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                       Beirut/Roma
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                               Un forte
                              impegno comune per riportare la pace in Libano e
                              per costruire un clima di stabilità nell’intero
                              Medio Oriente. (Reazioni dal Libano) 
                               
                                È una
                                comunità internazionale molto preoccupata
                                quella che si è riunita ieri alla Farnesina, ma
                                intenzionata a portare avanti con tutti i mezzi
                                qualcosa che è più di un mero tentativo di
                                realizzare la pace in Libano ed in tutto il
                                Medio Oriente. Alla conferenza stampa
                                conclusiva, il ministro degli Esteri italiano,
                                Massimo D’Alema, il segretario generale dell’ONU,
                                Kofi Annan, il segretario di Stato americano,
                                Condoleezza Rice, ed il premier libanese, Fuad
                                Siniora, hanno esposto i vari punti su cui si
                                basano gli auspici per una tregua immediata allo
                                scopo di consentire, attraverso l’utilizzo dei
                                corridoi, l’accesso degli aiuti umanitari agli
                                ormai 800 mila profughi, una folla dolorosamente
                                sbandata in fuga dalle violenze giornaliere.
                                Certo a Roma non si è ancora raggiunto nulla di
                                concreto e mancavano i protagonisti: Israele
                                soprattutto, Siria e Iran, considerati gli
                                ispiratori dei miliziani sciiti Hezbollah. Kofi
                                Annan ha con forza chiesto che Damasco e Teheran
                                vengano coinvolti nel processo di distensione:...continua 
                                
                               
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                  [Fonte: Radio Vaticana 27 luglio 2006]     
                
                  
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                       Medio
                        Oriente
                       | 
                     
               
                                      
                      
                        
                          
                            
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                               Domani a
                                Perugia incontro interreligioso di preghiera in
                                contemporanea con il Summit di Roma 
                                In coincidenza
                                con il summit di Roma per il "cessate il
                                fuoco" in Medio Oriente e in risposta
                                all'appello di Benedetto XVI rivolto a tutti i
                                credenti per invocare la pace, domani,
                                mercoledì 26 luglio, alle ore 10.30, a Perugia,
                                nella Sala della Vaccara del palazzo dei Priori,
                                si terrà un incontro interreligioso di
                                riflessione e di preghiera per la pace. Saranno
                                presenti l'imam di Perugia, dott. Abdel Qader, e
                                l'arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti,
                                promotori dell'Iniziativa, e sono invitati i
                                membri della comunità ebraica di Perugia, della
                                Chiesa ortodossa, che sarà presente con
                                Giovanna Bottoni membro del Consiglio di Chiesa,
                                e delle comunità cristiane evangeliche.
                                Introdurrà mons. Elio Bromuri, delegato delle
                                Conferenza episcopale umbra per l'ecumenismo e
                                il dialogo interreligioso. 
                                
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                  [Fonte: SIR 25 luglio 2006]     
                
                  
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                       Chianciano
                       | 
                     
               
                                      
                      
                        
                          
                            
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                              Ecumenismo: Iniziata oggi la 43ª Sessione
                                d formazione del SAE
                                “La sfida principale per i cristiani oggi
                                impone loro di non cedere alla nostalgia di
                                alleanze tra fede e religione civile, ma di
                                percorrere in maniera creativa la strada di un
                                pluralismo radicale”. Lo ha detto, oggi,
                                Giuseppe Ruggieri dello Studio teologico di
                                Catania, trattando il tema “Il Nome e i nomi”,
                                nella prima giornata dei lavori della 43ª
                                Sessione di formazione ecumenica del Sae
                                (Segretariato attività ecumeniche), sul tema
                                “Chiamati alla fede, nei giorni della storia.
                                Chiese, identità, laicità”, che si è aperta
                                oggi a Chianciano Terme (Si). “I cristiani -
                                ha affermato Ruggieri - non sono chiamati solo
                                ad essere miti e tolleranti, ma anche ad
                                annunciare la salvezza alle nazioni nel nome di
                                Gesù Cristo, nella convinzione che il Nome
                                assoluto di Dio sia al di sopra di tutti i nomi
                                relativi usati dagli esseri umani e al tempo
                                stesso che ogni nome, e dunque ogni religione,
                                possa essere una strada per giungere a Dio”.
                                Dodici i gruppi di studio in cui si
                                articoleranno i lavori del convegno, dal
                                rapporto tra cristianesimo e potere a quello tra
                                Regno di Dio e storia, dal rapporto tra mistica
                                e laicità alla religione come fonte di
                                conflitto o di pace, dalla pedagogia del dialogo
                                interreligioso alla bioetica, dalla storia del
                                sionismo alla rappresentazione della fede sugli
                                schermi cinematografici. Oggi pomeriggio è in
                                corso una tavola rotonda dal titolo “Cercate
                                prima il regno di Dio e la sua giustizia”, con
                                il valdese Fulvio Ferrario, il cattolico Piero
                                Stefani e l’ortodosso Vladimir Zelinsky. 
                                 
                                >Alcuni
                                interventi 
                                
                               
                                                          | 
                               
                          
                         
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                  [Fonte: SIR 24 luglio 2006]     
                
                  
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                       Seul
                       | 
                     
               
                                      
                      
                        
                          
                            
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                               Ecumenismo: Kobia (WCC), “La riconciliazione
                              è il cuore dell'ecumenismo ” 
                              
                            
                                 “La riconciliazione è il cuore della visione
                                ecumenica e può essere fonte di unità tra le
                                Chiese e le culture” lo ha affermato Samuel
                                Kobia, segretario generale del Consiglio
                                mondiale delle Chiese (Wcc) indirizzando un
                                saluto al 19° congresso mondiale dei metodisti
                                che si chiude oggi a Seoul, in Corea. “Il dono
                                più prezioso che la Chiesa oggi può offrire al
                                mondo – ha detto Kobia – rendere le persone
                                più capaci di riconciliazione. Il movimento
                                ecumenico – ha aggiunto – è ad un punto di
                                svolta. L’impegno di fondo resta quello che ha
                                portato uomini e donne a far nascere il Wcc:
                                lavorare per l’unità dei cristiani, la
                                missione e l’evangelizzazione, l’istruzione
                                e la formazione al discepolato, l’azione
                                sociale per la giustizia e la pace, il dialogo
                                con il mondo contemporaneo”. La conferenza
                                mondiale dei metodisti si riunisce ogni cinque
                                anni e raduna oltre 500 delegati di 132 Paesi. 
                               
                              >I
                              Metodisti aderiscono all'Accordo sulla
                              Giustificazione 
                             
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                  [Fonte: SIR 24 luglio 2006]     
                
                  
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                       Città
                        del Vaticano
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                               Benedetto XVI
                             e il Medio Oriente 
                                
                              “Dal primo momento in cui sono giunte le
                                notizie dello scoppio dei missili degli
                                hezbollah e delle bombe israeliane”, Benedetto
                                XVI, “sospinto dalla grande preoccupazione per
                                le sorti di tutte le popolazioni interessate al
                                conflitto del Medio Oriente, “non ha cessato
                                di ammonire e di invitare alla preghiera”,
                                chiamando “alla mobilitazione generale le
                                Chiese particolari come tutti i credenti del
                                mondo” per “implorare da Dio il dono
                                prezioso della pace” e indicendo una “giornata
                                di preghiera e di penitenza” per domenica 23
                                luglio. Lo ricorda, nella nota del SIR di oggi,
                                mons. Elio Bromuri, direttore del settimanale
                                regionale dell’Umbria, “La Voce”. Dell’interessamento
                                del Papa alla situazione mediorientale, osserva
                                Bromuri, “si sono accorti i giornali e i
                                telegiornali che hanno fatto titoli a sei
                                colonne per rilanciare le dichiarazioni di Papa
                                Ratzinger. Solo qualche studioso aduso a
                                rincorrere personali fantasie tra ombre e
                                sospetti può immaginarsi un Papa diverso. Che
                                egli, insieme a tutta la diplomazia vaticana,
                                abbia evocato la doppia colpa e. ...continua 
                                 
                                > Il
                                Patriarca dei Maroniti Sfeir e rav Di Segni
                             
                              
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                  [Fonte: SIR 21 - 23 luglio 2006]     
                
                  
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                       Città
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                               Messaggio del
                              Papa a Bartolomeo I per il VI Simposio del
                              progetto "Religion, Science and the
                              Environment" 
                                
                              Nel quadro del progetto "Religion, Science
                              and the Environment" promosso dal Patriarca
                              ecumenico, Sua Santità Bartolomeo I, e dedicato
                              all’ambiente e alla salvaguardia del creato, si
                              è tenuto in Brasile, dal 13 al 20 luglio, il VI
                              Simposio dal titolo: "Il Rio delle Amazzoni,
                              Sorgente di Vita". I simposi, che si svolgono
                              in navigazione, hanno la finalità di promuovere la
                              consapevolezza dei gravi problemi che minacciano
                              il creato, e l’impegno per una azione congiunta
                              dei cristiani e degli uomini di religione nell’intento
                              di porvi rimedio. Il VI simposio è stato
                              organizzato dal Patriarca ecumenico e dal Comitato
                              permanente di " Religion, Science and the
                              Environment" in stretto contatto e in
                              collaborazione con l’Episcopato della Chiesa
                              cattolica in Brasile. ...continua
                                
                              
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                  [Fonte: Zenit 20 luglio 2006]     
                
                  
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                                Il Sinodo
                                ortodosso di Mosca: dialogo con Roma sui temi
                                etici 
                                Il
                                Sinodo della Chiesa ortodossa russa si è
                                espresso a favore della continuazione del
                                dialogo con Roma sui problemi di comune
                                interesse per ortodossi e cattolici. Il Sinodo -
                                apertosi ieri al monastero della Trinità di San
                                Sergio sotto la presidenza del Patriarca di
                                Mosca Alessio II - ha individuato nei diritti e
                                nella dignità dell'uomo insieme alla
                                responsabilità morale dell'individuo, alcune
                                delle questioni chiave per il dialogo con la
                                Chiesa cattolica. Le stesse tematiche - ricorda
                                l'agenzia Asianews - erano emerse  nell'incontro
                                del maggio scorso tra il presidente del
                                Dipartimento per le relazioni esterne di Mosca,
                                metropolita Kirill, e Benedetto XVI. I
                                partecipanti alla sessione estiva del Sinodo
                                hanno espresso soddisfazione per quei colloqui.
                                Il Sinodo ha poi approvato i risultati della 
                                Conferenza cattolico-ortodossa «Dare un'anima
                                all'Europa», svoltasi a Vienna a maggio:
                                durante i lavori gli invitati hanno discusso di
                                tematiche come le sfide imposte dalla
                                globalizzazione, l'influenza dell'etica
                                cristiana sulla politica, l'economia e i mezzi
                                di informazione e il dialogo delle due Chiese
                                con le altre religioni.
  
                                
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                  [Fonte: Avvenire 19 luglio 2006]     
                
                  
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                       Haifa
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                                Haifa, città
                                della pace, sotto il fuoco 
                                
                                Dieci giorni fa
                                ero a Haifa, per il Congresso Mondiale degli
                                Ebrei d'Egitto, di quegli ebrei, cioè, che,
                                come la mia famiglia, a seguito della nascita
                                dello Stato di Israele, sono stati espulsi da
                                quel paese, che, comunque, è rimasto nella loro
                                memoria come una specie di Aegyptus felix. Haifa,
                                città della pace, dove arabi e ebrei vivono in
                                grande armonia, oggi sottoposta al fuoco dei
                                missili dei terroristi che non vogliono la pace
                                e tengono in scacco proprio la popolazione
                                palestinese che dicono di voler difendere.  
                                da Cecilia Nizza, Gerusalemme 
                                
                               
                               
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                  [Fonte: Corriere della Sera 17 luglio 2006]     
                
                  
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                       Chianciano
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                                SAE
                                (Segretariato Attività Ecumeniche): Dal 23
                                luglio a Chianciano si riflette su Chiese,
                                Identità e Laicità" 
                                "Declinare
                                la fede oggi, con tutti i problemi e i
                                condizionamenti che il viverla nella storia
                                comporta": su questi temi si rifletterà
                                durante la 43ª Sessione di formazione
                                ecumenica, promossa dal Segretariato attività
                                ecumeniche (Sae), a Chianciano Terme, dal 23 al
                                29 luglio 2006, come spiega il presidente del
                                Sae, Meo Gnocchi. "Abbiamo scelto il tema
                                'Chiamati alla fede nei giorni della storia.
                                Chiese, identità, laicità' - aggiunge Gnocchi
                                - per esaminare alcuni problemi molto sentiti
                                come la questione identitaria e quella della
                                laicità". Come sempre, durante la
                                Sessione, si alterneranno momenti di ascolto, di
                                lavoro in gruppi di studio e di preghiera, che
                                vedranno protagonisti cattolici, protestanti,
                                ortodossi, ebrei, musulmani. In realtà, osserva
                                il presidente del Sae, "oggi, da un lato,
                                il cammino ecumenico segna un po' il passo su
                                alcuni temi, soprattutto quelli ecclesiologici;
                                dall'altro non mancano segni di speranza, come
                                dimostra il fatto che il dialogo continua,
                                malgrado le difficoltà. È importante,
                                comunque, accogliere ed incoraggiare una
                                sensibilità ecumenica nelle comunità
                                ecclesiali". Un segno di
                                "speranza" per il cammino ecumenico in
                                Italia è anche costituito dal fatto che il 18
                                ottobre, nell'ambito del IV Convegno ecclesiale
                                nazionale di Verona che avrà per tema
                                "Testimoni di Gesù risorto speranza nel
                                mondo", ci sarà la preghiera ecumenica con
                                riflessioni spirituali di esponenti di Chiese
                                ortodosse e Comunità ecclesiali protestanti. 
                                 
                                >Programma 
                                
                                
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                  [Fonte: SIR 14 luglio 2006]     
                
                  
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                       Scozia
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                               I cattolici
                              contro Enrico VIII. Proposta di “Abrogare l’Act
                              of settlement” 
                              
                              
                                Non è uno scherzo
                                ma è l’iniziativa di Alex Salmond, leader del
                                secondo più importante partito scozzese, lo
                                "Scottish Nationalist Party", che
                                facendo proprie le posizioni della locale Chiesa
                                cattolica, ha chiesto a Tony Blair di annullare
                                l'"Act of Settlement", la legge
                                britannica che impedisce ai cattolici di
                                diventare sovrani del Regno Unito ed esclude dal
                                trono anche i membri della famiglia reale che
                                decidono di sposare un cattolico o una
                                cattolica. Questa legge è una conseguenza della
                                Riforma di Enrico VIII, di oltre trecento anni
                                fa, che tolse ai cattolici i diritti civili,
                                riacquistati da questi ultimi soltanto nel 1829.
                                Durante una recente visita al Parlamento di
                                Westminster il card. Keith O'Brien ha chiesto ai
                                politici di considerare la revoca della legge,
                                che secondo Salmond "rappresenta una chiara
                                discriminazione istituzionale contro milioni di
                                nostri cittadini e favorisce la divisione della
                                società in base alla religione". “Questa
                                legge non resisterebbe se discriminasse un’altra
                                religione”, ha dichiarato un portavoce dei
                                Vescovi cattolici scozzesi. Pronta la risposta
                                di Blair: “la legge – ha detto un portavoce
                                del governo - è in teoria discriminatoria ma
                                una sua abrogazione non è necessaria perché
                                essa non ha alcun effetto sul ruolo dei
                                cattolici nella vita pubblica”. 
                                
                               
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                  [Fonte: SIR 13 luglio 2006]     
                
                  
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                        | 
                       Azerbaigian
                       | 
                     
                
                                      
                      
                        
                          
                            
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                                Uno degli elementi
                                più caratteristici dell'arte armena antica sono
                                i "khatchkar", letteralmente
                                "croci-pietre" ("khach",
                                croce, "kar" pietra). Si tratta di
                                stele sulle quali sono raffigurati a
                                bassorilievo una croce, con o senza l'effigie di
                                Cristo, fiancheggiata da scene bibliche oppure
                                da preghiere o versetti evangelici in antico
                                armeno: ricordiamo che l'Armenia è stato il
                                primo stato a divenire ufficialmente cristiano,
                                nel 301, 12 anni prima dell'editto di
                                Costantino. I "khatchkar" venivano
                                usati come lapidi tombali, ma più spesso anche
                                come stele votive, come segni di devozione: se
                                ne trovavano decine, soprattutto ai margini di
                                strade e sentieri. Ma il Caucaso, di cui
                                l'Armenia è parte, non è solo un crogiuolo di
                                nazionalità, di lingue (oltre 30) e di
                                religioni: cristianesimo ortodosso (Georgia,
                                Ossezia), monofisita (Armenia), islam sunnita (Nord-Caucaso,
                                con la Cecenia) e sciita (Azerbaigian), ma
                                purtroppo è anche un concentrato di
                                controversie, odii e rivalità storiche di cui
                                gli armeni sono stati assai spesso vittime. In
                                antico essi occupavano una regione più vasta di...continua 
                                
                               
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                  [Fonte: Avvenire 12 luglio 2006]     
                
                  
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                               CCEE:
                                Un rapporto sull'insegnamento della religione
                                nelle scuole europee 
                               
                              Elaborare un
                                rapporto sulla situazione dell’insegnamento
                                della religione (Ir) nelle scuole del proprio
                                Paese. È il “compito” che attende i
                                delegati delle 34 conferenze episcopali europee
                                che fanno parte del Ccee (Consiglio delle
                                Conferenze episcopali europee), riuniti fino ad
                                oggi a Roma per il seminario di avvio della
                                ricerca promossa dal Ccee su proposta della
                                Conferenza episcopale italiana. Il progetto,
                                approvato dall’assemblea plenaria del Ccee
                                nell’ottobre 2005, “si propone di
                                coinvolgere le Chiese cattoliche d’Europa,
                                promuovendo il confronto sull’Ir nella scuola,
                                rinforzando lo scambio di esperienze tra le
                                diverse comunità ecclesiali e la consapevolezza
                                della responsabilità in campo educativo e
                                scolastico. ...continua 
                                 
                                                          | 
                               
                          
                         
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                  [Fonte: SIR 11 luglio 2006]     
                
                  
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                       Istanbul
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                               Nuovo caso di
                              violenza contro un ministro di culto cattolico.
                              Sacerdote francese assalito in Turchia 
                                 
                              Un sacerdote
                              francese, Pierre Brunissen, è stato assalito da
                              un uomo armato di coltello a Samsun, in Turchia.
                              Il prete è stato ferito ad un fianco ed è stato
                              ricoverato in ospedale. Non è in pericolo di
                              vita. Il 5 marzo scorso padre Brunissen aveva
                              riaperto la chiesa di S.Maria a Trabzon con la
                              celebrazione eucaristica. La chiesa era quella in
                              cui era parroco
                              don Andrea Santoro assassinato il 5 febbraio
                              scorso proprio nella sua chiesa a Trazbon.
                              L'assassino era poi stato arrestato.
                              Il 21 febbraio scorso alcuni giovani (bollati
                              dalla polizia locale come drogati) erano penetrati
                              nella chiesa di Samsun (che si trova a circa 350
                              km da Samsun) e avevano minacciato don Pierre
                                Brunissen. Si tratta del terzo attacco contro
                                esponenti cattolici avvenuto in Turchia: dopo la
                                tragica morte di don Santoro, infatti, aveva
                                ricevuto minacce di morte un francescano sempre
                                di Trebisonda. 
                                 
                                >Notizie 
                               
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                  [Fonte: AsiaNews 2 luglio 2006]     
                
                  
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                       Città
                        del Vaticano
                       | 
                     
                
                                      
                      
                        
                          
                            
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              All'Angelus del 2 luglio 
                              Benedetto XVI ha
                              voluto far giungere al patriarca di Mosca Alessio
                              II un suo messaggio di saluto. Per questo dopo la
                              preghiera dell'Angelus si è rivolto direttamente
                              al capo degli ortodossi russi per assicurare le
                              sue preghiere e augurare successo al summit dei
                              leader religiosi, organizzato dal Consiglio
                              Interreligioso della Russia. "Su invito del
                              Patriarca di Mosca - ha spiegato ai fedeli in
                              piazza - la Chiesa Cattolica vi prende parte con
                              una propria delegazione". Per Papa Ratzinger,
                              "la significativa riunione di tanti esponenti
                              delle religioni del mondo sta ad indicare il
                              comune desiderio di promuovere il dialogo fra le
                              civiltà e la ricerca di un ordine mondiale più
                              giusto e pacifico. Auspico - ha scandito - che,
                              grazie al sincero impegno di tutti, si possano
                              trovare ambiti di effettiva collaborazione, nel
                              rispetto e nella comprensione reciproca, per far
                              fronte alle sfide attuali. Per i cristiani - ha
                              concluso il Papa - si tratta di imparare a
                              conoscersi sempre più profondamente e a stimarsi
                              a vicenda, alla luce della dignità dell'uomo e
                              del suo eterno destino"....continua 
                               
                              >Chiesa
                              cattolica in Russia oggi 
                              
                                                           | 
                               
                          
                         
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                  [Fonte: Santa Sede 2 luglio 2006]     
                
                  
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              Il programma del viaggio del Papa
              a
              Valencia (Spagna), per l'Incontro Mondiale delle Famiglie (8-9
              luglio) 
               
              Visita alla cattedrale della “Virgen
              de Los Desamparados” di Valencia; visita di cortesia ai reali di
              Spagna; incontro con il presidente del governo spagnolo. Questi
              alcuni tra gli appuntamenti previsti dal programma ufficiale –
              diffuso oggi dalla Sala Stampa vaticana - del viaggio apostolico
              di Benedetto XVI a Valencia (Spagna), in occasione del V incontro
              mondiale delle famiglie (8-9 luglio 2006). Si tratta del terzo
              viaggio all’estero del Papa, dopo quello in Germania per la XX
              Gmg (18-21 agosto 2005) e il più recente in Polonia (25-28 maggio
              2006)....continua 
                 
                >Nota
                consuntiva  
                >Lettera
                del Papa ai Vescovi Spagnoli 
              
              
                                     
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                  [Fonte: SIR]     
                
                  
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                       Camaldoli
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                                    Consultate
                                    le proposte che vengono da Camaldoli! 
          
          
            Settimane, convegni, colloqui,
            incontri tempi liturgici ritmati dal calendario...
            
            Iniziative ideate dai tre centri
            della comunità monastica e iniziative concertate con
            istituzioni, associazioni e altre comunità. 
          
            Un programma che ogni anno
            torna a ripercorrere itinerari quasi storici e ciclicamente li
            ripropone; ma insieme ne accoglie di nuovi. 
            
              Letture della Bibbia e dei
            Padri della Chiesa, itinerari di meditazione, lectio
            divina, esercizi spirituali ...continua 
              
              
                                      
                               
                               
                                 
                              
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              | 
                   
                  [Fonte: Monastero di Camaldoli]     
                
                  
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