in persona!
Non so cosa devo fare. Forse dovrei restare e provare a, non so, a combattere, a cambiare le cose, a informare i fratelli, non so. Molti di loro proprio non sanno quello che fanno, perché il Cnc è stato il loro primo approccio alla Chiesa. Non sanno che la Chiesa vera è un'altra. D'altra parte alcuni, se si convincessero a lasciare il Cnc, abbandonerebbero anche tutto il resto: le ragioni per non separarsi, per esempio, di alcune coppie. Rischierei di metterli in una grave difficoltà. Dovrebbero cambiare parrocchia per poter continuare un percorso di fede.
Proprio non so. Intanto oggi è sabato e io sono qua: mi sembra di tradire loro pur di non tradire me stessa. E tuttavia mi sento un'estranea con loro e distante dalle loro emozioni e dalle motivazioni
a continuare.
Quando entrai in cammino, io volevo soltanto 'avvicinarmi a vedere', volevo incontrare il Signore più da vicino, volevo cercarmi e trovarmi in Lui, vista da Lui, amata. Volevo poter indossare il Suo bellissimo 'amica mia, mia bella'. E invece eccomi qui, schiacciata dentro di me e senza di Lui.
Va bè. Ti ripeto il mio grazie. Per tutto. Anche per l'ascolto. Non preoccuparti, mi risponderai se vorrai, quando vorrai, non c'è fretta.
Ciao. Un abbraccio

Coraggio! Bisogna ora più che mai confidare nel Signore. La Chiesa sempre è stata e sempre sarà santa e prostituta; epifania di contraddizioni, perché la chiesa è attraversata dal profumo di Cristo, ma anche dalle nostre povertà e infedeltà. Era così ai tempi di S. Paolo, quando la Chiesa nasceva... Quid et veritas? chiedeva Pilato. La verità è Cristo, che di fronte ai suoi accusatori taceva, si è lasciato inchiodare alla croce, ci ha affidati a Maria e ci ha offerto il suo perdono. Cristo è la verità che ci fa liberi. E allora,coraggio. La Chiesa è fatta dei nc, ma anche di noi, anche di chi opera, ama, serve senza frastuono di cembali e trionfalismi, ma nella quotidiana fedeltà al Vangelo di Cristo Gesù. Questo conta.

Di Jonathan 11 gennaio, 2009 11:21

Questo è lo specchio della chiesa in questo momento. Sono felice di non essere neocatecumenale, sono rattristato per non dir di peggio con il Santo Padre perché sarà anche il pastore di tutti, ma ieri ha calpestato il mio grido e non mi ha rappresentato. Adesso capisco tanto il Signore nostro quando diceva se troverà la fede quando tornerà. Buona domenica a tutti.

P.S. Scusate ma il Santo Padre sentiva bene quel che diceva Kiko. Tutto quel razzismo su zone piene di mussulmani, cinesi e rumeni. E poi che senso ha, mandare comunità neocatecumenali in altre parrocchie neocatecumenali, a  me ha fatto tanto ridere.

di Exneocat 11 gennaio, 2009 11:32

PIETA'
Dopo aver assistito esterrefatta alla grottesca e assordante sceneggiata ieri in S. Pietro, affrontata dal Santo Padre con una scelta di posizione ottimista, incoraggiante e (purtroppo) "diplomatica", venata di affaticata condiscendenza, dove le correzioni agli abusi decennali sono state messe decisamente, ahimè, in sordina,
....
visto che si fa ormai buio su tutta la Terra, come già da quel fatidico
Venerdì 13 giugno 2008,
e tenebre fitte avvolgono la Santa Madre Chiesa,
mentre Maria SS.ma Madre della Chiesa
veglia silenziosa sul Corpo Mistico
inerte e piagato,
....
non mi resta che ripetere:
"Sentinella, a che punto è la notte?"
e penso che la sentinella risponderà:

"Confidate nel Signore e siate forti, coi fianchi cinti e le lucerne accese:
Portae inferi non praevalebunt!"

MISERERE NOSTRI, DOMINE,
MISERERE NOSTRI:

Fiat misericordia Tua, Domine, super nos.
Quemadmodum speravimus in TE !

Di Sofia 11 gennaio, 2009 10:25

scrivo poco perchè le mie conoscenze teologiche non sono all'altezza ma vi leggo sempre e riguardo all'argomento del thread ho visto dal vivo quello che succede nelle famiglie nc... ho visto una madre di 11 figli di età fra i 30 e i 45 anni finire all'ospedale per problemi di cuore schiacciata dalla fatica di mandare avanti una famiglia i cui figli quasi tutti maschi la aiutano poco e niente, il marito, quando non lavora passa il tempo libero sul divano e lei che non ha neanche la patente perchè il marito le disse che l'avrebbe portata in giro lui dove avrebbe avuto bisogno... ora lei è chiusa in casa perchè lui non ha un minimo interesse a fare niente, uscire, fare un giro con i figli piccoli, fra l'altro lei oltre agli 11 figli avuti ne ha persi 5-6 perchè ad un certo punto non riusciva più a portare avanti le gravidanze al punto che anche i catechisti si resero conto che era diventato insostenibile e le consigliarono la pillola!! quante vite sono state perse in nome dell'apertura alla vita? un'altra famiglia è arrivata a 12 figli (e uno dei più grandi ha sposato una ragazza con 15 fratelli!!) l'ultimo è arrivato a 44 anni ed è nato down... e il marito se ne vantò durante un annuncio davanti a tutti i convenuti... in casa loro c'è sempre nervosismo, sono urli a non finire, per riuscire a gestire il tutto la madre ha il piglio di un generale e ho visto un ragazzino di 9/10 anni passare l'aspirapolvere. sicuramente educativo, ma forse un po' precoce... prima di sposarmi mi sono fatta invitare a cena dai miei catechisti di allora ed esposi loro i miei timori di futura sposa (in sostanza come si fa a convivere con un uomo senza impiccarsi a vicenda???) e loro mi hanno risposto che è normale litigare e fin qui va bene ma come prova di ciò mi hanno fatto vedere un vetro rotto di un mobile che era rimasto lì a perenne memoria di una sfuriata avvenuta nei primi anni di matrimonio in cui erano volati i piatti!! insomma non mi sembra l'esempio più indicato per una futura sposina in paranoia!! senza contare che anche nella mia comunità c'era una donna che dai e dai dopo 20 anni era riuscita a far entrare il marito e il figlio in comunità ( che erano entrati uno per amor di pace l'altro costretto che più non si può) e i due poveri malcapitati erano considerati le pecore nere del gruppo, il marito perchè diceva chiaramente che non aveva bisogno della comunità per stare in pace con Dio e con gli uomini, il figlio perchè non gliene fregava niente e faceva solo presenza... ovviamente l'armonia familiare era inferiore solo a quella del mulino bianco...
non oso pensare cosa sarebbe successo alla mia famiglia se io fossi rimasta dentro quando è uscito mio marito...
se l'albero buono si vede dai frutti non è difficile arrivare alla conclusione!
buon anno a tutti!!!

Di Elena 05 gennaio, 2009 11:52

Quanto dolore in queste parole, e quanto lo comprendo! Ma è proprio in questo momento che occorre andare alla Roccia (Gesù, la Fede di sempre) con il Salvagente (Maria Santissima).

È nella confusione e nello scandalo subito, che non dobbiamo sentirci persi. Vai alla Sicurezza della Fede di Sempre!

Io leggo: Allora, ripeto: che fine ha fatto il Vangelo, che fine ha fatto la Chiesa di Cristo? Quale criterio di giudizio bisogna usare per poter discernere il bene dal male, il giusto dall'ingiusto, il 'carisma' dall'esaltazione gratuita, la sfera di competenza del laico da ciò che è affidato alla grazia sacramentale del sacerdote?

Sì, è un senso di smarrimento che ha preso anche me. E che spesso mi prende. Ma il "chicco di grano" c'è! E non fa "rumore" come una foresta che crolla!

Segui la Coerenza della Fede di sempre, là dove c'è! E il discernimento per riconoscerla lo si ha! Basta VOLERLO! Ascoltando e Leggendo l'Insegnamento della Chiesa e dei santi. Aggrappandosi a PIETRO e rimanendo fedeli a Lui!

Per questo, le tue scelte saranno orientate da questa Fede. E tutto ciò che non è ad essa conforme, lo respingerai. Certo, sarà tutto difficile e dovrai essere pronta/o a caricarti del peso della Croce. Ma la forza viene da Gesù. Dai Suoi Eterni ed immutabili Sacramenti.

Prega. Prega molto, intensamente e incessantemente...

Perché i sacerdoti che oggi non ricordano chi sono, possano farlo presto!

E perché questo dolore sia portato davanti all'altare di Dio, in cielo...

C'è anche altro da fare... Testimoniare...

Ai Sacri Pastori, soprattutto. Tutto ciò che abbiamo, in fede, visto e vissuto. Tutto ciò che ci ha scandalizzato nel cuore e ciò che abbiamo sofferto. La fede "altra" che abbiamo appreso, e le contraddizioni con ciò che la Chiesa insegna da sempre.

Testimoniare, perché ciò che diciamo risponde alla realtà. Per cui non è la Testimonianza che dà "scandalo" ma è lo scandalo che viene "mostrato" dalla testimonianza.

Ma occorre prima ricevere forza dal Signore. Perché tutto ciò che testimoniamo ha provocato e provocherà una quantità grandiosa di insulti e maledizioni... Se si è nel dubbio riguardo la nostra forza per "reggere"... allora è meglio tacere e pregare. Pregare molto.. E attendere di avere forza dal Signore.

.....Ma tutto sia fatto, davvero, con sentimenti di AMORE verso coloro che abbiamo incontrato e che hanno sposato queste dottrine... La cosa non è affatto secondaria... Perché dipendentemente da come ci muoveremo e da COME testimonieremo... così ci sarà maggiore o minore possibilità di ascolto... E soprattutto ci sarà maggiore o minore possibilità di ascolto DAL SIGNORE. Il primo a cui ci rivolgiamo!

Tutto sia fatto con AMORE VERO. Non irenismo, non "pacifismo", non "pressappochismo"... AMORE VERO...

Per questo la forza deve venire dal Signore... Dalla Preghiera..

Di Stephanòs 22 dicembre, 2008 12:48

Sono sgomenta e triste e col cuore ingolfato da mille domande. Mi viene in mente la preghiera sacerdotale di Gesù nel Vangelo di Gv che mostra il volto della Chiesa custodito nel cuore di Gesù. Amatevi come io vi ho amati... perché il mondo creda. Ut unum sint: perché siate uno come Io sono uno col Padre mio, scusate cito a memoria. Ma quale bellezza in quella Chiesa nata proprio dal cuore di Gesù così inondato da un amore incondizionato... Che fine ha fatto quella Chiesa? Come è possibile che dilaghino tutte queste sconcertanti contraddizioni, sotto gli occhi di tutti, col beneplacito di chi dice di agire nello stesso nome di Gesù?

Io sono stata nel CNC per circa dieci anni. Ne sono uscita (da poco) nel corso del secondo passaggio, dopo aver fatto per la terza volta lo scrutinio. E per la terza volta, nonostante le mie legittime e tuttavia caute proteste, mi è stato consigliato di andare in monastero essendo io nubile. La sapete la storia delle due vie? Matrimonio o monastero: non ci sono altre vie per una vita cristiana vera. E questo sotto gli occhi del sacerdote che in altra sede aveva sconfessato quella posizione dei catechisti.

Allora, ripeto: che fine ha fatto il Vangelo, che fine ha fatto la Chiesa di Cristo? Quale criterio di giudizio bisogna usare per poter discernere il bene dal male, il giusto dall'ingiusto, il 'carisma' dall'esaltazione gratuita, la sfera di competenza del laico da ciò che è affidato alla grazia sacramentale del sacerdote?

Bisogna fare chiarezza, nel nome di Cristo, bisogna uscire dalle caverne dei segreti, degli 'arcani'. Che fare? Io amo la Chiesa, non voglio vederla così, nella nebbia delle divisioni. Proprio come ai tempi di Paolo: io sono di Apollo, io di Paolo... Siamo tutti di Cristo, è Lui che siamo chiamati a seguire, balbettando, zoppicando, ma è Lui che ci precede e ci conduce, Lui nella sua Chiesa affidata ai suoi apostoli a Lui consacrati. Che fare?

Di Jonathan, 20 dicembre 2008 18:06

Aiutatemi a capire perché la faccenda di abbandonare un percorso di fede o cammino che sia, debba in sé, latae sententiae, costituire un bando, un’espulsione dalla Chiesa o quant’altro. Perché si evoca satana, la scomunica, il rifiuto da parte di Dio di chi lascia, perché si lanciano anatemi di spessa grettezza, inviti al ravvedimento altrimenti un meteorite divino piomberà sulla testa del poveraccio, perché questo blog dovrebbe essere in mano a satana?

Spiegatemelo, per favore.

Credo esista un cammino nel cammino, così come esiste una vocazione nella vocazione. Da quel poco che so, Domenico di Guzman era un canonico regolare prima di costituirsi e costituire l’ordine domenicano. Allo stesso modo, Madre Teresa, prima di essere quel che era chiamata ad essere, apparteneva ad una congregazione altra da quella che decise di fondare. Entrambi seguirono una vocazione nella vocazione, ovvero intesero la prima chiamata come propedeutica ad una chiamata più profonda.

Ecco, se così fosse il Cammino, la sua ragion d’essere sarebbe nella libertà di costituirsi, nella libertà di accogliere chi vuole rimanere in esso, nella libertà di lasciare chi vuole, proseguire la propria chiamata nella chiamata.

Sarebbe meraviglioso un gruppo che ti aiuta a riscoprire i valori del battesimo e sarebbe ancora più meraviglioso se questa riscoperta, questo dono, venisse ad essere dono libero, ovvero nella libertà di distribuire al mondo quanto si è vissuto. Allora sì, che quel gruppo sarebbe innovativo, efficace, dinamico, proprio nel porsi come casa di chi vuole starci e come scuola per chi lo intende come momento propedeutico prima di offrirsi agli altri.

Invece no.

Chi lascia è in mano a satana, soffrirà, non avrà la pace eterna, oltre che quella della parentesi vitale. Chi abbandona sarà anatematizzato, stigmatizzato, evitato, spaventato, canzonato.

Spiegatemi, dov’è la fede “comune” in tutto questo? Dov’è l’accoglienza, l’amore, la comunione di fede e d’intenti, il pane spezzato, l’agape, il darsi, l’offrirsi, l’ascoltare, la delicatezza di quell’amore che spera tutto, sopporta tutto, crede tutto?

Nei post “altri” inseriti da Mic, leggo frequentemente un salto di stile, una bipolarità quasi patologica, alterni momenti di colloquio a offese e prese per i fondelli. I frequenti errori di battitura evocano un’ansia verbale, oserei dire un’ira difficilmente contenuta, la rabbia di chi crede di possedere il Vangelo e di esserne l’unico ermeneuta.

La Chiesa non è questa, cari amici. La Chiesa è quella che permise a Domenico e a Teresa di essere quello che erano stati chiamati ad essere. Certo, soffrirono non poco, ma divennero quel che il Padre aveva voluto per loro e per noi. Furono liberi di lasciare per guadagnare altro ed altri, in modo nuovo, diverso, libero e obbediente a quella Chiesa che, mai si sognò di evocare satana come un angelo vendicatore al proprio servizio.

La Chiesa li accolse, li lasciò per riaccoglierli nella forma nuova che Dio volle imprimere loro, esattamente con la libertà del vasaio che plasma il vaso a suo gusto e diletto.

Aiutatemi a capire perché certe cose non le capisco. Vorrei capirlo in questo Avvento, vorrei capire se attendiamo lo stesso Gesù, se proclamiamo lo stesso Simbolo, se vediamo nell’altro un altro Cristo o un Cristo altro. Vorrei capirlo e ricevere questo capire come dono natalizio.

Questo tempo d’Avvento prelude al Natale, ma Edith Stein ci ricorda che il giorno dopo del Natale, si passa dai candidi paramenti a quelli rossi del sangue dei martiri, come a dire che la Chiesa vive in continua tensione escatologica, tra cielo e terra, tra quiete e dolore. Credo che Edith volesse pure dire di accettare il dolore quando esso viene da Dio, non quando viene gratuitamente da altri esseri umani. Ma non l’ha detto e allora mi assumo la responsabilità di dirlo io.

Per il momento, sto ancora gustando la libertà di Domenico e Teresa di Calcutta che, grazie a Dio, a Lui obbedirono nella Chiesa e non ad altri “evangelisti” con la patente di evocare satana, tuoni, fulmini, saette, procelle etc. etc.

Buon Natale, comunque...

Di Chisolm 18 dicembre, 2008 11:27

Carissimo Carlo,
so di cosa stai parlando perchè ci sono passata anch'io. Del resto la violenza con cui ti ha risposto Soft - il neocat intervenuto nella discussione sul weblog - è la prova diretta che tutto quello che hai patito negli scrutinii è vero.

il mio problema è che non riesco a convincere mia moglie ad uscire... dice che questo "cammino" è indispensabile alla nostra vita famigliare..

Anch'io pensavo così una volta, ma era frutto di una grande insicurezza personale. Non c'è bisogno del cammino per far funzionare il matrimonio. Dio si è impegnato con voi due nel vostro matrimonio, non con i catechisti. Nel cammino avete trovato una struttura rigida, che dice cosa fare, ma non c'è la libertà dei figli di Dio che rende ogni matrimonio, ogni esperienza un qualcosa di unico.

Mi ha aiutato andare alla Messa domenicale, in un'altra parrocchia. Racconta tutto questo ad un sacerdote, alle suore di un convento, a persone che preghino per il vostro matrimonio, e vedrai che tutto si sistemerà.
Sarà Dio a cambiare il cuore di tua moglie.
Tu devi solo continuare a pregare, e accostarti ai Sacramenti con assiduità; se decidi di rinunciare alla falsa stampella del cammino, cerca di trovare il vero sostegno nell'Eucarestia, correttamente celebrata.

Come dice Aldo, non ti illudere di poter cambiare qualcosa dall'interno: il cammino è fatto di automi, da gente plagiata che, magari condivide le tue perplessità, ma non le paleserà mai apertamente, per paura di subire pressioni e giudizi.
Non ti preoccupare per chi resta nel cammino: ognuno ha i suoi tempi. Anche Soft un giorno uscirà , quando sarà venuto per lui/lei il momento di aprire gli occhi :)

Di Michela 17 dicembre, 2008 19:27

Carissimo Carlo, chiaramente hai capito che non sono un "profeta" non è che ho indovinato le cose che mi hai confermato -fusioni,fermate varie..- e che il CN lo conosco benissimo dall'interno, quindi ho fatto 2+2; perdonami se cerco di capire di più, ma sei libero di non rispondere, nella prima parte parlavi di un "felicemente sposato" ora parli di TUA MOGLIE ( e Ti prego di non farlo più) dicendo.. "la stanno o l'hanno corrotta" e che vede in Te un demone.. una delle due cose non mi quadra.
Se è un Matrimonio felice cosa c'è da salvare? perchè, secondo Lei, è indispensabile alla vostra vita familiare il Cammino? Tu non puoi scardinare nulla dall'interno, Ti troveresti contro i Tuoi fratelli, i Catechisti e da ciò che dici anche il Parroco, quanta credibilità pensi di avere?
Certo non puoi lasciare Tua moglie dentro, su questo hai ragione..
Se hai la pazienza di parlare molto con Tua moglie e di permettere anche a Lei di "capire di più" forse ci riesci.. ma da quello che dici, mi sembra che i 2 anni di ricerche e approfondimenti li hai fatti da solo, e questa non è stata una grande idea..
Per il resto posso dirti che oltre al fatto che pregheremo per Te, confido nel Signore e so che "loro" non hanno bisogno di "aiuti" ci pensano da soli a "deludere" e stai sicuro che alla prima forte delusione Tua moglie aprirà gli occhi..
Poi chiedi a Soft - il neocat intervenuto nella discussione sul weblog - se la decima è una libertà.. se lo è perchè la devo dare per forza? hai notato che Ti ha risposto solo sui "soldi"?
Io Ti ho detto (e parlo per me - ma sono certo che ognuno dei rappresentanti di questo blog la pensa così) non sono nulla, non Ti fidare di me... Ti ho invitato a Leggere, Ti ho invitato ad ASCOLTARE LA CHIESA.. che "consigli Ti ha saputo dare Soft? oltre a mandare le solite maledizioni a noi... il solito "pacchetto preconfezionato" NC... aspetta, chiaramente il "problema" sei TU..
se Ti sei sentito giudicato da noi, fai bene ad ascoltare i Tuoi Catechisti, ma se ho parlato al Tuo cuore e senti che le cose che Ti ho detto sono vere..ascolta il Tuo cuore.. ma non fare niente di affrettato o contro Tua moglie... ricordati ciò che Ti ho detto sul matrimonio, loro queste cose non Te le diranno mai.. per loro il Cammino neocatecumenale E' ( hai presente "Io sono"?)

Di Aldo 17 dicembre, 2008 18:03

si è vero ci hanno fuso con 3 diverse comunità ci hanno fermato ben 4 volte al 2 scrutinio.. il mio problema è che non riesco a convincere mia moglie ad uscire... dice che questo "cammino" è indispensabile alla nostra vita famigliare... la stanno o l'hanno corrotta abbastanza che vede in me un demone (mi sono accorto dell'inganno profondo in cui ci hanno tirato dentro) sto approfondendo ricerche accurate da circa 2 anni adesso più intensamente libri ed altro.. ho una seria paura che smettendo o interrompendo possano distruggerci la vita.. la nostra chiesa è completamente invasa dal CN ormai si fa solo questo.. dal Parroco ai sacerdoti sono tutti loro sostenitori.. non vedo via di uscita.. sto seriamente pensando di scardinare questo muro di menzogne dall'interno per salvare me e la mia famiglia.. uscendo e lasciando mia moglie dentro provocherei soltanto una rottura famigliare.. (che tra l'altro penso che loro vogliano per mostrare il loro potere nel farci riavvicinare) così da poter mostrare all'esterno che loro sono capaci di ricostruire una coppia in crisi.. non dicono però che la crisi è stata loro frutto!!!

tutte le volte che vado mi sento profondamente giudicato, ho dovuto confessare i miei peccati davanti a una giuria di Laici i quali mi hanno rimproverato di essere un vile e tant'altre cose.. certo ho avuto la capacità di omettere qualche cosa che non volevo che loro sapessero.. tra cui la mia profonda crisi.. e la volontà di uscire.. l'ho fatto sopratutto per non creare problemi con la mia famiglia.. Ho assistito a pianti e singhiozzi disperati fatti da persone a cui voglio bene sottomessi alla cattiveria giudicante dei famosi catechisti.. all'impotenza del sacerdote che non sa dove andare a parare... anche perchè ogni volta che parlava veniva ammutolito con "sapienza divina" da loro dicendo testuali parole: Kiko è stato chiaro chi non odia suo padre sua madre non può essere mio discepolo... lo hanno ripetuto all'infinito...

scusatemi per il mio sfogo ma non so più dove sbattere la testa
ancora grazie a presto

Di Carlo 17 dicembre, 2008 11:19

Carlo, da ciò che dici sono 15 anni e ne hai 35... ed hai da poco finito il II passaggio.. Ti hanno già "ucciso".. Ti hanno tenuto ingabbiato in un tempo lunghissimo ( il 2° passaggio di solito si fa dopo 4 anni dall'ingresso).. immagino quante "fermate" o "fusioni" vi hanno fatto fare.. la "decima" non è una tassa, ma una "libertà" (Veneranda mi può correggere) però ad ogni incontro, ad ogni tappa, Ti chiedono se la "versi".. se dici no.. non puoi fare le altre tappe.. non sei libero dal denaro.. etc. etc. (quindi psicologicamente sei obbligato - anche realmente.. Ti fanno sentire una m..da)
Tu non Ti devi ribellare... devi SCAPPARE IL PIU' LONTANO POSSIBILE.. lascia perdere l'aiuto agli altri (c'è il Signore grazie a Dio e c'è già chi fa informazione, come questo sito)
Tu devi aiutare Te e la Tua famiglia ( per loro sei un problema perchè hai detto "felicemente sposato" dovevi dire che Tua moglie è Tua nemica)

Con l'aiuto della preghiera e di un buon Sacerdote (non del cn) in accordo con Tua moglie cominciate a cercarVi un altra Parrocchia, se avete al possibilità andate a vivere una Messa celebrata con il VO.. (io sono andato anche da un famoso Esorcista.. e non scherzo).
non date troppe spiegazioni agli ex, che di volta in volta Vi verranno a trovare o Vi chiameranno..
Ti hanno tolto già troppi anni, riavvicinati agli affetti familiari..(tutti).. e con calma e nel tempo prova a leggere tutti i post che ci sono in questo Blog..
non Ti fidare di noi, leggi informati, chiedi, istruisciti,aumenta la Tua Cultura nelle "cose di Dio" Papi, Magistero,il Catechismo della Chiesa Cattolica, Padri della Chiesa, Vita dei Santi, noi non siamo nulla, cerchiamo solo di seguire Cristo la Sua Chiesa e i suoi insegnamenti... ed allora vedrai che un "mondo nuovo" si aprirà davanti ai Tuoi occhi..
fa tutto ciò in "comunione" con Tua moglie e ricordaTi che il "matrimonio" il TUO Matrimonio" è un SACRAMENTO il cn "no" (veramente non sappiamo ancora che cos'è)..

Di Aldo 16 dicembre, 2008 18:24

Salve, sono un uomo di 35 anni felicemente sposato, sono entrato nel cammino circa 15 anni fa e da poco ho finito il secondo scrutinio anche mia moglie è in cammino da qualche tempo mi sono accorto che il cammino sta avendo sempre di più un atteggiamento di forzatura e di poco rispetto nei miei confronti e verso la mia famiglia è una continua richiesta di denaro (di cui loro si fanno scudo dicendo che è un idolo) ora ci hanno cominciato a chiedere la "decima" sui nostri stipendi per dirlo a parole loro "mantenere" i fratelli della comunità che ne hanno bisogno (a parere mio è una tassa) che non intenzione di pagare.. allora il mio problema è questo mi voglio ribellare a questa setta che sento che si sta facendo sempre più serrante nei miei confronti... aumentano le minacce psicologiche e vorrei fare qualcosa per affrontare questa situazione e sopratutto per evitare che altri possano cadere in questo tranello ben architettato dal famoso kiko.. voglio restare all'interno della comunità per essere un valido aiuto anche per voi per scardinare la supremazia di questi fanatici che a me stanno rovinando la vita..

se potete darmi suggerimenti e aiuto ve ne sarei molto grato spero che la mia testimonianza possa esservi utile

Di Carlo 16 dicembre, 2008 11:29

Devo qui dichiarare, secondo la mia personale convinzione, derivata dall’esperienza, la piena concordanza col vostro impegno, nei suoi toni e finalità, cioè

FORZA E CHIAREZZA NELLA DENUNCIA DEL MALE CHE STA DISTRUGGENDO LA CHIESA DAL SUO INTERNO,

come un cancro, nel silenzio connivente di molte autorità, se non vogliamo essere complici del lassismo imperante.

Ricordo bene quando qui Caterina, di fronte all’invito di un NC alle sue riunioni, rifiutò categoricamente (“Non ci andrò mai!”) ben sapendo dunque quanto sia grande la loro arte di ingannare e mistificare con un'arrogante ANESTESIA IMPOSTA ALLA RAGIONE, ben capendo l’insidiosità dell’ILLUSIONE che essi offrono ai fedeli ignoranti o incerti con la promessa di una CERTEZZA DI FEDE che non hanno mai avuto o hanno perduto lungo la vita!

E allora, non foss’altro per coerenza con questa convinzione dell’ enorme pericolo per l’anima, come possiamo noi tacere o rimanere NEUTRALI nel giudizio (=senso critico, discernimento di cibi buoni o cattivi!), quando invece urge ormai mettere in pratica quella lapidaria esortazione di papa Pio X: “Fa dunque mestieri di uscir da un silenzio, che ormai sarebbe colpa…” ?
(Fa mestieri = lat. opus est = è necessario!)

Non è forse un dovere avvisare con forza – come una madre farebbe col figlio che sta cominciando a frequentare compagnie di drogati e svitati che gli rovineranno la vita – quei poveri fedeli IGNARI DEI PERICOLI a cui si avvicinano o nei quali sono invischiati, come in fatali SABBIE MOBILI?

Quanto avrebbe giovato a me (che per grazia di Dio ho messo solo le punte dei piedi in quella prigione di menzogne e ne sono fuggita, proprio vedendo USURPATO IL SACRO RUOLO DEL SACERDOTE, come Ministro dei Sacramenti, della Parola e pastore di anime!) o a tanti poveri ingenui che sono stati catturati per anni e decenni, e ne sono usciti spesso rovinati nell’anima e nella psiche, essere AVVISATI DA UNA PAROLA FORTE E CHIARA su tanti elementi di pericolo – come quando leggiamo nelle indicazioni terapeutiche di un farmaco i suoi effetti collaterali, spesso deleteri, di cui il medico è tenuto ad avvisarci, e perciò molti vanno assunti sotto stretto controllo medico… -,

quanto sarebbe stato benefico che i parroci avessero avvisato questi fedeli sulla realtà di questo movimento che porta nelle sue stesse radici il veleno di una menzogna satanica, e il cui leader si presenta come SIMULATORE-ANTAGONISTA DEL BUON PASTORE, calpestando in realtà il Vangelo, stravolgendolo e profanando ben 5 SACRAMENTI, cominciando proprio dall’ORDINE SACRO e mostrando la sua natura già dall’inizio in questo suo AGIRE FURTIVO, che Gesù stesso condanna e ammonisce tutti noi a starne alla larga?

"Chi non entra nell’ovile delle pecore per la porta è un ladro e un brigante! Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore!"

“Io sono la porta delle pecore”

“Io sono il buon Pastore: io conosco le mie pecore ed esse conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore.” Gv, 10, 1-14

Perché i parroci non hanno avvisato e non avvisano i fedeli con forza e chiarezza?

A quale "pastore" si configura Kiko Arguello, secondo questa Parola di Gesù?

A quale si configurano parroci e Vescovi che non vigilano, non avvisano, non controllano, non correggono le storture e non proteggono le pecore?

A voi la risposta.

Di Sofia 06 dicembre, 2008 10:16

Ho letto le esperienze di ex nc e in alcune di queste mi ci rivedo. Sono uscita da poco dal Cn, venendo a conoscenza ora dopo 16 anni di cammino delle disubidienze alla Chiesa e al Papa. Sono arrabbiata e delusa, ma mi domando perchè non si dice nulla in pubblico per mettere in guardia cristiani come me che vogliono fare un cammino di fede? Mi chiedo oltre internet c'è anche la tv perchè nessuno parla e chi di dovere permette tutto ciò? Ho saputo che il cammino è stato approvato che cosa c'è di vero? e che cosa? spero di ricevere una risposta grazie per la pazienza avuta x aver letto questa mia mail che Dio vi BENEDICA.

Di Paola 11 novembre, 2008 21:36

I nostri interlocutori stanno cercando in molti modi di 'rifarsi una verginità' a proposito del culto Eucaristico e stanno costruendo ORA le repliche alle denunce di p. Zoffoli attraverso il blog parallelo "Camminare nella Chiesa"...

L'operazione è di una scorrettezza senza limiti, dal momento che il Santo Sacerdote si è pronunciato sui testi originali delle catechesi rivelatisi eretici (mi spiace per chi non approva, ma non è una conclusione mia, è di p. Zoffoli, motivata dai contenuti che aveva sotto gli occhi)... essi ora invece si rifanno ai testi riveduti in seguito ai rilievi mossi dalla Dottrina della Fede e nessuno che conosce il cammino ha garanzie su effettivi adeguamenti delle nuove predicazioni...
In ogni caso i NUOVI TESTI RIVEDUTI sono un capolavoro di tanto costruita quanto infondata critica all'agire ecclesiale, cui sembra siano loro a porre l'unico rimedio...

Di Mic 29 ottobre, 2008 00:49

RIVERGINATION - ISTRUZIONI PER L'USO

Nel blog parallelo è in corso un'abile e sordida operazione di restyling verbale dei contenuti teologico-dottrinali del Cammino.
Sorprendono non più e non solo le parole e i concetti usati, ma una nuova abilità di catechisti che, per ricostruire la perduta verginità del Cammino in ambito di ortodossia verso il Magistero della Chiesa, non esitano a costruire veri e propri trattati fondati su testi abilmente manipolati e modificati, cercando di smentire p. Zoffoli, ma non tenendo conto che lo stanno facendo ORA PER ALLORA con cambiamenti intervenuti nie testi contestati, cambiamenti tra l'altro di cui è da verificare l'effettiva portata, non controllabile se non dall'interno del Cammino...
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resta il fatto che per 30 anni, come ammettono i nc stessi, si è fatta una catechesi errata. Questa catechesi sull'Eucarestia come banchetto, si fa nella prima convivenza, quella in cui si forma la comunità. Ci sono centinaia di migliaia di persone che hanno ricevuto un insegnamento eretico.

Quindi

  • la ritrascrizione delle catechesi originali emendate dagli errori significa ammettere che prima gli errori c'erano

  • è necessario un atto pubblico, una specie di professione di fede per prendere le distanze da quanto erroneamente insegnato

Se questo non avviene significa che Kiko £ Co si comportano come la società Torre di Guardia, che ripubblica gli articoli corretti dagli errori e contemporaneamente fa distruggere i vecchi giornalini.

Tra l'altro, nonostante le "depurazioni", rimangono intatte le ambiguità! E gli evidenti errori sia interpretativi che catechistici. Almeno dal punto di vista cattolico. Però ci sono i testi di padre Zoffoli, che documentano che le catechesi sono state cambiate per renderle 'più' cattoliche. E questi sono fatti non ambigui.

E poi c'è una domanda: come ci si sente ad avere prima interiorizzato e poi diffuso per anni predicazioni errate? Che garanzie ho che l'equipe non cambierà ancora le sue catechesi, e così mi trovo oggi ad insegnare qualcosa che in futuro sarà corretto?

È evidente che la Chiesa sta cercando di 'cattolicizzare' il cammino. Una volta rientrato nei giusti binari il cammino perderà la sua attrattiva e la sua forza. Però c'è un aspetto che secondo me non viene tenuto in conto, cioè i danni che il cammino fa nelle persone.

Ma qual è la conseguenza spirituale

  • di aver ballato attorno ad un altare
  • di aver insegnato cose che adesso risultano false
  • di aver fatto riti in piena notte, in sale ben chiuse
  • di aver 'giocato' con il sacro
  • di aver impastato il pane sullo stesso tavolo di casa dove fai la pizza

  • di essersi 'confessati' davanti ai catechisti

  • ecc. ecc. ecc.

Nessuno conosce la portata di queste cose: ti dicono vivi la tua vita in libertà, esci pure dal cammino, e tutto ritornerà come prima.

Anche se la chiesa, come sta facendo, riconoscesse la buona volontà dei nc, di correggersi, e quindi non chiederebbe mai una professione di fede pubblica a Kiko, resta il grosso problema di come giustificare gli errori del passato.

Più che un ravvedimento di Kiko ci vorrebbe un atto pubblico della chiesa che sciolga gli ex dai sensi di colpa, dalla colpa implicita di aver trasmesso dottrine errate e di aver partecipato a liturgie che la chiesa ha ritenuto di dover correggere.

Di Michela 29 ottobre, 2008 09:44

Ho notato però che negli ultimi anni il Cammino è in forte ridimensionamento. Nella mia parrocchia, dopo un'esplosione iniziale, le tre comunità che si erano formate si sono ridotto a una di dimensioni molto esigue. Sono più quelli che abbandonano di quelli che rimangono. Il problema è che i danni sono ingenti: la maggior parte dei fedeli che lascia il Cammino smette di frequentare la Chiesa, o perché ne ha ricevuto un'idea totalmente deformata, o perché è scandalizzata dal fatto che un movimento del genere possa fregiarsi del nome di cattolico.

Di Daniele 27 ottobre, 2008 21:19



Io non sono più riuscito a mettermi in contatto tramite la nuova procedura. Vi seguo sempre e la testimonianza che ho visto trascritto è uguale a tutte le altre.
Io e molti altri come me, dalle cose semplici che conoscevamo dal CCC e dalla lettura delle Sacre Scritture abbiamo intuito, quando abbiamo frequentato i NC, che QUALCOSA CONTRADDICEVA profondamente alla fede insegnataci e all' interpretazione della Bibbia.
Comunque ciò che dite mi trova in accordo con voi e la vostra cultura mi arricchisce ulteriormente. Grazie amici. Parlate anche a mio nome. Ormai in parrocchia non ho più voce anche se il mio silenzio non passa inosservato. Che il Signore ci renda ragione dell'ingiustizia che subiamo.

Di Lipster 10 ottobre 2008



La seguente testimonianza nasce da un articolato confronto, che riproduciamo così com'è avvenuto:

ho l'impressione che pensate che un neocatecumenale si possa 'convertire' attraverso il dialogo.
Come avrete capito, io non ci credo, è talmente grande il danno che il cammino fa alle persone che nessuno può, davanti a un altro essere umano, ammettere i suoi errori, e soprattutto ammettere quanto male può aver fatto ad altri predicando cose false.
Non solo, ma per arrivare a questa consapevolezza è necessario essere messi a confronto con la verità, forse senza contrapposizioni dure, ma anche senza sconti.

Questo passo può essere fatto solo davanti al Signore, riconoscendo Gesù come l'unico medico, e presentando, solo a Lui, la propria vita, le ferite ricevute, e le ferite causate ad altri.
Chi è in cammino si è abituato a difendersi, a tener nascosta la sua vera personalità, deve re-imparare a usare la sua libertà, e per questo non può essere messo alle strette, né con il dialogo né con l'imposizione.
Oltretutto il mezzo elettronico rende il dialogo più lento e permette di ricostruire le difese interiori.

Bisogna tener presente anche che i neocatecumenali danno significati diversi alle parole, per cui noi crediamo di dialogare, ma in realtà parliamo di cose diverse.
Fossi stata in una setta non cattolica, mi sarebbe facile riconoscere i miei errori, ma qui come faccio a distinguere il bene, anche se poco, che ho ricevuto (anche dalla chiesa), dal male che mi hanno fatto, o meglio che io ho permesso che mi facessero (uomini che si dichiaravano mandati dalla chiesa).

Ecco perché è bene che si chiariscano le posizioni, piuttosto intransigenti, degli ex rispetto a quelle più concilianti di chi, vedendo gli statuti parzialmente approvati, considera i nc un gruppo ecclesiale tra i tanti.

Michela 28 settembre, 2008 20:35

Questa testimonianza di Michela mi aveva molto toccata, si può leggere il lungo cammino di ricostruzione col quale è confrontato chi è stato a lungo in un gruppo chiuso che crede detenere la verità, per Michela è stato il cammino neocatecumenale. Michela scrive:

Chi è in cammino si è abituato a difendersi, a tener nascosta la sua vera personalità, deve re-imparare a usare la sua libertà, e per questo non può essere messo alle strette, né con il dialogo né con l'imposizione. Oltretutto il mezzo elettronico rende il dialogo più lento e permette di ricostruire le difese interiori.

Mi domando se questo "nascondimento-protezione" della personalità non avviene piuttosto in un secondo tempo, forse in un primo tempo, sorpresi dall'accoglienza calorosa, incondizionata, le persone si aprono, lasciano cadere le loro difese, per poi, se vogliono restare nel cammino, nel gruppo, a causa del peso del gruppo o delle abitudini, imparare a nascondere, nascondersi e tacere.
Senza dubbio c'è anche chi saprà da subito difendersi dalle diverse intrusioni, ma dovrà allora mentire anche se per omissione.
Temo però che solo i più forti sappiano farlo, altri resteranno aperti e vulnerabili, totalmente dipendenti, senza difese, l'identità di gruppo avendo sostituito quella individuale.

Michela assume la sua parte di responsabilità, dicendo che ha permesso al cammino di averle fatto del male. Questa presa di coscienza della propria responsabilità è necessaria per evitare di cadere nel futuro negli stessi tranelli; ma purtroppo sono i più vulnerabili, poco strutturati, feriti dalla vita o in ricerca di assoluto, o di un contenitore rigido e "sicuro", che permetteranno l'intrusione anche violenta nella loro intimità, si può parlare allora di una reale responsabilità da parte loro ?
Forse in quel momento non potevano far altrimenti, non avevano altra scelta, perché non c'era la consapevolezza di ciò che stava succedendo. Poi, quando questa consapevolezza arriva, se e quando arriva, con essa viene anche la possibilità di scegliere, restare o uscire, e se la persona sceglie di restare i meccanismi di difesa si formano.
Meccanismi molto attivi e reattivi che condizionano tutti i rapporti.
Sì non è facile riconoscere i propri errori, ma "errore" è la parola giusta? Non è forse un'esperienza dolorosa ma che porta con sé una grande lezione di vita? Non diventerebbe forse un errore solo se non si tenesse conto in futuro di questa lezione?

Emma 29 settembre, 2008 11:06

"Mi domando se questo "nascondimento-protezione" della personalità non avviene piuttosto in un secondo tempo, forse in un primo tempo, sorpresi dall`accoglienza calorosa, incondizionata, le persone si aprono,..."

In parte è vero, ma è pur vero che il Signore ti manda dei segnali, degli avvertimenti che c'è qualcosa che non va.
Durante le catechesi iniziali, un signore fece una domanda.
Gli risposero "qui si viene per ascoltare, non per fare domande".
Questa fu la prima nota stonata.
Mi capitò di saltare due catechesi perché ero fuori città.
Mi telefonarono i catechisti, con i quali non avevo mai parlato.
Mi sembrò strano che mi avessero rintracciato. Avevano preso informazioni su di me, sapevano chi ero, mentre io non li conoscevo!

Poi il love bombing dura poco, già dopo un anno, ti dicono che le liti vanno bene e servono a tirare fuori il fango che c'è in noi.

Michela 29 settembre, 2008 12:11

Ti ringrazio, Michela, è per questo che ho messo dei "forse".
Purtroppo a secondo del livello di coscienza, ma non solo, gli stessi comportamenti saranno interpretati differentemente.
Ciò che tu consideri, e giustamente, un`invasione della tua vita privata, un`altra persona potrà considerarlo come un`attenzione generosa e ne sarà toccata.
Quando i neocatecumenali scrivevano qui, ero colpita di vedere come spesso si definivano come delle persone che fanno schifo, senza dubbio ancora piene di fango!

Purtroppo quello che tu descrivi, e con te tanti altri, è conosciuto per poco che ci si interessi al fenomeno delle sette e delle diverse manipolazioni mentali e psichiche.

Ancora grazie per la tua testimonianza.

Emma 29 settembre, 2008 12:50

"Una dipendenza che, mi sembra, per chi è stato dentro molto a lungo diventa quasi un 'imprinting' da cui è particolarmente difficile tornare indietro... non dico impossibile solo perché "tutto è possibile presso Dio"
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verissimo e come in tutte le dipendenze, in un certo senso non si guarisce mai.
E come tutte le dipendenze, anche questa ti dà un senso di benessere, che è reale e misurabile nel desiderio che si ha di ritornare in comunità; si aspetta la sera per ritrovarsi coi 'fratelli' e rivivere questo clima di cui si ha bisogno.
Adesso si attende la convivenza di inizio anno, per sentirsi di nuovo tutti uniti intorno a Kiko e alle sue parole.

Sembrerà cretino, ma solo vedere quel sito, la Madonna di kiko, le parole dolci e tenere che si dicono lì, mi ha rigettato nella confusione, che poi diventa fastidio, a momenti anche rabbia, quando scopri la falsità di quelle parole.

Ho imparato in questo anno, che non devo ascoltare neanche un canto nc, né canticchiarmeli da sola e faccio fatica a lavorare con persone neocat, perché ho paura che riemerga il linguaggio accusatorio, semplicistico che hanno loro e io inconsciamente ci ricasco.

Per quanto mi riguarda sono questi i frutti del cammino:
una gran confusione su chi si è, e incapacità di discernere il progetto di Dio nella propria vita.

La vita del neocat è una tensione continua che si può placare in due modi:
1.restando attaccati a Pietro, alla sua chiesa, e alle sue liturgie secolari.
2.restando attaccati al cammino e alle sue lusinghe che ti fanno dire : "ok, va tutto bene lo stesso, la pace".

Personalmente, ai neocatecumenali che dovessero passare di qui, consiglio il punto 1. è più difficile, non sempre ti dà 'la pace', ma ha una garanzia di 20 secoli.

Di Michela 24 settembre, 2008 11:27

Kiko dice:"Quando nelle cena della Pasqua ebraica si scopre il pane si parla di schiavitù, quando si parla della Terra promessa scoprono il calice, la quarta coppa"

Il Calice che Gesù userà per l'Ultima Cena NON è la simbologia della QUARTA COPPA dell'Esodo... È LA NUOVA ALLEANZA che attraverso il Sangue versato viene raccolto nel Calice DELLA SALVEZZA...dice il Salmo:
"che cosa renderò al Signore per i tanti benefici?
ALZERO' IL CALICE DELLA SALVEZZA E INVOCHERO' IL NOME DEL SIGNORE"...

Questo è il canto che si fa molto spesso durante la Comunione neocatecumenale, alla distribuzione del Calice.
Solo che la 'salvezza' è intesa nel senso presente nel libro dell'esodo: passaggio dalla morte alla vita, dalla tristezza all'allegria - il vino dell'Hallel -.
È la mia salvezza dai problemi della mia vita. Non è la salvezza che si è compiuta IN e CON Gesù Cristo, come primizia, per tutti gli uomini.

Questo tipo di religiosità ha delle conseguenze gravissime, perché come il popolo di Israele ha identificato il Servo di Jahvè con se stesso, così sta facendo pure il cammino, la comunità, come pure il singolo neocatecumeno, per esempio quando si sentono dei perseguitati o dei martiri.
Non è un caso che il centro neocat a porto S.Giorgio si chiami proprio Servo di Jahvè.
Inoltre manca il concetto di offerta. Lo spostamento del segno della pace all'inizio della liturgia eucaristica ha permesso di saltare del tutto la processione offertoriale.
Il segno che sta iniziando la seconda parte della messa, è dato solo dall'accensione delle nove luci del candelabro.

Di Michela 22 settembre, 2008 12:29

Ho pensato a voi oggi ascoltando la messa in una chiesa di montagna in Toscana: ho preso l'abitudine di andar lì perché nella mia parrocchia e in quelle della mia zona è pieno di nc e posso partecipare ad una messa decente.

Oggi ho avuto la sfortuna di non trovarvi il solito sacerdote e al suo posto un neocatecumenale che non faceva altro che magnificare il Concilio: "Meno male che c'è stato il Concilio, e noi siamo intorno a questa mensa a guardarci negli occhi, che bello, non ci sono più gli altari tristi!!!!"

Poi ha detto anche: "il pane è il simbolo della morte di Cristo il vino della Risurrezione" ecco la loro catechesi

Mio marito mi ha trattenuta, ma stavo per andarmene non sappiamo più dove andare.

Di Alina 21 settembre, 2008 17:28

Posso solo comprendere il dolore e l'amarezza di Alina. Io, da tempo, insieme a mia Moglie e a Mic e a tanti, sono in una condizione di netta DIASPORA.

Iniziai ad esserlo anche quando ero NC, perchè il mio anelito di Dio, il mio desiderio di "vedere Gesù", mi accorgevo che non era soddisfatto! Mi trovavo in una grande "teatro". Mi ero accorto di stare in un "luogo del mondo".

C'era ancora un vuoto. Volevo vedere Gesù. Ma vedevo Kiko, Carmen, la Comunità. Avevo bisogno di ri-entrare in me. Ma ero pieno di emozioni, anche belle, che però mi lasciavano un senso di "incompletezza". In fondo entrai in CNC proprio per "approfondire", incontrare meglio, riconoscere meglio il Volto di Dio. Ma non lo incontravo. Vivevo belle emozioni. Ma non lo incontravo realmente, nell'altare della mia Anima. A tu per tu. Il "Tu per tu" non c'era! C'era solo il "noi" delle emozioni. Bei momenti che però non danno la "pienezza".

Sì, parte di Vero c'è anche nel CNC. Ma, contribuisce solo ad acuire il senso di smarrimento, perché non porta la "pienezza"! Smarrisce chi ha intravisto il Vero, che vorrebbe raggiungerlo in pienezza. Ravvivando la Grazia del Battesimo ricevuto e della Confermazione, oppressa da falsi idoli e dalla "mentalità di questo mondo".

Esco dal CNC, sulla scorta di tanti scandali che ho subito anche nella Chiesa dove sempre la mentalità di questo mondo celebrava se stessa, e PER GRAZIA DI DIO e per Aiuto di Maria Immacolata incontro FINALMENTE il VOLTO VERO E SPLENDENTE DI GESU'!
Ripeto, non potrò mai dimenticare quel giorno in cui innanzi all'Altare del Sacro Cuore alla Basilica di S. Antonio in Via Merulana, il Francescano Padre Benedetto ha officiato il Sacrosanto Sacrificio della Messa nel Rito Gregoriano!

HO VISTO GESU'! Dio sa che l'HO VISTO IN FACCIA! L' HO ADORATO PER LA PRIMA VOLTA NELLA MIA VITA NELLA PIENEZZA, con tutto me stesso! Ho reso Grazie per il suo Santo Sacrificio espiatorio, per il SUO AMORE INFINITO PER ME, che sono indegno!

Per questo c'è molto smarrimento.

Perché il "Rito rinnovato" è stato infiltrato di tante ambiguità che poi hanno permesso di vederLo da diversi punti di vista!
Il Cattolico potrà officiarlo in Continuità. Il modernista o neo-modrnista potrà "plasmarlo" secondo il suo criterio.

Questo porta allo smarrimento. Smarrimento che ho vissuto e chi viviamo tutti.

È necessario che la Fede possa "ricircolare" perché questo è un BENE Morale e Materiale! E' per la nostra Salvezza. E molti forse continuano a sottovalutare questo: il Sacrosanto Sacrificio Eucaristico è FONDAMENTALE PER LA NOSTRA SALVEZZA! NOI, DI QUELLA ABBIAMO BISOGNO! Non c'è altro che l'Uomo possa desiderare, se non Adorare il Dio Misericordioso che ha dato il Suo unigenito per la Vita del Mondo!

Di Stefano 21 settembre, 2008 20:36

Spett.le Redazione,
è da tempo, ormai, che frequento la Vs. rubrica dedicata agli scempi del Cammino Neocatecumenale. Anch'io ne ho fatto parte, nella parrocchia di... In occasione del "primo giro" di scrutinii del cd. "secondo passaggio", me ne sono andato indignato ma la decisione andava maturando da tempo. Leggendo quanto da Voi pubblicato, mi sono meravigliato di come tutto corrispondesse a ciò che ho sperimentato io, comprese tecniche di subornazione psicologica (lessicale, pittorica, canora, ambientale, alimentare etc.), il culto della personalità dei capi, la simonia, la premialità economico-occupazionale nei confronti dei più zelanti (posti di lavoro elargiti da dirigenti dell'.... S.p.A. che, a ...., sono catechisti "storici"). Sono dottorando in filosofia, per questo non mi è stato nemmeno difficile, in virtù dei miei studi, individuare le eresie giudeizzanti e protestantiche della dottrina kikiana, e tutto coincide, alla perfezione, con le Vs. analisi. E' inutile elencare, in questa mia, gli errori e gli abusi da me riscontrati, giacché sono i medesimi da Voi stessi rilevati.

Me ne sono andato, soprattutto, per la disobbedienza che i catechisti - autoproclamatisi vettori dello Spirito Santo e immagine della Chiesa (sic!)- mostravano nei confronti delle disposizioni papali in materia liturgica. Tutto il "mondo neocatecumenale" della mia zona mi ha isolato, ritenendomi un rinnegato, un apostata, un superbo senza Dio. Per me non è un problema, salvo "subire" la recente beffa da parte del Card. Rylko e del Consiglio da lui presieduto: io me ne sono andato per obbedienza alla Chiesa, ora è la Chiesa che ha concesso ai neocatecumenali di pormi nel novero dei disobbedienti, data l'approvazione statutaria (e, di fatto, liturgica). Eppure, noto che non riescono a obbedire nemmeno a questa normativa "di favore". Non notate anche Voi che lo Statuto concede la possibilità di procedere alle risonanze soltanto durante la cd. "celebrazione settimanale della Parola", ma non durante la S. MESSA? (cfr. artt. 11 e 13). Ma credo che ciò poco importi al clero neocatecumenale il quale, benché consacrato da Santa Madre Chiesa, sinora non si è fatto scrupolo di disobbedire bellamente alle Sue direttive, conformandosi al loro unico, vero Pontefice: l'eresiarca, il Sig. Kiko Arguello.

Sono contristato e disorientato dalle contraddittorie politiche delle congregazioni pontificie e, oso dire, anche dalle indecisioni e dai silenzi di Sua Santità (cfr., per esempio, l'omelia del Corpus Domini, con la fattiva condotta commissiva e omissiva nei confronti delle astuzie e delle prepotenze di Kiko). Cosa inaudita, per me, che il Pontefice sia stato di fatto costretto, dal Sig. Kiko a "rimangiarsi" le disposizioni DEFINITIVE E PERENTORIE contenute nella cd. "Lettera del Card. Arinze", da Sua Santità espressamente richiamate in occasioni pubbliche. Che senso ha, ora, inserirle in nota allo Statuto, vista l'evidente inconciliabilità dei rispettivi contenuti. Mi addolora dirlo, ma mi sembra tutta un presa in giro. Ormai, non v'è logica (né giuridica, né teologica) che tenga, perché gli "eletti" sono stati riconosciuti tali, e la sollecita obbedienza alla Chiesa di Cristo si è trasformata nel delirio di un visionario conservatore. Non so chi si debba ringraziare per tutto ciò. Ma so di certo che la mia vita sta subendo dei contraccolpi. Infatti, i genitori della mia fidanzata neocatecumenale (anch'essi "catechisti storici"), forti di questa vittoria, hanno espressamente comunicato alla figlia la loro contrarietà al nostro matrimonio. Nel caso avvenisse, hanno preannunciato nei miei confronti, discriminazioni ben più pesanti di quelle sinora consumatesi. Io non posso che registrare questo spirito di carità e di amore cristiano da parte di chi si proclama, letteralmente, "voce dello Spirito Santo"(!!!). Ancora una volta mi trovo a un bivio, e non per chissà quale colpa. Sempre che non sia una colpa voler obbedire alla Chiesa di Cristo e non professare eresie. Mi viene detto che il matrimonio si fonda su Cristo, tuttavia, se non riprendo la "tessera" di neocatecumenale, il matrimonio stesso vacillerà. Mi chiedo: se Cristo è uno, e uno è il Suo insegnamento, come può darsi incompatibilità. Forse, seguendo la logica, v'è incompatibilità fra Cammino e Cristo? Ovviamente, non ricevo risposta a questo genere di legittime obiezioni, perché "bisogna seguire il cuore, non la ragione, insidiata dai ragionamenti di Satana" (sic!).

Ascoltando Padre Livio, il famoso redattore di Radio Maria, ho assistito a un curioso parallelo tra le ingiuste calunnie subite dai devoti di Medjugorje e le accuse rivolte al Cammino e a Kiko. Mi sono permesso di scrivere un'e-mail a Padre Livio, dicendogli di come, nella mia ex comunità, in occasione del secondo scrutinio, alcune persone sono state allontanate proprio per le loro pratiche devozionali e i loro pellegrinaggi "pagani" a Medjugorje. Altre sono state "bocciate" perché, nonostante frequentassero con impeccabile assiduità il Cammino, svolgevano attività "diurne" parallele, come il "Progetto Gemma", iniziativa anti-abortista ospitata dalle pastorali parrocchiali. Il Cammino, infatti, deve essere totalmente pervasivo, "impegnando ogni attimo della vita". P. Livio si è degnato di rispondermi, ma così: "Caro, eppure so per certo che 'alti esponenti' del Cammino sono estimatori di Radio Maria". Punto. Da parte mia, sono lieto del successo riscosso dalle trasmissioni di P. Livio, ma basta il compiacimento personale per giustificare tutto ciò. E' zelo per la Chiesa questo, oppure cura esclusiva del proprio "orticello"? Oppure i denari di Kiko sono arrivati anche sull'etere radiofonica? Kiko e i suoi colonnelli hanno dimostrato di saper dire tutto e il contrario di tutto, per ingraziarsi sacerdoti (non da loro consacrati) e vescovi, per poi, nella prassi dell'"arcano", comportarsi secondo arbitrio. Quale meschina decadenza anima tutto ciò?

Mi si perdoni la prolissità dello "sfogo". Utilizzatelo come credete per il sito o per il forum. Vi chiedo soltanto - semmai ve ne fosse bisogno - di continuare nella Vs. lotta per la Verità.

Spero di poter collaborarvi con altri scritti sulla preoccupante situazione psicologica di alcuni dei miei ex "fratelli" di comunità. Concludo indicando, in allegato, una lettera di testimonianza che tempo fa spedii all'attenzione di Sua Santità, e per conoscenza, al Card. Arinze, al Card. Rylko, al Card. Levada e a Mons. Amato. Destinatela all'uso che più riterrete opportuno, con la sola preghiera di omettere il mio cognome.
Pace e bene.

Firma, 8.08.2008

Mi dispiace vedere che tenti di "ridurre il generale al particolare", dicendo che l'esperienza di Faustini è un possibile incidente di percorso e concentrando in un solo esempio tutto ciò che abbiamo da dire, smontando quel solo esempio particolare, e pensando con ciò di aver annullato tutto il valore del nostro lavoro.

Chi esce da una storiaccia, raramente ha gran voglia di raccontarla nell'internet e nei minimi particolari firmandosi con nome e cognome. E chi raccoglie confidenze del genere è tenuto alla discrezione - spesso limitandosi a dire che "ci sono molti casi" o "conosco gente a cui è capitata una cosa del genere".

Le testimonianze reperibili nell'internet sono molto più numerose di quel che immagini (tant'è che nell'Avvento 2006 Kiko censurò l'uso di internet, al punto che quasi tutti i siti web neocatecumenali chiusero improvvisamente)... e tu ti fissi solo su quella di Faustini per dire che sarebbe solo l'eccezione. Per di più, non consideri neppure l'ipotesi che se in tanti hanno citato il caso Faustini, vuol dire che lo trovano perfettamente in linea con la realtà che conoscono loro.

Non so se la tua è scarsa conoscenza dell'argomento, oppure malafede (e purtroppo, di neocatecumenali in malafede che hanno sbraitato in queste pagine, ne abbiamo visti a iosa e ne stai vedendo anche tu in questi giorni).

Ti posso testimoniare che io stesso sono stato favorevole ai neocatecumenali... finché non ho cominciato a conoscerli da vicino. E più ho potuto conoscerne l'ambiente, e più mi meravigliavo di certe cose, e più capivo di stare davanti non all'eccezione ma alla regola.

Infine ho scoperto nell'internet i testi di padre Zoffoli e altri, e poi tutte le testimonianze: non puoi immaginare la meraviglia nel constatare che costoro avevano scoperto più di me e prima di me i pericoli del Cammino... tutto ciò che avevo "trovato" io, lo avevano "trovato" anche loro! Ho capito insomma che le mie constatazioni non rappresentavano l'eccezione relativa alla mezza Italia che ho conosciuto, ma erano la situazione di tutto il mondo! Dal Giappone agli USA, da Malta al Canada, dalla Polonia all'Australia...

Devo anche fra parentesi aggiungere che con Rinnovamento mi è capitato qualcosa di diverso, avendovi trovato un po' di tutto (il gruppo di scalmanati, il gruppo di gente che si limitava a cantare, il gruppo serio e ligio all'insegnamento e all'ortoprassi...), per cui non posso dire che Rinnovamento sia "marcio".

Con i neocatecumenali, invece, il marciume era completo, totale, uniformemente distribuito. Alla base del Cammino, infatti, non c'è un'ispirazione che ognuno segue con le sue capacità, ma la ripetizione ossessiva e capillare delle direttive e dell'insegnamento degli iniziatori... purtroppo inquinate da una vasta varietà di errori. Quegli errori liturgici e dottrinali sono stati ripetuti fino ad oggi, e sono il motivo per cui il Cammino già dai primissimi anni Settanta era diventato una setta.

L'abilità dei neocatecumenali è stata nell'aggirare le critiche a quegli errori, con ogni mezzo, mezzuccio, trucchetto, come ad esempio il non lasciare nulla di scritto in modo tale da avere sempre l'argomento dell'equivoco e dell'incapacità espressiva del singolo.

Gli scritti degli altri fondatori di movimenti si trovano in tutte le librerie, mentre delle "catechesi segrete" (ed eretiche) di Kiko e Carmen è stata negata ossessivamente l'esistenza anche anni dopo che erano trapelate grazie a Mons. Landucci e padre Zoffoli nei primi anni Ottanta.

Purtroppo, duole constatare che praticamente tutti gli aderenti al Cammino Neocatecumenale sono infognati in quegli errori e soprattutto in quella mentalità (grazie alla quale gli errori permangono e... prosperano). Il caso più evidente in questi ultimissimi anni è la fatidica lettera del cardinal Arinze contenente le «decisioni del Santo Padre», decisioni a cui avete sempre disubbidito.

Ora, tu stai affermando che il Cammino ti porta verso Nostro Signore, però senza spiegarci come mai per arrivare al Signore occorrerebbe disobbedire al Papa. Sabato scorso hai avuto in tarda serata la tua messa comunitaria in cui avete di nuovo disobbedito alle «decisioni del Santo Padre».

Solo i protestanti dicono che per amare il Signore bisogna disobbedire al Papa. Voi neocatecumenali dite di obbedire al Papa, e poi gli disobbedite (ed in maniera così plateale), e nel frattempo dite che il Cammino (che fomenta questa disobbedienza) sarebbe "un mezzo per arrivare a Cristo".

Vedi, anche una persona in buona fede prima o poi si accorge che quella è una posizione veramente ipocrita, peggiore di quella degli stessi protestanti. Con o senza Statuto, siete stati capaci di commettere quegli errori teologici e liturgici (da cui consegue anche il comportamento settario).

Dunque, dopo quarant'anni che il Cammino è così, dopo che neocatecumenali di ogni parte del mondo commettono quegli stessi errori e quelle stesse disobbedienze... sarà mica che abbiamo ragione nel descrivere così il Cammino? Sei proprio sicuro che la "gramigna neocatecumenale" sia l'eccezione, piuttosto che la regola? E come fai a dirti così sicuro che la gramigna neocatecumenale sarebbe stata "estirpata" al punto di concedervi lo Statuto?

Come fai a non capire ciò che hanno detto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che pure parlavano in italiano? (lingua che tu ed io comprendiamo bene). Papa Benedetto XVI, nel parlarvi della lettera di Arinze, vi ha detto in un'occasione importante per il Cammino: «sono sicuro che quelle norme saranno da voi attentamente osservate». Ebbene, tu, sabato scorso ancora partecipavi alla messa neocatecumenale dove non sono state osservate quelle norme.

Di fronte alle richieste così esplicite del Papa, tu stesso hai disobbedito, disobbedendo insieme al Cammino. A questo punto non serve proclamare che il Cammino obbedisce al Papa, non serve proclamarti obbediente al Papa, non serve declamare grandi numeri e copiosi frutti, non serve più niente.

Potrete avere tutti gli Statuti che volete (e che riuscirete a comprarvi), potrete dichiararvi più cattolici del Papa stesso... ma finché permarrà questo spirito di disobbedienza, finché permarrà quest'affezione per quegli errori, non potremo fare a meno di farvelo notare.

Tutti santi e tutte le persone di buonsenso hanno preferito obbedire piuttosto che stare (anche se solo col cuore) contro chi guida la Chiesa... hanno preferito lasciar via le proprie idee, piuttosto che seguire qualcosa che non convinceva chi guida la Chiesa... hanno preferito in alcuni casi distruggere la propria opera, piuttosto che farla prosperare senza il consenso della Chiesa.

I neocatecumenali invece sono troppo affezionati alle eresie di Kiko e Carmen, piuttosto che al Catechismo della Chiesa Cattolica. Sono troppo affezionati agli strafalcioni liturgici, piuttosto che alla liturgia della Chiesa. È impossibile non chiamare «ipocrisia» l'atteggiamento neocatecumenale di proclami di cattolicità e di obbedienza, e di comportamento sostanzialmente opposto.

Di fronte a tutto questo, mi dispiace dirtelo, ma non posso tacere, non possiamo tacere, perché la prima carità verso il fratello che sbaglia è quella di fargli notare l'errore.

Di Armando 11 giugno, 2008 12:18

A proposito di libertà nella coppia neocatecumenale volevo raccontare un fatto: dal momento che il cammino si è posto pubblicamente come il difensore della famiglia, è successo che qualche istituzione pubblica ha chiesto aiuto alle famiglie NC per prendere qualche bambino senza famiglia in affido temporaneo.

Ovviamente è stato risposto che non era possibile. Finché Kiko non darà l'ordine di farlo, nessuna famiglia NC si sentirà così libera per decidere autonomamente di fare qualcosa di nuovo, che nel cammino non si è mai fatto prima. Anche se io penso che 'saggiamente' i catechisti non hanno voluto che assistenti sociali entrassero nelle eventuali famiglie NC affidatarie per seguire questi bambini, anche perchè avrebbero visto come è veramente la vita in una famiglia NC, 'e non avrebbero capito, perché non hanno fatto le tappe necessarie'. Avrebbero visto con i loro occhi, senza accontentarsi delle testimonianze e delle belle parole, e sarebbero venute fuori le magagne.

Di Michela 11 giugno, 2008 10:15



L'esperienza del signor Faustini è certamente unica, come è unica ogni esperienza, ma quello che c'è sotto, invece, accade in ogni comunità. Il sacramento del matrimonio viene messo in secondo piano rispetto al cammino: gli sposi nel cammino sono due singoli individui che, esattamente come avviene per i non sposati, devono conformarsi alle richieste dei catechisti.

La comunione sponsale non esiste di per sé, esiste solo in quanto i due fanno quello che viene richiesto da i catechisti. Il mtrimonio neocatecumenale è fondato sul cammino e non su Cristo. Il cammino non sa che farsene di una coppia che decida di vivere con generosità e libertà il proprio matrimonio. Una prova sta nel fatto che le coppie che resistono nel cammino sono tutte molto simili tra loro, possono raccontare tutte la stessa esperienza. Quando uno dei due si discosta dalla spiritualità neocatecumenale, le coppia non regge, anche se formalmente restano ancora insieme, nel coniuge fedele al cammino si instilla l'idea che l'altro stia sbagliando, e che per amore di Gesù Cristo è meglio restare attaccati al cammino piuttosto che cercare un percorso assieme che lasci il coniuge più libero.

Ci sono tanti finti matrimoni nel cammino, in cui si tace; l'infedeltà al cammino del coniuge viene vista come infedeltà al matrimonio stesso.
Anche senza arrivare a rotture palesi come nel caso che avete citato, le dinamiche che intercorrono nel matrimonio in cui uno dei due sia neocat sono le stesse di quelle denunciate. Il fatto che siano sotterranee e poco visibili all'esterno non le rende meno vere.

Ricordate: per capire se un gruppo è settario bisogna guardare come si comportano i suoi membri e non ciò che dicono di credere. Quindi il fatto raccontato dal sig. Faustini non può essere minimizzato, visto che ne sono stati coinvolti catechisti della prima ora: se hanno sbagliato loro che sono il braccio destro di Kiko, vuol dire che hanno sbagliato in tanti. Inoltre se fosse vero che nel cammino si avverte questa situazione come un errore, perchè non fare marcia indietro e chiedere scusa? Evidentemente perché non è un errore e non è un caso isolato.

Il sacramento del matrimonio è sminuito nel cammino e difatti - negli scrutinii - si fanno domande private prima a uno e poi all'altro, senza chiedersi se entrambi sono d'accordo. Si viene scrutinati singolarmente, con la sedia al centro, si fanno domande che riguardano entrambi, a uno dei due. Sarebbe già un buon segno se i coniugi potessero restare anche fisicamente uno accanto all'altro e che le domande fossero rivolte alla coppia e non ai singoli.

Quando uno dei due subisce una umiliazione pubblica, si causa una ferita alla comunione tra gli sposi. Per cercare di curare la ferita, si può decidere di essere 'più obbedienti al cammino', anche contro la propria volontà, oppure si decide di continuare ad essere dei ribelli. Nel primo caso si creano tensioni interne molto forti che portano agli adulteri, nel secondo caso il coniuge più fedele al cammino può decidere che è meglio restare attaccati al cammino piuttosto che a quello sposo così inquieto, e che il cammino dà più sicurezza di un matrimonio incerto, e che per i figli è meglio la stabilità che dà il cammino, piuttosto che un cammino di ricerca personale e libero da fare con il coniuge.

Questo è quello che mi sento di dirti adesso, e come vedi è frutto di riflessione, altri potranno dire altre cose.

Posso dirti che sono sposata, che non ti ho riportato la mia esperienza personale, che quando fai il gruppo dei garanti, vengono fuori molte cose tipo quelle che ho scritto e che la riflessione che ho fatto, l'ho fatta alla luce della teologia morale della chiesa sul matrimonio e confrontandomi con altre famiglie non nc.

Quindi è vero che riporto la mia riflessione, ma alla luce della dottrina della chiesa. E' con questa che mi confronto e che mi aiuta a discernere il bene e male.

Di Michela 10 giugno, 2008 20:44

Per rispetto verso i fratelli sottoposti a scrutinio e verso il segreto che comunque credo si debba mantenere tutte le volte che si assiste al denudamento della coscienza di una persona, credo che molti si siano astenuti dal riportare sul blog vicende e circostanze precise alle quali hanno assistito. Per quanto riguarda la testimonianza di Michela, concordo con lei in tutto, pur non provenendo dalla sua regione (almeno da quanto posso presumere dai vari post che ha scritto). Ricordo che più volte la frequenza di uno dei due coniugi, con l'altro rimasto fuori, creava profonde tensioni nella coppia a causa delle imposizioni dei catechisti, metteva ansie al coniuge obbediente (la prospettiva di essere retrocesso ad una comunità più giovane o, addirittura, di dover riiniziare il cammino perchè non si era in grado di essere uno strumento di conversione per l'altro non aiutava la serenità dei rapporti di coppia) e sospetto che abbia avuto un ruolo decisivo in almeno due casi di divorzio. Inoltre ricordo che era ricorrente l'intromissione dei catechisti nella vita sessuale e nei combattimenti ad essa legati di numerose coppie. E qui mi fermo.

10 giugno, 2008 21:32



Certo che minimizzi, non hai portato la tua esperienza, hai detto solo che anche nelle parrocchie si fanno liturgie non ortodosse. Ma su questo blog si parla di cammino neocatecumenale, cioè di un realtà che si pone come aiuto alla chiesa e ai vescovi, e che vuole essere accettata dalla chiesa.

Minimizzi ancora parlando dell'esperienza di noi pochi, e non vuoi vedere che i fuoriusciti sono in numero maggiore di coloro che sono rimasti.

E poi minimizzi ancora quando riduci tutto il discorso pro o contro il cammino a un'esperienza personale: la mia esperienza è positiva, la tua è negativa, lui invece è un po' tiepidino...

Io dico solo che il cammino ha disubbidito alla chiesa quando non ha accolto le raccomandazioni del papa nella lettera e nello spirito (v. lettera di Arinze). Per me a questo punto la scelta è stata tra restare nella chiesa e restare nella chiesa con la mediazione del cammino, che mi nascondeva la famosa lettera, che trattava con vescovi e parroci per strappare qualche concessione in più.

Quindi io non ho un'esperienza negativa da portare, ho fatto solo una scelta razionale: se mi hanno mentito una volta riguardo alla lettera, chissà quante altre volte mi avevano mentito? Ho cominciato a cercare notizie e i dubbi si sono confermati. Mi avevano ingannato su molte cose.

Di Michela 10 giugno, 2008 10:51

Ad un determinato "modus" espressivo sottende una ben determinata teologia. Una dottrina che "prende forma".

Riguardo, infatti, il CNC (MA NON SOLO) il problema è nel fondamento della nostra Fede e di quello che noi reputiamo sostanziale o solo "formale".

Mi sembra evidente che per associazioni come il CNC, la sostanza non negoziabile sia la "predicazione" e la "catechesi". Per noi la Catechesi, pure importantissima, non detiene un "primato". C'è un'altra realtà che "detiene il primato" la "basilarità", ed è la Realtà Sacramentale immutabile. Immutabile, poiché nei Sacramenti è Presente Dio Stesso, Vivo e Vero, primariamente e PIENAMENTE nella Santissima Eucaristia. Per cui la Predicazione ha si una importanza, ma nella PREPARAZIONE dell'Uomo all'accoglimento pieno e completo della Grazia Santificante presente nei Sacramenti.

Nei due richiami Ufficiali del Culto Divino (1988 e 2005) si evince proprio la correzione al CNC e la riaffermazione di questo Primato non negoziabile. Chiedere che il Culto venga seguito dal CNC "senza Aggiungere od Omettere nulla" dei Libri Liturgici Cattolici, che contengono la Fede che noi Professiamo (le due cose non sono scindibili: lex orandi, lex credendi), equivale a chiedere di SPOSARE la Santa Chiesa e la sua Fede di Sempre.

Questo Sposalizio, ovviamente, non può essere imposto. Deve essere VOLUTO dal CNC. Che ha dimostrato in 40 anni di seguire e diffondere una Fede diversa. Il problema sta nella pretesa di far coesistere questa Fede con quella Cattolica, creando improbabili legami o chiedendo alla Chiesa di stabilire che tali legami esistono a prescindere dalla differenza evidente e visibile.

Non c'è nessun logico motivo al fatto che il CNC segua una prassi propria, che spinga per ottenere improbabili e impossibili "indulti" (di cui mi assicurarono l'esistenza e l'attinenza con il Cattolicesimo!!), quando invece la Fede Cattolica ESISTE ed è ben definita. Uguale per tutti. Se iL CNC avesse voluto questo Sposalizio, avrebbe "lasciato" le proprie convinzioni in favore di quelle della Chiesa.

È chiaro che invece la re-invenzione del Culto nel CNC, in modo funzionale alla predicazione e alla prassi in essere, indichi una presa di coscienza definita.

Noi crediamo che il Primato della Grazia Santificante sia indiscutibile e non negoziabile. Crediamo che Essa riformi i cuori degli Uomini, e che da questa riforma possa nascere la "nuova vita morale" del Cristiano! Quindi noi non crediamo che il "sacramento" abbia la FUNZIONE di portare dalla "tristezza all'allegria" ma invece crediamo che l'Uomo debba attingere alla fonte del Sacramento per ottenere la Grazia! Per essere Testimone! Per attuare le opere DELLA FEDE.

Al Culto NC corrisponde una data teologia, espressa ormai anche ufficialmente da Kiko, anche se non in modo definitivo. È il "banchetto di nozze", la "potenza del carro di fuoco" che "trasporta". È una "liturgia" fatta da mano umana. Che ha un compito particolare. Quello di creare un "ambiente psicologico" forte ed emotivo.

Nel "culto nc" è EVIDENTE il Primato della predicazione e della "condivisione EMOTIVA" dal TEMPO dedicato alle Ambientali, alle Ammonizioni e alle Risonanze. Ma anche nel caso di un "tempo limitato" è il fatto stesso che SI FACCIANO e che non ci siano "liturgie" SENZA, che dà la cartina di tornasole della diversità.

Io partecipavo a "liturgie" strenuanti, che alla fine stancano fisicamente. Lunghe, in cui l' assemblea era al culto di se stessa! La liturgia della Parola durava mediamente quasi metà della Messa! In alcuni casi anche più della metà! E durava mediamente UN'ORA. È chiaro che anche la "messa nc" ha un senso PEDAGOGICO, dichiarato apertis verbis anche da Kiko. E questo senso Pedagogico kikiano ha il PRIMATO sull' Atto di Culto in sé! È evidente.

Anche se non viene proclamato formalmente e definitivamente, il fatto in sé esiste ed è constatabile. I Segni sono forti. La "nuova estetica" non esiste perchè è "una opzione fra le altre". La "Nuova estetica" CARATTERIZZA il CNC e non vi è SALA dove la "Nuova estetica" non sia adottata! Alla "nuova estetica" corrisponde la "nuova teologia"! Ed è stato affermato anche apertamente in contesti vari. L'ambone-bocca. La Mensa-pancia. Il Fonte-utero. Le decorazioni del segno del Banchetto. Il Segno dei "ricostruttori del tempio". Il "cristo-isacco" sulla Merkavà di Fuoco che "trasporta" dalla "tristezza all'allegria". Questi sono segni e fatti chiari e indiscutibili perchè affermati anche apertamente dai "fondatori".

Da questo vediamo cosa ci divide. Non è certo l'acredine o le "accuse". Esse nascono, certo. E me ne dispiace. Ma la base è la diversa Fede, il diverso criterio in ciò in cui crediamo.

Le "Parrocchie" Nc non sono più Parrocchie. Ma "chiese atomiche". Sono una "somma di comunità".

La Grazia Santificante non è il fondamento. Ma fondamento sono la Prassi e la Predicazione. La Morale è base della Comunità che attua una Morale (moralismo) Comune senza neanche rendersene conto!

Ma il Divino Maestro ha chiarito: "Senza di Me non potete fare nulla"! Senza la sua Grazia, è NULLA la famiglia numerosa. È NULLA la "rigidità morale". È NULLA la MISSIONE. Non ci sono forse comunità morali anche al di fuori della Chiesa? Non ci sono forse famiglie numerose anche fuori della Chiesa? Non ci sono forse rigidità morali anche fuori della Chiesa? Infatti il Catechismo ci ricorda e ci ammonisce che "Non si può mai ottenere un Bene (anche oggettivo) con un Male"! Ovvero, non si può "allevare" una Comunità Morale, NEGANDO la Fede e il Culto o magari reinventandolo credendolo FUNZIONALE. Mezzo e non Fine. Mentre noi crediamo che sia FONTE E CULMINE.

Se io sono davanti ad una Sorgente che è FONTE E CULMINE io non inserisco "surrogati", "dolcificanti", "palliativi", nella Sorgente. Così non avrò la Sorgente ma una OMBRA di Lei. Avrò una "costruzione in mani umane" che NASCONDE la Verità dietro una "dolcificazione".

È chiaro come il sole che il CNC giudichi il Culto FUNZIONALE. Lo ripeto: lo scrive anche Kiko nella sua lettera al Papa. Dando questo per scontato è NORMALE che abbia apportato queste sovversioni.

Il problema infatti è l'ambiente dove queste sovversioni sono potute avvenire. E la confusione incredibile che sottende. Essa è la causa della nostra divisione.

Di Stefano 28 maggio, 2008 19:37

Cerchi di mantenerti un po' super partes: è comprensibile, ma va contro la realtà delle cose.
Dici che il cammino dà anche buoni frutti, non lo nego, ma questi buoni frutti restano interni al cammino, vanno a beneficio della comunità e non diventano lievito per la chiesa o la parrocchia in particolare.
per ognuno dei buoni frutti del cammino c'è un rovescio della medaglia:
la preghiera personale
la conoscenza delle scritture
la partecipazione ai sacramenti
le opere di carità
la missionarietà
solo per fare qualche esempio, hanno aspetti ambigui nel cammino.

Non affrontiamo adesso questi argomenti, perchè sono già stati affrontati tutti nel blog e nel sito collegato. Ti invito, però a leggerti quanto è stato scritto, e così comprenderai il punto di vista di coloro che chiami manichei.

Tu non vedi eresie nel cammino, e questo può anche andare, se non hai strumenti per approfondire; però non puoi negare che i metodi assomigliano molto a quelli di un percorso gnostico, e che la segretezza delle catechesi e la violenza degli scrutinii (oltre che la loro inutilità) pongono il cammino al di fuori della Tradizione cattolica.

Questo non è essere manichei: per quanto mi riguarda, è semplicemente una forma di discernimento basata sul principio che il fine non giustifica i mezzi.

La violenza degli scrutinii non dipende dai catechisti, è funzionale al fatto che se riescono a far sentire una persona in difetto, questa si sentirà bisognosa di nuove catechesi, passaggi, liturgie della parola e così via.

inoltre è necessario che i catechisti si mostrino come dei 'salvatori' inviati da Dio e siccome non lo sono, l'unica cosa che possono fare è metterti davanti ai tuoi peccati e difetti e misurare così il potere che hanno sul singolo e sulla comunità.

Non sono maestri di vita spirituale, non incoraggiano, non sostengono, e questo non perchè siano 'cattivi' in sé, ma perché il cammino si nutre del potere: il potere che i nc danno ai catechisti, sapendo che prima o poi diventeranno anche loro catechisti, o predicheranno o avranno qualche responsabilità nei confronti di altri e le umiliazioni subite le sublimeranno umiliando a loro volta altri fratelli del cammino più giovani.

Tu dici che lo scrutinio aiuta la persona: aiuta a vedere i suoi difetti, non alla luce della parola di Dio, come vorrebbero farti credere, e quindi in una situazione di solitudine, soli con Dio eventualmente con l'aiuto di una persona amica o un sacerdote, ma alla presenza di tante persone, e questo è già umiliante di per sé.

Inoltre i catechisti non conoscono direttamente le persone, il loro percorso spirituale, sanno solo se sono obbedienti o meno al cammino, e su questi pochi dati come fanno a dare consigli opportuni?

Anche a me colpiva all'inizio come i catechisti mi scoprivano peccati o attitudini che tentavo di nascondere. Poi ho capito che i peccati sono 7, e tutti ci caschiamo, e tutti ci appartengono: non ci vuole molto a dire 'tu sei così e così', anche a uno sconosciuto.

Credo che per capire come funziona uno scrutinio ci vorrebbe un'esperto di comunicazione o di conduzione d'aula. Secondo me si usano, anche inconsapevolmente, tecniche che blandiscono, umiliano, alternativamente le persone.

Così nessuno potrà dire di essere stato sempre maltrattato, e nessuno sarà sicuro che questa volta non tocchi a lui l'umiliazione di essere sbeffeggiato davanti ai fratelli.

Poi per giustificare il tutto ci raccontiamo la storiella che se ci siamo rimasti male è perchè siamo orgogliosi, oppure adottiamo la tecnica che in psicologia si chiama 'negazione', e diciamo che gli scrutinii ci sono serviti, nonostante tutto.

Dimmi tu che senso ha una direzione spirituale di gruppo? Aiuta solo ad aumentare il giudizio verso se stessi, e verso gli altri. Dimmi tu che senso ha una direzione spirituale a una coppia di sposi davanti a degli estranei?

È come dire: il sacramento del vostro matrimonio vale meno dello scrutinio e si può mettere in piazza tutto del vostro matrimonio. Il risultato è che uno dei coniugi si sentirà più spalleggiato dal catechista, e sentirà di avere ragione, e a questo punto, anche se andranno in Groenlandia ad evangelizzare, il loro matrimonio avrà subito un colpo tale che la comunione tra i due non sarà più la stessa.

Di Michela 28 maggio, 2008 15:46



Michela, anch'io voglio ringraziarti per le tue osservazioni lucide e puntuali.

Nella mia piccolissima esperienza ho avuto le tue stesse identiche sensazioni (e molto altro).

Comunque l'attribuzione di tutto questo potere ai catechisti e l'utilizzo di tecniche di manipolazione psicologica è sicuramente uno dei più grossi difetti del cammino neocatecumenale. E la Chiesa dovrebbe prenderne atto. È un'arma a doppio taglio che se usata, come spesso accade in modo insensato, può produrre gravi danni.

Ho conosciuto una persona che aveva una forte instabilità emotiva. I catechisti usarono una mano un po' troppo forte su di lei, umiliandola davanti a tutti e sostenendo, come spesso fanno, che il demonio parlava per sua bocca. Questa persona così fragile è sprofondata in una crisi non solo spirituale ma si sono aggiunte ossessioni di vario tipo. È perennemtente in cura psichiatrica.

Di Frafra 28 maggio, 2008 17:09

Catechista: -Chi è per te Gesù Cristo?-.
Io:-È il verbo di Dio...-

Catechista: ( con voce impetuosa, perentoria e forte): -No, mi devi dire come hai incontrato il Signore. UN fatto, un fatto concreto.-
Io: -Lo vedo nella vita intorno a me..-

Catechista: -NO. UN FATTO . QUANDO L'HAI INCONTRATO. DOVE. QUANDO E DOVE. SICURAMENTE È SUCCESSO UN FATTO CONCRETO-.
Io: -nell'eucaristia...-

Catechista, alzando ancor di più la voce: -NO. UN FATTO . UN FATTO CONCRETO. QUANDO L'HAI INCONTRATO. DOVE. (incalzando mentre mi sentivo ancor più smarrito) QUANDO E DOVE, devi dirci. SICURAMENTE È SUCCESSO UN FATTO CONCRETO-. [la risposta giusta è un peccato, il più grave possibile, come se Cristo lo si incontri solo nel peccato -ndR]
Io : -Roberto mi ha detto vieni alle catechesi che si terranno...-

Allora è andata bene

Nel Cammino tutto coincide con le persone e i fatti della comunità. Alla fine , il Signore lo trovi nelle parole del catechista, anzi coincide con questo con la comunità dei fratelli e con le liturgie che si fanno in comunità. Perchè solo queste ti aiutano a incontrarlo.

Dalle risonanze si capisce se la Parola è riuscita a penetrare.

Se riferivo lo scetticismo di chi stava fuori, subito mi si diceva che era opera del demonio.

E lì è iniziata la fine con la parrocchia.

Quando ne sono uscito non sono andato a messa per alcuni anni continuando a pregare (ed ogni tanto mi chiedevo pure perchè e a chi pregavo)e poi da allora piano piano mi sono riaccostato

È successo ad altri amici e questo un po' mi ha rincuorato perchè ho pensato di non essere giusto per Dio che mi puniva tenendomi nascosto il suo volto.

Un sacerdote del blog li ha invitati a vergognarsi. Ha ragione in pieno ed anch'io li invito a vergognarsi per tutte le menzogne che dicono .
La comunità neocatecumenale vale ZERO assoluto perchè è in mano a manipolatori.

Catechisti ignoranti e presuntuosi che hanno provato a tenerci lontano da Dio (è solo per Grazia e Misericordia che ci si è riattivata quell'ultimo briciolo di volontà che avevamo, a noi fuoriusciti.

Sono di corsa ma quando avrò + tempo mi soffermerò con calma

Di Bilin 16 maggio, 2008 14:43

la mia parrocchia di appartenenza è in provincia Catania.
Dopo quasi 8 anni di cammino mi sono accorto che parecchie cose nella liturgia e nella "dottrina del cammino" non erano in linea con il CCC.
Nel frattempo ho intrapreso gli studi teologici per il diaconato permanente, e ancora di più è evidente come il CNC stia costruendo una chiesa parallela dentro la nostra Chiesa. Ho iniziato a meditare di uscirmene dal cammino dopo la lettera del card. Arinze letta in parrocchia, ero titubante a uscirmene per il senso di responsabilità che sentivo nei confronti dei miei fratelli di comunità che vedevano in me e mia moglie dei punti fermi a cui far riferimento anche se non eravamo responsabili.
Prima di uscircene, siamo andati a consultarci con il nostro vescovo, che da buon padre dopo aver ascoltato tutti i nostri dubbi sul cammino, ci ha consigliato e non imposto, di abbandonare questo cammino e di non preoccuparci per gli altri fratelli, poiché il Signore non fa mancare a nessuno la luce per avere il giusto discernimento. Adesso siamo molto più sereni e tranquilli e parliamo spesso e continuo delle eresie del CNC, e dei mezzi subdoli e falsi che usa per indottrinare i "piccoli". Continuate nella informazione poiché è di grande conforto per tanti come noi.



il cammino aiuta le persone a riaccostarsi ad una esperienza di fede, ma che non è fede cattolica. Si serve della disponibilità delle persone, del loro desiderio di trovare un senso alla loro vita.
Il problema è che usa metodi tipici di un setta, e non trasmette le fede che si vive nella chiesa cattolica, ma un misto di protestantesimo e giudaismo, mascherati da cattolicesimo.
Di questo ci sono le prove in quei fratelli che sono usciti dal cammino e hanno lasciato la chiesa, proprio perchè il cammino non li ha introdotti nella chiesa cattolica. Lasciate le pratiche del cammino, non è rimasto nulla.

Di Michela 07 aprile, 2008 16:39



Sai, Alessandra, ancora non hai detto come è che dall'odio e dalla bestemmia sei passata alla pacificazione e alla pratica della fede NC.
Te lo dico io, per come è ipotizzabile sulla base di altre esperienze. Un abile catechista NC ti prese in cura, messa davanti alle tue angosce, schiacciato la tua superbia con una supponenza carismatica anche maggiore, ti ha denudata psicologicamente fino a renderti misera e debole al suo cospetto ed infine ti ha "ricostruita" conducendoti per mano lungo il sentiero del cammino, al cui termine ti hanno fatto intravedere la "loro" visione di Dio, convincendoti che fosse anche la tua.
Così piegata, schiacciata e smontata dentro, sei stata ricostruita facendoti credere che fosse opera di Dio e non di abili catechisti.
E sai dov'è il tarlo? Che tu senza il cammino neppure esisti, dopo tanti anni di percorrenza e tappe.
Prova a lasciare il cammino e vedrai se non ti riverseranno addosso tutte le loro maledizioni, e quell'amore che dicono di aver ricostruito in te si trasformerà d'improvviso nel morso di una bestia feroce ed infernale.
Ma per provare questo, Alessandra, dovresti anche possedere una parte di te ancora autonoma ed integra.
Se sei stata completamente ristrutturata dal cammino, se ci hai passato dentro una mezza vita vivresti il distacco come un trauma peggiore della condizione precedente all'ingresso in esso.
Oggi tu rappresenti il prodotto finale dell'azione del cammino su una persona.
Per questo, secondo me, il tuo recupero dalla condizione di pecorella smarrita, plagiata e lungamente indottrinata, rispetto alla Chiesa ed alla vera ed unica fede in Cristo, è una missione quasi disperata.
Ed il guaio è che riguarda molte altre persone, purtroppo.

Di Paolo 07 aprile, 2008 17:01



Nessuno ha mai considerato che è ben difficile che arrivati a certi livelli del cammino, l''imprinting' ricevuto ti consenta di aprire gli occhi. Riuscite però a immaginare - è uno dei tanti possibili esempi, ma forse dei più drammatici - se può permettersi di farlo, e di conseguenza uscire dal cammino e cambiar vita una famiglia itinerante con n(al quadrato) figli che ha lasciato lavoro città e ha "consegnato" la sua vita al Cammino credendo di consegnarla al Signore?

L'"urto" psicologico non so quanto sia sostenibile, e l'"urto" esistenziale con problemi logistici connessi non sarebbe da meno...
Anche perché fin che sei dentro ti sostiene la comunità, ma se esci, a parte i ricatti morali e psicologici che sappiamo quanto pesanti... e il resto?

Ci rendiamo conto di cosa hanno fatto e li lasciano continuare a fare della vita delle persone?

Di Mic 04 aprile, 2008 14:52

Certamente i vescovi e i cardinali sanno che il cammino è disobbediente, ma questo non è un problema di fronte alla 'bellezza' di essere lì. (scrivo 'bellezza', perchè secondo me è un termine chiave per capire il fenomeno nc).

I nostri banali strumenti razionali che sostengono le nostre scelte quotidiane di persone normali, nel caso di affiliati al cammino, non hanno valore.

Ma non possiamo pensare che questi vescovi siano volontariamente disubbidienti. Sono semplicemente affascinati dal cammino, dalle sue liturgie.

Hanno il cuore stregato dal cammino, ma restano capaci di fare i vescovi in tutti gli altri ambiti. Solo quando si tratta del cammino, diventano irrazionali, fanno cose assurde, e coprono più o meno volontariamenente la vera realtà del cammino, facendo apparire solo gli aspetti migliori.

La chiesa, che è fatta di persone normalmente razionali, non ha strumenti per comprendere questo fenomeno e quindi per guidarlo. Non sono vescovi che volutamente diffondono un'eresia, o predicano la disobbedienza. Lo fanno nei fatti, e solo per quanto riguarda il cammino.

Per questo credo che il lavoro fatto da padre Zoffoli, è utile per aprire gli occhi sul cammino, ma non sufficiente per comprenderlo. Bisogna cominciare a parlare dell'irrazionalità del cammino, usando il liguaggio di chi studia le sette e le società segrete.

Per quanto riguarda le smentite su padre Zoffoli, qui si ripropone quello che dicevo prima.

Io, razionalmente, mi aspetto una smentita se dico cose sbagliate, se la smentita non arriva, vuol dire che ho colpito nel segno, che ho ragione.

Nel caso del cammino se la smentita non arriva, non è perchè il cammino ammetta indirettametne i suoi errori, ma perchè il cammino non risponderà mai con argomenti razionali: ha riposto invece con la storiella commovente del perdono sul letto di morte, che è una falsità, ma d'altra parte Kiko era lì, le sue plateee sono più numerose delle nostre, la smentita degli amici di padre Zoffoli non ha avuto nessuna presa rispetto all'aneddoto strappalacrime di Kiko.

Conosco questo blog da molto tempo, prima mi firmavo con un altro nick, e l'ho letto tutto.

Quindi è lecito chiedersi perchè tutto quello che è stato scritto, che è ben conosciuto dalla chiesa, non ha avuto un gran peso, se non sulle singole persone che si sono fatte un'idea del cammino.

Io penso che sia perchè noi, pur avendo capito che il cammino è settario, non riusciamo a codificarlo in maniera che sia ben chiara per tutti.

Il lavoro di padre Zoffoli non è insufficiente in sè. E' insufficiente in questo momento. Non si può prescindere da questi testi per capire gli errori del cammino, ma tutto quanto scritto e detto finora non è spendibile all'esterno, nella chiesa intera.

E' sempre difficile comunicare i proprio pensiero. Proviamo a fare un ragionamento
. Punto uno: il lavoro fatto dai vari sacerdoti sul cammino, che si è espresso nei vari libri pubblicati, è ottimo e inattaccabile.
. punto due: ci sono 180 vescovi europei che dicono che il cammino è un bene per la chiesa.

Nessuna delle due parti viene smentita, nessuno è dichiarato eretico, o quantomeno in errore.

Come si spiega? Come si spiega che un lavoro ottimo, corredato da esperienze dirette, da un analisi precisa sulle catechesi nc, non abbia prodotto risultati, e che ci sono state nuove catechesi, l'inaugurazione della cappella dell' adorazione? con tutto quello che si è scritto sulla presenza di Cristo solo nell'assemblea.

Si capisce quello che ho voluto dire? Davanti alla accuse precise e fondate sul fatto che il cammino non crede alla transustanziazione, Kiko costruisce una cappella con tanto di statua, che non ho visto, ma che di dicuro colpisce l'immaginazione molto di più di una fredda analisi razionale stampata su un libro.

Adesso a Roma a chi presteranno fede: all'adorazione nc o ai testi di padre Zoffoli?

e questo accade perchè per noi il termine adorazione ha un significato preciso; mentre in ambito nc, se è vero che la cappella è molto bella, chi va lì forse va ad adorare la 'bellezza' che Kiko diffonde nel mondo, cioè non Gesù Eucarestia, ma in qualche modo l'opera di Kiko.

Ecco perchè dicevo che un discorso solo razionale, che usa i termini della dottrina cristiana -giustamente- in senso classico, adesso non è più sufficiente, perchè Kiko ha dato a quelle stesse cose ( l'adorazione, in questo caso) un valore aggiunto che non è comprensibile al di fuori del linguaggio nc, e che confonde chi catecumenale non è, che viene indotto a pensare che il cammino si è rimesso sulla retta via.

Di Michela 02 aprile, 2008 08:57

Cara Michela, se ti vai a leggere le vecchie pagine di questo blog troverai numerosi interventi di analisi del fenomeno neocatecumenale come psico-setta.
Il problema è che tutto quello che c'era da dire sul neocatecumenato è stato già detto, a talvolta anche con notevole lucidità e spessore. Il CNC è stato analizzato da ogni punto di vista: teologico, sociologico, psicologico, antropologico e perfino politico.
Ciò che manca è una scheda sintetica, posizionata stabilmente sul blog, che ne richiami sinteticamente tutte quelle analisi ad ogni apertura di nuova pagina.
Così la smettiamo di ricominciare sempre da zero ad ogni nuova pagina oppure scoprire l'acqua calda, come se da un anno in qua si fosse andati a caccia di farfalle.
E il discorso vale tanto per i critici del Cammino che per i suoi fan.
Quanto a padre Zoffoli, non è affatto vero che la sua critica del CNC è insufficiente.
Se ci si sofferma sul solo aspetto religioso, il che dovrebbe bastare ad aprire gli occhi alla gente, la sua critica severa ed approfondita del CNC fa ancora scuola, poiché nessuno ha mai smentito tutte le difformità puntualmente riscontrate dal buon padre passionista, del quale solo un domani sarà forse valorizzata la grande azione in difesa della Chiesa.

Di Edoardo 02 aprile, 2008 09:10

TL chiede una pastorale per i fuoriusciti. Che non crediamo che esista.
c'é il gris, ma si occupa dei movimenti non cattolici.

Possiamo appoggiarci al gris, per quanto riguarda i metodi, o al cesap, ma dobbiamo far in modo da sensibilizzare noi i vescovi su questo problema. Ma nel segreto, partendo da poche persone contattate direttamente, se no ci stroncano, e il vescovo poi non ci appoggia più.
Questa è la mia idea:

Non è segreto è prudenza, perchè solo noi neocatecumenali sappiamo quanto possono essere cattivi i neocatecumenali.
Comunque sarebbe un modo per tutelare le persone, e sarebbe segreto solo per un certo tempo, non per 30 anni come il cammino.

Ho parlato del segreto perché io non posso e non voglio espormi ad un linciaggio pubblico. Chi non è sposato, ha una responsabilità che si limita a se stesso, io devo tutelare me stessa e altre persone.

Può darsi che tutto questo derivi dalla mia esperienza noecatecumenale, e se fosse proprio così, significa che anche altri fuoriusciti proveranno gli stessi sentimenti miei.

Poi c'è un altro punto: la realtà non è mai tutta bianca o nera, abbiamo bisogno di capire cosa ci è successo, e per questo ci vuole tempo. Se io adesso pubblicassi la mia esperienza, mi mangerebbero viva, mi rivolterebbero tutto contro. Io non ho la forza morale per sostenere tutto questo.

Il cammino è importante, ma io, come tutti voi, ho anche altre responsabilità nella mia vita, che vengono prima del cammino. Non posso rischiare di distruggermi per un movimento che non è ortodosso: non è il mio compito, posso solo comunicare la mia esperienza nei modi più opportuni e basta.

Siamo chiamati ad altri martirii, non a questo.

E poi io non so qual è la volontà di Dio su questa faccenda; possiamo solo cominciare a muoverci, e poi sarà Lui a farci capire come e cosa fare. Comunque, siccome mi piacciono le cose concrete, perchè non pensare a una lettera aperta a gennarini, avvenire, magister, perchè siano pubblicati gli atti del 'convegno' sulla evangelizzazione dell'europa.

Anche se sappiamo che è stata una convivenza e non un convegno, possiamo stare al loro gioco, e far finta di essere interessati al loro documento scritto.

Se qualcuno la scrive, probabilmente troverò il coraggio di firmarla.

Di Michela 02 aprile, 2008 11:21

Questo della Verità della Santa Messa in Coena Domini, è un fatto ancora doloroso che ri-emerge nel mio animo ogni Pasqua. Chiedo al Signore che mi dia la Sua Pace, per lenire il dolore ancora acuto.

Legato al Sacro Rito c'è un episodio cardine del processo del mio distacco, radicato da tempo ma ormai irreversibile, dalla Associazione CNC!

Negli anni di CNC, il Giovedì Santo ci si riuniva non in Chiesa per le celebrazioni previste dalla Parrocchia, ma nell' "aula" per la "lavanda dei piedi" in Comunità!

Non da subito avvenne ciò che poi sempre più mi provocò grande disagio. Già non capivo perchè questa "duplicazione monca" all'inizio del Triduo Sacro... Poi questa "Lavanda fraterna" veniva officiata, al bisogno, dal responsabile di Comunità o dai più anziani. O dai catechisti.

Quando esposi i miei dubbi a un mio caro amico e fratello di comunità, venni severamente rimproverato. Dissi che il Rito così officiato, per quanto appresi dalla Chiesa, perdeva il suo senso e non era la Lavanda dei piedi. Ma qualcosa di altro. Mi fu risposto che ero un fariseo, che mi ribellavo alla Grazia che "passava", ANCHE SE NON ERANO PRESENTI "PRESBITERI"! PERCHE' LA "SUPPLENZA" era stabilita dalla Chiesa e poteva avvenire al bisogno!

Chiamai il Vicariato rimanendo generico, chiedendo se un Laico poteva Offciare il Sacro Rito e se questo poteva essere officiato separatamente dalla Messa. Risposta: NO! Il rito avrebbe perso completamente il suo senso fondamentale!

Dunque, per più di cinque anni, mi sono trovato a "partecipare" a un altro Rito !!! Quale?

La Santa Omelia del Pontefice per la recente messa in Coena Domini, conferma pienamente la diversità sostanziale e drammatica della prassi e della ritualità NC. A grande danno di tutti i Figli della Chiesa, e di coloro che credono di esserlo, pur stando nella associazione NC!

Chiedo a coloro che amano la Chiesa, di leggerla in Coscienza. E con vero Amore... Dio ci aiuti!

Credo necessario focalizzare l'attenzione sulla gravità dei problemi creati dalla "chiesa parallela" della Associazione NC.

È concreto e reale il problema che si crea, più che in altri casi, durante la settimana Santa. Specialmente dal Giovedì Santo alla Domenica di Pasqua.

Questa della Messa in Coena Domini, della Sacra Lavanda, è una cosa che mi colpì tantissimo e che oggi ancora mi addolora.

E' un FATTO che io per quasi 6 anni ho partecipato ad UN ALTRO Rito, quando la Parrocchia era in Adorazione e in Sequela ai Comandi del Signore. Questo A ME provoca un dolore immenso! Perchè CONCRETAMENTE, come a Kiko piace dire, la Chiesa si segue nella VITA VERA e non solo "in spirito", come in Comunità ci si "auto-convince". Spesso la "giustificazione" del frazionamento esponenziale era proprio che la "Comunione non è data dall'Unione concreta ma principlamente dallo Stesso Spirito"! Questo è parzialmente vero, al solito, ma a maggior ragione: di quale "Spirito" parliamo? Evidentemente, questi fatti mostrano che non è lo stesso!

La "Lavanda dei Piedi" che persiste anche oggi, sebbene con compromessi dovuti ai "tempi eccezionali" che vive il CNC, rimane UN ALTRO Rito. Come ebbe a dirmi il Vicariato di Roma. Che chiamai dopo essere stato solennemente "strigliato" per la mia poca fede e il mio razionalismo!!!

La relativizzazione del Sacerdozio Ministeriale è ancora più dolorosa, per il fatto che tale "rito" NC si celebra quando la Chiesa, festeggia la sua Nascita, l'Istituzione del Sacerdozio Ordinato, inscindibilmente connessa con l'Istituzione del Sacrificio Eucaristico.
Ciò che mi ha colpito di più in questa SPLENDIDA Omelia, dove lo Spirito di Dio HA PARLATO, è il ribadire da parte del Papa che l'Azione di Cirsto Signore è una Azione SUA PROPRIA. E che nella Azione del Cristo, prima dell'Istituzione dell'Eucaristia, c'è il Suo Mistero. Sacramentum.

Questo conferma ancora di più, e con forza, quanto venga relativizzato il Sacerdozio Ordinato da parte di Kiko, inteso solo dal punto di vista FUNZIONALE e pratico (se ne fa un uso inerente alla NECESSITA').
"Se non c'è il presbitero, si faccia fare a un Catechista. Se non c'è, si faccia fare al Responsabile o chi per lui!"

Cristo secondo questa falsa interpretazione, la sua Azione Sacramentale, non dipende da coloro che Egli ha Consacrato e Inviato, ma indifferentemente dai Discepoli suoi. A qualsiasi Stato di Vita appartengano!!! E questo rovescia terribilmente la realtà di Fatto. Perchè la Grazia Santificante è elargita da Cristo per mezzo dei Sacramenti! Questo è il MEZZO Principe! Rovesciare la realtà per motivi FUNZIONALI ("se non c'è il Sacerdote, siamo tutti Sacerdoti"!) è quanto di più doloroso e terribile possa avvenire! Significa PROVOCARE Dio, forzarlo, GESTIRLO a misura umana e non essere docili "Figli"!

Mentre invece Gesù disse CHIARAMENTE cosa occorreva fare quando gli Operai (Sacerdoti) della Messe (Chiesa) mancano: VEGLIARE E PREGARE! Non SOSTITUIRSI a loro in modo FUNZIONALE!

L'altro Punto Fondamentale in questa perla di Magistero del Papa è nella focalizzazione di cosa significhi REALMENTE "essere come l'Uomo del Discorso della Montagna". Cosa significhi REALMENTE fare un "Cammino Post-Battesimale"!

Tutto è Concentrato nella RISCOPERTA della CENTRALITA' del SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE per fare DAVVERO UN "CAMMINO DI RISCOPERTA DEL BATTESIMO"!

Il "Cammino Post-Battesimale", il "Catecumenato post-Battesimale", altro non è per la Chiesa Romana che la Crescita Spirituale e la Retta Preparazione alla Celebrazione di Questo Sacramento!

Questo volevo mettere in rilievo anche nell'altra Discussione che è stata boicottata da un fiume di idiozie. Ma il Papa ci aiuta in questo.

Il Profondo significato Purificatore dei Peccati di chi è già Battezzato, quindi è già "Mondo", del Rito della Lavanda dei Piedi è totalmente IGNORATO dal CNC!

Essere davvero in Comunione con Gesù, valorizzare davvero il Battesimo ricevuto, NON SI OTTIENE IN ALTRO MODO (VEDI SCRUTINI NC!) SE NON CON LA RETTA PREPARAZIONE E CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA PENITENZA!

Il "Cammino di riscoperta" non può essere TALE SE NON orientato dal Catechismo della Chiesa, IN QUESTO SENSO!

Per cui, i desideri e soprattutto le SPERANZE dei Papi, soprattutto di questo, erano orientate affinché il "CNC" DIVENTASSE QUESTO "CAMMINO DI RISCOPERTA ECCLESAILE"! Le Norme, gli Statuti scaduti, tutto si dirigeva a questo! Ma senza alcun esito!

Di Stefano 29 marzo, 2008 10:39



La lavanda dei piedi neocatecumenale non è inserita in una celebrazione eucaristica; per cui il sacerdote non c'è, o comunque non è strettamente necessario. Deve essere il capo responsabile a lavare i piedi ai fratelli, proprio per il servizio che svolge in comunità, che lo porta ad essere servo degli altri. E' un segno che in apparenza è simile a quanto fatto da Gesù, in realtà è una scimmiottatura grottesca, a cui viene anche dato il significato di riconciliazione tra i fratelli.
Dopo che il responsabile ha lavato i piedi a tutti, i fratelli liberamente lavano i piedi prima al coniuge e poi alle persone con cui c'è stato qualche contrasto.
E qui inizia il grottesco: quando qualcuno ti viene a lavare i piedi cominci a chiederti 'ma che cosa gli avrò fatto, o forse avrò detto qualcosa che l'ha offeso'; oppure succedeva che si andava a lavare i piedi e si diceva: 'scusa sai, non ce l'ho con te, ma non so a chi lavare i piedi."
La Lavanda dei piedi è una scimmiottatura: vuoi mettere l'ebbrezza di ripetere, da laici, quello che ha fatto Gesù e che nella Chiesa lo può fare solo il sacerdote durante la celebrazione eucaristica?

e poi c'è l'aspetto, anche questo tenuto un po' nascosto e quindi pericoloso,della riconciliazione tra le persone che non è solo semplicemente un segno simbolico (come nella messa lo scambio della pace col vicino), ma diventa quasi un sacramentale, perchè il gesto viene ripetuto nella sua completezza (ci si lava veramente i piedi), e quindi si tende a ritenere che sia quello il gesto che mi riconcilia veramente con il fratello, rendendo quindi la confessione personale, e l'eventuale penitenza qualcosa di secondario rispetto al 'segno forte' celebrato in comunità.

I NC diranno che si legge il vangelo di Giovanni, che è vero, e che ci si attiene a quanto sta scritto lì.
Ma in realtà è una autocelebrazione della comunità, (quasi sempre senza sacerdote, e quando possibile nelle case private), per mettere in evidenza il peccato e il fango dell'uomo, e poi autoassolversi l'un l'altro con un gesto di apparente umiltà.

Si fa quello che ha fatto Gesù per dire che in fondo non abbiamo più bisogno di Lui, che possiamo perdonarci da soli.
Questa è l'impressone che ho avuto sulla lavanda dei piedi.

Di Michela 28 marzo, 2008 23:02

Credo che la Chiesa sia dura con noi, purtroppo! Sia per quella parte che distrugge e per quella che tace. Oh Signore, mi sembra di camminare su una corda, spero che Dio mi sostenga e dia la forza per sopportare questa tempesta, che a dir è poco.

Di Lara 27 marzo, 2008 00:35

Alessandra, il fatto che si è liberi di dare la decima, lo racconti ai neocatecumenali, ma non qui. Quando si è in un gruppo, in cerchio, si vede chi si alza a mettere i soldi e chi non lo fa. Quindi chi non mette niente finisce per sentirsi a disagio.
Poi ci sono i gruppi dei garanti in cui si parla del rapporto con i soldi, se si dà la decima o no, poi ci sono gli scrutini, in cui si chiede se dai la decima.
Anche perchè, in un gruppo in cui ci si conosce tutti, e si sa circa quanto guadagna ognuno, si sa quanto dovrebbe essere l'ammontare della decima totale e di conseguenza si risale facilmente a chi non ha messo il dovuto.
Come vedi, puoi ridere e divertirti quanto ti pare, ma quando si va nel concreto del cammino, le cose diventano sempre più prosaiche. Più volte si è messo il link alla foto del santuario della Parola, in cui c'è il tabernacolo di marmo, le lampade (vetri di Murano) che rappresentano lo Spirito che scende su chi scruta la Parola, le vetrate artistiche di Kiko, con simbolizzata la creazione e altri brani biblici.
Tutte cose che costano molto, ma per fortuna c'è Alessandra e gli altri nc che donano con gioia, sorridendo.

Di Michela 26 marzo, 2008 16:11



La parrocchia è S. Sinforosa in Tivoli Terme, diocesi di Tivoli. sono stata obbligata alla loro catechesi dal mio parroco, perchè i veri cristiani sono coloro che fanno il cammino, sintetizzo: sono arrivata a fare la convivenza sono stata eletta responsabile della comunità, hanno preso dei bei soldini....la comunità si è sciolta dopo 3 mesi perchè volevo una filosofia teologica della santa romana chiesa, non è stato possibile, ho fatto catechismo per due anni perchè speravano di recuperarmi, finita la speranza sono stata estrapolata dalla parrocchia come membro attivo del popolo di Dio, sono responsabile dell'apostolato della preghiera ma non posso fare nulla. Avrei ancora da dire ma non è possibile e troppo lungo. Sto scrivendo un libro sul cammino ho bisogno anche di documenti che aiutano a formare cornice per dimostrare di questa chiesa distruttiva e blasfema nella nostra Chiesa. grazie

Di ID 26 marzo, 2008 13:13

Come altre testimonianze che hanno seguito la mia del 1 febbraio 2008 anche altri ritengono che il Papa non interviene contro le evidenti aberrazioni neocatecumenali per non perdere fedeli preti e soprattutto soldi. Questi "testimoni di Geova con una spruzzatina lievissima di cattolicesimo mi mandano fuori della Grazia di Dio. Secondo me deve intervenire subito con interventi inequivocabili. Le porte dell'inferno non prevarranno ci dice Gesù. Apostateranno? Pazienza. Meglio un bicchiere di vino buono che un barile adulterato. Libera nos Domine.
E poi scusate l'ignoranza, ma cosa conterranno mai 'sti benedetti Statuti per richiedere tanto tempo per la Loro approvazione? Sono anni, ma che dico dico decenni, che va avanti 'sta storia. Insomma o vanno bene oppure no. penso che venti anni siano sufficienti per verificare se le regole di un movimento ecclesiale son corrette oppure no. Qualcuno mi corregga se sbaglio.
Allora? La Spiegazione deve essere un'altra. gli Statuti come tutto il Movimento neocatecumenale non vanno bene proprio per niente: neanche un pochino. solo che ... nessuno nelle alte sfere ha il coraggio di assumersi la responsabilità di dire a questa gente la verità che finora ha sbagliato tutto e che deve velocemente (i due anni concessi per adeguarsi sono fin troppi io gli avrei dato due minuti) fare inversione di marcia che non sono affatto i primi della classe (anzi) e che il solo pensare questo li rende al contrario gli ultimi della stessa ammesso e non concesso che ne facciano parte. (Vangelo Docet ). Ho fatto vedere la lettera di Arinze ad un mio vecchio ex amico (non possono restare amici di chi critica il movimento ameno che non ci sia la possibilità di convertirli). Ebbene ci crediate o no ha detto che me la sono inventata ..IO!!! i suoi catechisti non glie ne hanno parlato, sebbene sia neocatecumenale da da quasi trenta anni, quindi non è vera!!!
Se qualcuno dubita ancora che i neocid pratichino il lavaggio del cervello è servito. Fraterni Saluti
 
Di Fortebraccio 26 marzo, 2008 11:12



Sto mandando una email con il nome di mia figlia. Sono un ex N.C ho frequentato il cammino per quasi 10 anni, anche se nella mia comunità ho trovato una persona che mi ha fatto del bene, ne sarò sempre riconoscente. Ma questo non c’entra niente perché sono andato via dal cammino. Condivido alcune testimonianze che sono pervenute via email. Sono rimasto esterrefatto al secondo passaggio una delle loro tante catechesi che diceva di lasciare i tuoi averi e darli ai poveri, ma come io e la mia famiglia dopo anni di sacrifici io vendo tutto e li dò ai poveri? Questi sono tutti matti lì per lì non ho replicato ma sono stato zitto tra me e me dicevo: “questi predicano bene e razzolano male” e loro girano con certi macchinoni... di questi catechisti mi sono fatto un’idea stanno lì per uno scopo ben preciso. Poi ti dicono di cambiare te ma loro non cambiano mai sono sempre gli stessi. Sono due mesi che non ci vado più e mi sono tolto un grande peso che portavo nel cuore, poi mi fermo qui ci sarebbero tante cose da dire. Io credo a Gesù Cristo e alla chiesa nel profondo del mio cuore ma ai N.C non credo più. Ciao Dino

Di Dino 24 marzo, 2008 14:42

C'era quella frase famosa che diceva che il sonno della ragione genera mostri. Qui sta succedendo un po' la stessa cosa: la ragione è stata offuscata dalle emozioni.
Avete visto gli interventi di ieri pomeriggio. Il cammino nutre e si nutre di emozioni, alimenta il disequilibrio nelle persone. È come se ne bloccasse la crescita umana.
Le emozioni hanno un'energia fortissima, più grande, almeno nell'immediato, di quella che deriva a una vita ordinata, in cui ragione e sentimento si equilibrano.
C'è un'incontinenza emotiva, che si manifesta come aggressività, presa in giro, accuse gratuite, a cui corrisponde il soccombere della ragione, e la persona non riesce più a discernere il bene dal male, crede a tutto quello che le viene detto, solo perchè è stato detto in un contesto emotivo ben preciso. Quella stessa persona, nel lavoro, nella vita sociale non è così allocca, ma siccome l'annuncio degli statuti approvati, è stato fatto appunto in forma di 'annuncio', come se fosse una parola di pari importanza della Parola, del Vangelo, ecco che non si può più mettere in discussione. Inoltre è stato fatto da persone di grande 'carisma', da Kiko stesso, con grande enfasi, e forza comunicativa. Una forza comunicativa che, per fortuna, nessuno altro ha, nè vescovi, nè il papa, perchè si basa su un sentimento di 'resa' interiore del neocatecumenale non tanto al catechista, quanto a quello che il catechista rappresenta: una figura genitoriale che prima ti sgrida e poi ti blandisce, poi torna a sgridarti e così via. Nessuna persona può restare immune dal disorientamento psicologico causato da questo altalenare.

Per mantenere una specie di equilibrio e di coerenza interiori, allora è necessario far finta di non vedere quello che è scritto nero su bianco, credersi e migliori degli altri, ritenersi dei 'salvati' a priori, solo per aver obbedito alle direttive.

La divisione che il cammino opera nelle parrocchie è l'espressione concreta e visibile della divisione interna che le catechesi hanno prodotto nell'interiorità dell'uomo nc.

scusate la prolissità di questo post, e il fatto di ripetere cose già note;
Ma serve anche a me per cercare di capire la difficoltà di comunicazione con i neocatecumenali, e per capire quello che mi è successo, la violenza che mi hanno fatto quando ero neocatecumenale
Quando un catechista ti dice:
se lasci il cammino, lasci Cristo,
ti sta inculcando l'idea che
cammino = chiesa
come dice ogni neocat.

solo che non te lo dice, così, con naturalezza, te lo dice in un contesto emotivo, con una modalità comunicativa ben costruita, in modo da addormentare la ragione, in cui alcuni degli elementi sono:
-il tono di voce: ciclicamente alto e perentorio, poi dolce e scherzoso, e così via

-l'ora tarda ( simbolo delle tenebre)

-una sala dove ci sono solo nc, e la porta è chiusa per gli altri fedeli ( simbolo della catacomba, della necessità di proteggersi, solo che fuori non c'è nessun Diocleziano che ti vuole uccidere)

-un catechista che parla in piedi, a volte da un ambone rialzato su una pedana

-sacerdoti seduti e silenziosi ( e il silenzio dei sacerdoti è un simbolo fortissimo, è una cosa che la nostra società non è abituata a vedere)

Agli annunci, il catechista leggeva il Vangelo, e l'assemblea era in piedi, come pure i sacerdoti dietro al catechista.
In una catechesi di circa 1 ora e mezza, la lettura del vangelo si colloca circa a metà, cioè si perde nelle chiacchiere. A livello inconscio il messaggio che mi arriva è che le parole del catechista stanno sullo stesso piano della Parola del Vangelo.
Tralasciamo il collegamento tra Parola-Logos-Verbo, che però l'inconscio coglie, mentre la ragione dorme.

[poi ci sono i contenuti della comunicazione fatti di slogan che non possono essere confutati]

Nessuno tra noi non nc, PER FORTUNA, usa questo tipo di linguaggio emotivo, né queste tecniche subliminali.
Però quando si parla con i nc bisogna ricordare che questo è lo sfondo comunicativo, in cui hanno ricevuto le informazioni che poi scrivono sul blog.

Per neocatecumanali la parola del catechista ( e di Kiko) viene a coincidere con la Parola di Dio. Ecco perchè accettano acriticamente qualsiasi cosa dica Kiko, e non si va sul sito del Vaticano a leggere la lettera del card. Arinze e a controllare se gli statuti sono stati approvati veramente.

Questa analisi, se è lucida, è un po' incompleta. Resta da precisare che da una parte i catechisti, Kiko e il cammino stesso si pongono come Gesù Cristo stesso. Dall'altra parte, però, non possiamo sottovalutare la responsabilità dei neocatecumenali che non ammettono di essersi affidati a degli uomini, ai quali hanno consegnato la loro vita e la gestione dei loro affetti.

Però resta sempre, in fondo al cuore, una certa consapevolezza di non essersi veramente affidati a Dio, e che la sovrapposizione catechista-Cristo, ti mette fuori dalla comunione con la chiesa cattolica.
Allora, alcuni mantengono il loro equilibrio interiore comportandosi come i catechisti si sono comportati con loro.
Altri chiudono gli occhi, guardando solo ai frutti di benessere interiore che scambiano per doni divini, mentre sono il frutto delle loro fatiche di non litigare più.
Ed è una grossa fatica, quella di non essere più litigiosi, perchè il disordine interiore si manifesta spesso con atteggiamenti aggressivi, come può testimoniare chiunque sia a contatto con i nc.

Di Michela 18 marzo, 2008 13:42



La cosa che mi colpisce tantissimo, per tornare al tema centrale, è questa palese discordanza fra le catechesi e il magistero della Chiesa, nella persona del Santo Padre, e quelle che ho "ricevuto" a suo tempo. Mi fece rimanere di sasso rileggere il tema del I scrutinio in una indimenticata Omelia del Papa Benedetto! Era lo stesso vangelo (quello di Luca, dell' "odio"). Ma letto con un significato OPPOSTO!

Anche la splendida Omelia del Papa con i giovani nella recente Penitenziale a S. Pietro... Focalizza quello che REALMENTE accade nel Sacramento della Riconciliazione... E quale sia il VERO Cammino, il VERO "buttare l'uomo vecchio"!

Cosa che tante, troppe volte ho sentito far dipendere dal "partecipare alla Comunità", alla "convivenza", allo "scrutinio"...

È il rovesciamento completo della realtà di Fede Vissuta!

Mentre la Forza e il Cambiamento reale viene dallo Spirito del Signore, per mezzo dei Sacramenti, in Associazioni come iL CNC avviene grazie all'Associazione stessa, la sua struttura e la sua prassi!

L'Evangelizzazione, o il "risveglio" del Battesimo, dovrebbe avere come scopo di PORTARE (o ri-portare) le Persone ai Sacramenti...! Invece in questa realtà la situazione è OPPOSTA! I "Sacramenti" (manipolati a convenienza) SERVONO per portare le persone in una Associazione!!!

È il ribaltamento totale della Fede!
Ed è incredibile che NESSUNO, o pochi, oltre il Santo Padre abbia un sussulto di paura per quello che tale ribaltamento sta provocando!

Si Stefano 18 marzo, 2008 13:28



A da a passà a nuttata.
Non è possibile che la Chiesa approvi un cammino tale che come la ragione dimostra non è cattolico. E non perchè la ragione trovi forza da motivi teorici ma perchè abbiamo sperimentato, vivendo sulla nostra pelle, avvalorati dalle testimonianze venute dai posti più disparati del mondo che il cosiddetto cammino ha una struttura settaria con contenuti teologici non in linea con la Chiesa.
Se a uomini di Chiesa serve per qualche motivo personale facciano pure ma non si può approvare una mostruosità del genere.
Certamente io non mi integrerò ad una Chiesa giudaico protestante come quella che il Cnc andrebbe a costituire.
Non mi importa di quello che possano fare perché oramai la denuncia continua fin dalla sua fondazione. Se i nostri pastori sono così codardi da voler sistemare più la loro vita terrena che salvaguardare la fede nel Figlio di Dio e quindi Dio stesso facciano pure. Intanto hanno spaccato la Chiesa a metà. Non stiamoci a raccontare frottole perchè è così.
Nella mia parrocchia sicuramente ci saranno i neocatecumenali che faranno la veglia pasquale e con relativa liturgia eucaristica per conto proprio nella maggior parte in saloni di alberghi, agriturismo, capannoni e via dicendo fregandosene dei luoghi consacrati.
Che spettacolo, poi, i vasconi di plastica mobili e usati solo per quell'occasione (si spera) per i battesimi!!!!

Di Laila 15 marzo, 2008 13:08

Dopo 4 anni nel cammino sono fuoriuscito da quella che ha tutte le caratteristiche di una setta religiosa (love bombing etc.) Sono fuori da circa 8 anni e la ricostruzione è stata molto dura. Sono uscito anche grazie a molte pubblicazioni che spiegavano molto bene i meccanismi delle sette. La ricostruzione del mio pensiero è stata difficile anche per il fatto che tutta la mia famiglia è ancora in quella setta visionaria.
Inutile dire che sono totalmente fuoriuscito dalla chiesa e che questo è imputabile solo ed esclusivamente al cammino neocatecumenale che si basa su un continuo senso di colpa per tutto ciò che si fa in contrasto con gli insegnamenti visionari pseudocattolici dei leader. C'è un moralismo negativo di fondo di stampo protestante. Vivo all'estero da un po' di anni (sono emigrato non solo ma ANCHE per la situazione in famiglia). Convivo con una ragazza con la quale non siamo sposati.
A causa di ciò sono stato completamente ESPULSO dalla famiglia sono considerato un mostro (la mia famiglia non parla più con me). Fortunatamente la mia vita è piena di cose belle e sono una persona felice. Sono pronto a confermare quanto affermato in questa mail di fronte a chiunque. Come sono pronto a testimoniare come la mia vita sia felice da quando sono uscito da quella setta. Felicità purtroppo che sarà sempre pesantemente limitata dalla scomparsa della mia famiglia

Da Francesco B. 10 marzo 2008, 16:12

Io ad esempio non posso rendere la mia testimonianza perché ho paura che qualcuno capisca di chi sto parlando. E se poi lo viene a sapere chi nella mia famiglia nel cammino c'è, sono azzi amari. perderei anche quel poco che mi è rimasto.

Di Anonimo 03 marzo, 2008 17:23

Sono un aderente del Cammino da circa 15 anni e vengo da Malta. Ho sempre avuto delle riserve sul Cammino e la cosa che mi turba di più è che la Santa Sede non ha mia fatto una dichiarazione pubblica sul Cammino.
In mancanza di tale dichiarazione non mi sento di tagliare i legami con i miei fratelli. Ho letto tutto quello che si può trovare sui diversi siti e sono nella totale consapevolezza delle divergenze che possono esistere fra la nostra Chiesa comune e il Cammino. Il rischio che siamo parlando di due organi paralleli esiste.
Quello che chiedo è semplicemente una chiarifica ufficiale dalla Santa Sede. Perché è cosi difficile averla. Mi sentirei l'anima più a posto con me stesso e con Dio.
Recentemente durante l'annuncio dell'avvento ci è stato detto che gli Statuti sono stati approvati con delle modifiche circa il modo con il quale si celebra la Santa Messa, cioè che l'Eucaristia non la riceveremo più seduti ma in piedi. Ci è stato detto anche che ci sono altre piccole modifiche però non sono stati forniti altri particolari.
Cosa ne pensate ?
Di E.C. 27/02/2008 10.3
______________
Pensiamo che il problema non è tanto nella modalità di ricevere la comunione quanto nella teologia che c'è dietro e c'è anche tutto il resto della celebrazione che è anomalo; comunque non è la Messa: è un altro rito che, per parlare francamente, da un lato scimmiotta la Messa e dall'altro la stravolge.
Anche noi siamo molto addolorati del silenzio della Santa Sede che in realtà non è silenzio pieno, perché con la lettera di Arinze si è pronunciata e ha dato un tempo... il silenzio non è sulle direttive ma sul renderle esecutive o esplicitare il fatto di per sé già chiaro che il Cammino si pone da sé fuori dalla Chiesa, pur asserendo di essere Chiesa, ma solo per servirsene come "lasciapassare" e, alla fine, sostituirla con le proprie strutture, prassi, sacerdoti, insegnamenti, che sta continuando a propagare senza sosta, proprio perché non gli è arrivato alcuno stop.
Mi spiace per le tante persone in buona fede che sono a disagio in questa situazione e non sanno come uscirne, anche perché siamo consapevoli che il Cammino crea molta 'dipendenza'
Il Signore ti benedica e ti custodisca!

Più di una volta discutendo con dei sacerdoti favorevoli al cammino (ma comunque equilibrati e con gli occhi aperti) ho sentito la domanda: "però guarda quali frutti porta, quanti figli.. quanto coraggio.. quanta fede.."

Ma dobbiamo raccontarlo quei figli cosa provano? quando vanno dallo psicologo per mesi perchè non parlano più, perchè con due figli disabili in casa si decide di metterne al mondo ancora senza avere il tempo materiale di accudire gli altri? quanta sofferenza silenziosa e nascosta. Questi, anche questi, sono frutti.

E quanto alla fede, ci chiediamo in chi o in che cosa alla fine credono? E della 'dipendenza' e del clima di esaltazione che genera le 'alzate' vocazionali? E del livellamento, anzi dell'annullamento delle coscienze?

Di An 27 febbraio, 2008 15:52

Vorrei far notare che mentre i neocatecumenali hanno in più di qualche loro sito il link della loro specifica partecipazione e preparazione alla gmg di Sidney, sul sito ufficiale della gmg2008 di Sidney, non si fa assolutamente nessuna menzione loro. Anzi, in una pagina, dove vengono presentati gli ordini e movimenti che collaborano, non ci sono proprio i neocatecumenali.

Questa è un'ulteriore prova che loro non vivono in comunione con la chiesa nemmeno questo evento, ma anzi, si dissociano e lo fanno a loro modo e lo fanno diventare una cosa loro, confondendo e e circuendo molti giovani che magari pensano di andare a questa bella esperienza, e invece cadono nelle grinfie del Cammino.

Guardate su catechumenium, in fondo alla pagina iniziale e poi sul sito ufficiale. Non solo falsi, ma anche imbroglioni!!!

Ma loro non partecipano alla gmg. Loro organizzano e partecipano alla ncgmg che prevede l'incontro e la messa con il pontefice in preparazione alla giornata vocazionale di lunedì.

Ah, ovviamente per poter partecipare bisogna essere presentati da almeno due soci che sono vincolati dalla norma che ogni comunità non può accogliere complessivamente più di tre esterni. il tutto previo nulla osta del presidente.

E i vescovi dormono. E di tutti i sacerdoti che ho interpellato, NESSUNO era a conoscenza della lettera di Arinze, alla quale non viene data importanza. che vergogna. Infatti ogni volta che ho fatto una gmg con i nceocatecumenali si seguiva un programma a parte con catechesi a parte liturgie a parte per concludere con l'apoteosi dell'incontro con kiko...

Per non parlare poi della quota. pur pagando come tutti i partecipanti i neocatecumenali sono quelli più mal trattati (logicamente la base) con la scusa che bisogna accettare tutto perché le prove le manda il Signore. E intanto i leader e compagnia viaggiano gratis e fanno la cresta per i loro comodi.

Di Andrea 27 febbraio, 2008 15:58

Ciò di cui possiamo essere sicuri è che i metodi del cammino non aiutano, anzi tendono a mantenere ed aumentare patologie sotterranee tipo depressioni. Gli adulti più equilibrati, hanno interiorizzato un'immagine del cammino che non corrisponde alla realtà, ma serve per continuare a credere di essere nel giusto, di essere nella Chiesa e nell'obbedienza.

Ma questa sospensione di giudizio critico, che è necessaria per poter continuare a fare il cammino, diventa deleteria per i più giovani, che diventano offensivi e maleducati, o nel migliore dei casi, superficiali, come quelli che scrivono qui. (il blog è pieno di insulti e di disturbi continui - ndR)

C'è ancora un'altra difficoltà che è tipica di tutti i gruppi settari in cui si insegna che il mondo è malvagio, e che la scuola e le varie attività sono poco importanti. Il genitore equilibrato, con una buona posizione sociale, tenderà a desiderare per i propri figli la stessa riuscita sociale, ma un genitore meno scolarizzato e soprattutto se già un po' depresso per conto suo tenderà a far propria la visione pessimistica del cammino e quindi a non sostenere i figli nella socializzazione a scuola e nei gruppi, creando un grosso problema ai ragazzi per i quali la scuola è una parte importantissima della loro vita.

Se mi capita di parlare con i catechisti di questi ragazzi in difficoltà, trovo di nuovo un'incomprensione di linguaggio, come se non vedessero i problemi, le difficoltà di fare un ragionamento logico, di stare in contatto con la propria interiorità, cose che invece sanno fare i ragazzi che frequentano i gruppi parrocchiali.

di Michela 24 febbraio, 2008 08:37

Nel cammino mi sembrava un ritrovo da club. Tutti con lo stesso fine: applicare le direttive kikiane. Molta apparenza ad uso e consumo di chi è fuori. Spesso le discussioni interne (anche feroci e con odio) dovevano rientrare con la minaccia di essere responsabili di danneggiare il Signore. Vi dico solo che quando veniva a mancare un genitore, un coniuge, o un figlio ci si dava l'ordine, caso contrario non avevamo una vera fede, di fare festa e di andare con il sorriso stampato sulle labbra senza stare ad indugiare presso la salma.

E' un cammino che ci dettava tutti i comportamenti.
Vivo un cristianesimo più in comunione con Dio da quando ne siamo usciti. Prima comunicavamo solo con la comunità e i responsabili (pure persone di dubbia fiducia perchè ho capito che di noi non se ne fregavano niente, Dio li perdoni)

Lode a Cristo Gesù

Di GR 23 febbraio, 2008 10:45

"Il problema di uno che è vissuto dall'inizio della sua formazione nel cammino e è stato abituato a considerarlo la vera Chiesa è che non conosce gli insegnamenti VERI della Chiesa ed è chiaro che dirà "la Chiesa mi ha fatto conoscere Cristo", ma quali insegnamenti e quale Volto del Signore custodirà nel suo cuore?"

A questo proposito ti voglio raccontare un fatto personale, accadutomi anni fa. Avevo incominciato una sorta di studio teologico, molto superficiale, per mancanza di tempo e per il mio modo di essere, e un giorno mentre ero a messa in una parrocchia non neocatecumenale, ho provato un fortissimo senso di costernazione perchè mi ero accorta di non aver capito nulla dell'Eucarestia, nonostante gli anni di cammino alle spalle.

Mi sono sentita umiliata, e in quell'Eucarestia avevo chiesto al Signore di aiutarmi. Come sono uscita dalla chiesa il parroco mi ha chiamato e mi ha gentilmente 'costretto' ad occuparmi del catechismo delle prime Comunioni. L'ho interpretato come una risposta alla mia preghiera di aiuto e sono diventata catechista parrocchiale.

E' vero che il cammino ti dà una catechesi falsa sull'eucarestia e sulla Confessione, ma sopratutto non ti restituisce il vero volto di Cristo, che diventa una specie di superuomo, non il Figlio di Dio, solo un uomo, perchè il messaggio subliminale che passa è che il rapporto più importante del neocatecumeno è quello con Dio, inteso come prima persona della Trinità. Il Figlio, il mediatore/salvatore c'è già, ed è contemporaneamente Kiko-il catechista-il cammino.

Se notate, figure maschili, perchè l'associazione Cristo-Kiko-catechista funzioni meglio.

Queste cose che ho scritto le ho verificate nella mia storia personale, nelle parole dei fratelli di comunità, e in quelle dei miei catechisti.

Continuando il discorso sul volto di Cristo. Probabilmente il filoebraismo di Kiko gli ha fatto perdere di vista la SS.Trinità.

La redditio è il momento in cui si pronuncia solennemente il Credo, che è composto di tre parti
- credo in Dio Padre...
- credo in Gesù Cristo..
- Credo nello Spirito Santo...
Da quello che ricordo della mia redditio, il filo conduttore era il credo dell'A.T. : Mio padre era un arameo errante, visse schiavo in Egitto....
Si raccontava quindi della chiamata (Abramo), che coincide con le prime catechesi, e la scoperta delle proprie schiavitù e peccati (la discesa in Egitto), il cammino di liberazione, che coincide con il cammino nc. Quindi ci si fermava alla prima parte del credo: si dimostrava l'onnipotenza di Dio parlando delle opere che aveva compiuto nella nostra vita.

Di Gesù se ne parlava poco o niente, per i motivi espressi prima, mentre lo Spirito Santo nel cammino è prerogativa solo di Kiko, visto che le parole delle catechesi sono imparate a memoria, le testimonianze sono tutte uguali, e che ogni iniziativa è riservata solo a lui, ed è esplicitamente proibita agli adepti.

Figuriamoci se si parla della Chiesa "Una Santa Cattolica Apostolica" i neocatecumenali ignorano il Credo niceno-costantinopolitano... la VERA Chiesa sono loro che la stanno ricostruendo, se non l'hanno già fatto!

Riguardo all'impossibilità di prendere iniziative personali, abbiamo già parlato di canti e dipinti che possono solo essere riprodotti, ma sapete che non mi sarebbe possibile organizzare neanche un pullman per un viaggio religioso/turistico per le comunità della parrocchia, senza il permesso del centro neocatecumanale, che ovviamente non lo darebbe. Parlo di cose che sono successe veramente, anni fa. Oggi nessuno si sogna più di organizzare nulla, nessuna iniziativa dal basso.

Sto leggendo il libro di S. Hassan, su come uscire dalle sette.

In nessuna setta si possono fare domande, si viene tenuti sulla corda, dicendo vieni e capirai. Ti dicono che c'è sempre un passo in più da fare per capire meglio.( le convivenze e le tappe)

Anche a me dicevano di non fare domande, di fare il cammino e avrei capito tutto a suo tempo. Avvertivo qualcosa di strano in queste risposte, ma mi rifiutavo di credere che i catechisti fossero così ignoranti da non sapere rispondere a domande sulla Scrittura, come quelle che facevo io. Adesso capisco che oltre all' ignoranza, c'è una incapacità di dare risposte. Cosa può rispondere uno che per primo non è un soggetto libero, può solo cercare di convincere altre persone a fare come lui, in modo che nel gruppo si attenui l'angoscia per la libertà perduta.

Dietro all'incapacità di produrre un discorso logico dei neocatecumenali che scrivono qui nel blog, e se vuoi mi ci metto anch'io, non c'è solo malafede, ma anche tantissima sofferenza latente.

Mi vengono in mente le parole che mi ripete sempre un collega ateo e mangiapreti: "La Chiesa ha rinunciato al Sacro, e adesso si ritrova con le chiese vuote". Se lo hanno capito anche gli atei, come mai non lo capiscono gli addetti ai lavori?

E sempre su questo punto sarebbe bene che i vescovi sapessero che se i fedeli normali non frequentano le parrocchie neocatecumenali non è tanto per le liti e divisioni, ma sopratutto perchè vi trovano una celebrazione impoverita, banalizzata, poco solenne, con prediche sempre colpevolizzanti.

Vi chiedo di pregare oggi per la guarigione di un mio familiare, perchè abbia una buona vita, e per tutti i genitori e i figli sofferenti che ho incontrato e conosciuto in questo anno, che per me è stato così difficile ma anche ricco e importante, che trovino tutti una speranza. Ho nel cuore tante persone, che Maria asciughi le nostre lacrime, che ci consoli nel suo amore di Madre.

Di Michela 11 febbraio, 2008 12:25

Volevo ribadire che non è importante l'approvazione dello statuto ma la sua attuazione. Credo che questa non verrà mai realizzata. È vero, aspettiamo questa approvazione, ma io aspetterò di più l'attuazione di quello che ci sarà scritto. Purtroppo la disubbidienza odierna è la dimostrazione di quello che accadrà. Il tempo è importante, se non fosse stato tale il S. Padre non avrebbe dato due anni, avrebbe detto da domani fate così... due anni sono due anni. E poi le comunicazioni a voce fatte da Rylko a Kiko non sono più importanti di una lettera scritta e del richiamo del Papa in udienza. Ricordo ancora l'annuncio d'avvento che il catechista capo riportò: "Non applicheremo la lettera perchè ci è stato assicurato da Rylko (più importante del Papa?) che gli statuti saranno approvati l'8 o al massimo dopo le feste, quindi applicheremo gli statuti direttamente". Sono passati quasi tre mesi e si è nella disubbidienza. Infatti non è pensabile che gli Statuti possano richiedere cose diverse da quelle già richieste dal Papa. Certo sono convinto che il peso di tutto questo ricadrà sui sacerdoti e i vescovi che non hanno obbedito e saputo far obbedire al S. Padre. Adesso ci sarà l'annuncio della quaresima ed ecco pronto un'altra imminente approvazione.
giochiamo, giochiamo...

Di Mikele 06 febbraio, 2008 11:10

Uno dei problemi nel dialogo con i NC è la camaleonticità. Le eresie pronunciate un tempo dai fondatori non vengono più ripetute.

Alla convivenza di inizio corso c'è sempre una catechesi, fatta dal sacerdote dell'equipe, sul Magistero della Chiesa. Carmen e altri catechisti hanno studiato qualcosa, difficilmente pronunceranno catechesi eretiche. Da bravi comunicatori non parlano più esplicitamente delle loro idee sul sacrificio o sul mistero pasquale, si limiteranno a qualche battuta sulla religiosità naturale, sulla vecchietta che accende candele. Poi in mezzo a un discorso ortodosso , un'altra battuta sul paganesimo e sulle offerte nelle religioni precristiane.

Il messaggio passa lo stesso, ma di fatto tutta la catechesi è stata sostanzialmente accettabile da qualsiasi sacerdote. Ecco perchè riportare le eresie non fa nessuna presa, perchè nel cammino le eresie non vengono dette, vengono attuate, vissute. I NC sono convinti di essere nell'assoluta ortodossia, di fede e di pratica morale (e difatti nelle opere morali, lo sono effettivamente)

Quello che è stato importante è stata la lettera di Arinze. Lì è risultato subito evidente a tutti i NC che il cammino faceva qualcosa di 'diverso' che la chiesa non tollerava più.

Lì c'è stato chi si è fatto domande, e chi invece ha accettato le spiegazioni dei catechisti e ha ha preferito continuare a chiudere gli occhi, continuando a godere del conforto di essere sempre nel giusto, che il cammino ti dà.

Mi convinco sempre di più che finché ci sarà anche una sola riunione a porte chiuse, il cammino resterà settario, e avrà modo di insegnare ai suoi il disprezzo per la chiesa tradizionale. Come ha detto qualcuno su questo blog, se quello che conta è ciò che io credo nel mio cuore, posso celebrare come vuole il vescovo o il papa, ma io posso continuare a credere che sto partecipando a un rito pagano.

Per questo penso che le richieste di trasparenza, di fare celebrazioni uniche possono servire solo per aiutare qualche NC ad aprire gli occhi, ma non serviranno ad emendare il cammino dai suoi errori.

Di Michela 23 gennaio, 2008 11:03

State lontani dalle nuove catechesi, se volete crescete nella fede. Se invece preferite imparare a cantare a squarciagola, a passare qualche week-end all'anno in alberghi confortevoli, se cercate un cibo che nutre le emozioni, e sensazioni forti, e in cambio vi verrà soltanto chiesto di diventare degli automi in mano a dei catechisti che vi chiederanno dimettere a nudo la vostra coscienza davanti a tutti, per poi tenervi come soldatini buoni e ordinati, di fare cose che al di fuori del cammino non avreste mai fatto, facendovi credere di essere meglio degli altri, di essere dei martiri, di aver lavato le vesti nel sangue dell'Agnello, di aver attraversato la grande tribolazione mentre sarete voi ad infliggere le grandi tribolazioni ai vostri cari, disprezzandoli nel vostro cuore, diventando vipere velenose pronte ad attaccare nei punti deboli chi vi si mette di fronte....
Se è così che volete diventare allora informatevi per sapere dov'è la prossima catechesi, che comincerà tra pochi giorni, perché nessuno sta provvedendo a sospendere questa realtà, che pure al momento è sub iudice...

di Michela 15 gennaio, 2008 10:46

Per me la cosa più scandalosa e vergognosa resta il fatto che dei sacerdoti di Santa Romana Chiesa non obbediscano al Papa. Se ogni Eucaristia è celebrata da un sacerdote la responsabilità più grande ricade su di lui che non segue il Papa e aspetta direttive dai catechisti. I semplici fratelli sono tenuti all'oscuro di tutto e purtroppo non tutti hanno la possibilità e la voglia di cercare altro con altri mezzi. Bisogna richiamare i sacerdoti perché celebrino l'Eucaristia come gli è stata consegnata dalla Chiesa. La messa non è di kiko o dei catechisti. Qui a Torino la maggior parte non sa neanche l'esistenza della lettera del card Arinze (perché le informazioni sono solo quelle a circuito interno manipolate dai responsabili) ed ignora le norme liturgiche perché ci si fida del parroco, giustamente si pensa che tutto quello che fa il parroco sia lecito. Il nodo della questione sono i preti

Di Torino 30 novembre, 10:40

Ho dimenticato di dire una cosa: ho riflettuto sulla frase dei catechisti "sei vedova e devi rimanere tale" sapete perché? Sapete cosa fanno alle vedove?

Un bel lavaggio del cervello, così quando sono completamente sole, nel senso che i figli sono in grado di badare a se stessi, sopratutto se sono vedove ancora in forze e in gamba, le inducono con varie catechesi ad alzarsi "spontaneamente" per andare itineranti con le famiglie che vanno ad evangelizzare! Perché? Ovvio, la donna catechista è impegnata con il marito nell'evangelizzazione... chi pensa a cucinare? Chi pensa a lavare le mutande? Chi pensa a fare i letti? Chi è la colf gratuita? LA VEDOVA!!! Oppure la mandano nei vari Redemptoris Mater a prestare lo stesso servizio. Oppure, se ha casa di proprietà e non vuole alzarsi per andare in giro per il mondo, la costringono a ospitare i sacerdoti provenienti dal cammino e a cucinare e lavare la biancheria per loro. Se fosse un servizio spontaneo non ci sarebbe nulla di male. L'ospitalità è prevista nel cristianesimo ed è ricompensata da Dio, ma qui è coercizzata. Ecco perché mi hanno detto Tu sei vedova e devi rimanere tale. In un'altra comunità c'erano due vedovi (uomo e donna) che avevano cominciato a simpatizzare e si erano fidanzati... sono intervenuti gli stessi catechisti miei, che erano anche i loro, e praticamente li hanno separati. Lei è rimasta in cammino, lui ne è uscito. Ora lui sta con una donna donna divorziata. La domanda sorge spontanea: Era meglio che si sposasse la vedova o che viva more uxorio con una donna divorziata? Ora io non so cosa il Signore vuole da me. Non so se incontrerò nuovamente una persona degna di starmi accanto e che voglia bene a me e alle mie figlie. Certamente non sono a caccia e non mi realizzo con un uomo, mi realizzo attraverso me stessa, attraverso la fede in Dio, trasmettendola in modo sano alle mie figlie, attraverso i loro occhi vedo il mondo, con tutta la ricchezza che ho dentro, con tutto il coraggio che Dio mi ha donato, sopratutto quello di lasciare una setta pericolosa che lava il cervello e che ti mette in condizioni di non saper affrontare la vita all'esterno. Sono FELICE di esserne uscita, non per reazione a quanto mi hanno detto, non per orgoglio, ma perché ci sono due tipi di orgasmi: quello sessuale che loro condannano e non c'è niente di male, perché Dio ci ha creato così, quello mentale, di avere il potere sul cervello dei deboli ed è l'orgasmo che esercitano i catechisti del cammino neocatecumenale. Sono sfuggita al loro controllo!!! Sono FELICE anche perché la mia figlia grande ne è uscita, e le due piccole farò in modo che non entrino MAI.

Prego ogni giorno Dio e la Beata Vergine Maria di darmi la forza di andare avanti e di testimoniare con la vita la mia fede sinceramente cristiana. Pregate per me. Francesca.

Di Francesca 28 novembre, 2007 13:19

Continueremo a inserire, in altre pagine, man mano che perverranno, le testimonianze più significative...

 

Stigmatizziamo:

Uso improprio di simboli ebraici
La Cannukkià, il candelabro a 9 luci, simbolo della vittoria su Antioco IV Epifane, diventa... >>>

Stranezze liturgiche
scoperte anche dal Web
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Chi aggiunge simboli esterni per "ravvivare" la forma religiosa crea "idolatria" >>>

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"Redemptoris Mater" 
Una seria minaccia per l'unità della Chiesa cattolica
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Commenti sullo Statuto
da parte di Don Gino Conti >>>

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sul RICA, sui catecumeni e il "neocatecumenato" >>>

Inflazione del volto di Kiko nelle immagini di Cristo
Abbiamo notato con sconcerto ed inquietudine, nei dipinti dell'iniziatore del Cammino. >>>

Sono a comunicarvi le decisioni del S. Padre...
Abbiamo inserito il testo della Lettera del card Arinze, comparato con le nostre osservazioni...>>>

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. Notazioni di un  nostro collaboratore >>>
. Notazioni ulteriori >>>

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Abbiamo inserito, con commento, il testo della discorso di Kiko, P.za S. Pietro, 3 giugno 2006 >>>

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Sebbene goda del favore di molti ecclesiastici, il Cammino presenta aspetti problematici in campo, dottrinale, liturgico e pastorale... >>>

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ultimo aggiornamento 5 gennaio 2009