Roma

Pronta in Vaticano la nuova TV del Papa

Sarà la nuova tv del Santo Padre. Il Vaticano ha deciso di lanciare un servizio di informazione televisiva che offrirà alle emittenti cattoliche di tutto il mondo «contenuti che riflettano l’immagine del mondo visto da Roma». Si tratta del piano di ridefinizione della comunicazione esterna della Santa Sede. Include l’accentramento dei media vaticani in un unico dicastero e la soppressione del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, presieduto dall’arcivescovo americano John Patrick Foley. Un’iniziativa di grande rilievo che colma il vuoto lasciato da Telepace, rete ufficiosa del Vaticano che dopo sedici anni ha cancellato dal palinsesto i tg e le news dalla Santa Sede.  ...continua

>Leggi l'articolo apparso su La Stampa


  [Fonte: La Stampa 15 gennaio 2007] 



 Roma

Unità dei Cristiani. Kasper: "Passi avanti nonostante le difficoltà"

C'è un "ecumenismo dei vertici" scandito dai grandi incontri e dalle relazioni fra le Chiese. E c'è un "ecumenismo della base". I due percorsi si intrecciano e il card. Walter Kasper ne parla a SIR Europa, in apertura della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (18-25 gennaio), come di due facce della stessa medaglia. Infatti nell’ecumenismo, dice il presidente del pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, “è importante non coinvolgere solo i vertici ma raggiungere la base". Secondo Kasper nel 2006 sono stati fatti passi avanti: “è stato ripreso il dialogo con tutte le Chiese ortodosse”, la visita del Papa in Turchia, quella a Roma dell'arcivescovo di Atene Christodoulos, “un evento storico”, e l'incontro tra l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams e Benedetto XVI. Allo stato attuale “restano differenze anche dogmatiche con le Chiese d’Oriente sul ministero petrino e difformità di cultura e di mentalità” mentre con le Chiese riformate “crescono i dissensi su temi come l'omosessualità, il divorzio o l'eutanasia”. Nonostante ciò il cardinale si dice “convinto che si potrà raggiungere l'unità perfetta” con le Chiese d’Oriente e “collaborare con importanti gruppi presenti nelle Chiese protestanti”. E a settembre si terrà la terza assemblea ecumenica europea a Sibiu in Romania.

>Il Papa ne parla nell'Udienza del mercoledì
>Omelia conclusiva in S. Paolo Fuori le Mura
 


  [Fonte: SIR 17 gennaio 2007] 



 Strasburgo

Il Patriarca ecumenico Bartolomeo I invitato alla Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

Il Patriarca ecumenico Bartolomeo I sarà tra gli ospiti della Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che si ritroverà a Strasburgo dal 22 al 26 gennaio per la sessione invernale dei lavori. L’intervento del rappresentante ortodosso davanti all’emiciclo della istituzione fondata nel 1949, cui oggi aderiscono 46 Stati, è fissato per la giornata d’apertura “nell’ambito della promozione del dialogo interculturale e interreligioso, una delle priorità – spiega l’ufficio stampa CdE - del presidente dell’Assemblea, René van der Linden”. Fra gli altri punti all’ordine del giorno figurano un dibattito sulla situazione attuale in Kosovo, alla presenza di Martti Ahtisaari, inviato speciale del Segretario generale Onu per il processo di determinazione del futuro status del paese balcanico. Sui temi dell’attualità politica e sul rapporto tra Consiglio d’Europa e Unione europea interverranno inoltre il primo ministro belga Guy Verhofstadt e quello greco Kostas Karamanlis. In agenda appaiono inoltre un dibattito sulla violenza sui minori e il problema della diffusione dell’Hiv/Aids.
 


  [Fonte: SIR 17 gennaio 2007] 



 Roma

"Il primo annuncio. Dove siamo? A cosa tendiamo?"

Quali modi e linguaggio usare verso gli uomini e le donne in ricerca? Il dovere e la bellezza di testimoniare Gesù nella società di oggi al centro di una due giorni di riflessione e confronto. Si è tenuto a Roma il 15 e 16 gennaio un seminario sul primo annuncio aperto con la presentazione di S.E. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto e Presidente della Commissione episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, e con l’intervento introduttivo su “Il primo annuncio. Dove siamo? A cosa tendiamo?” di Mons. Walter Ruspi, Direttore dell’Ufficio catechistico nazionale della Cei....continua

 


  [Fonte: SIR 16 gennaio 2007] 



 Roma

Giovedì 25 gennaio alle ore 17.30 Papa Benedetto XVI concluderà solennemente la settimana di preghiera per l'unità dei Cristiani, presiedendo i Vespri della Conversione di San Paolo.

Il servizio che i Monaci Benedettini dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura prestano alla Chiesa, per promuovere l'unità tra le varie Chiese cristiane, è frutto del particolare mandato ecumenico affidato loro dal Santo Padre Benedetto XVI. Sempre più spesso i fedeli che frequentano San Paolo fuori le Mura possono assistere e partecipare a celebrazioni ecumeniche, che i Monaci organizzano insieme al Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Uno dei momenti privilegiati e più intensi è indubbiamente la settimana della preghiera per l'Unità dei Cristiani, che si svolge ogni anno dal 18 al 25 gennaio, durante la quale i Benedettini di San Paolo accolgono in una serie di liturgie ospiti ortodossi, luterani, anglicani e altri. Si parlava di un passo storico, quando l'anno scorso vi parteciparono non solo autorevoli rappresentanti, ma anche le loro comunità. Quest’anno saranno presenti tre comunità sorelle cristiane, che celebrano nel loro proprio rito una preghiera serale alla tomba dell'Apostolo delle Genti, mentre i 25 Monaci e i loro novizi assisteranno e pregheranno con loro.

>Comunicato stampa
>Locandina con le iniziative di Milano
 


  [Fonte: Abbazia S.Paolo Fuori le Mura 12 gennaio 2007] 



 Praga

Ecumenismo: il 22 gennaio, a Praga, la notte delle Chiese aperte.

“La notte delle chiese aperte”: questo il nome dell'evento previsto per il 22 gennaio, che consentirà di visitare diverse Chiese cristiane nel centro storico di Praga, in cui si svolgeranno diverse manifestazioni a carattere ecumenico. L'evento è inserito nelle iniziative della Terza assemblea ecumenica europea (EEA3). La Chiesa evangelica dedicata al Salvatore ospita una manifestazione per famiglie con bambini a partire dalle 16. Presso la congregazione dei Fratelli Moravi, alle 18, verranno recitate preghiere ecumeniche cui seguirà la firma della Charta Oecumenica da parte dei rappresentanti della maggior parte delle Chiese Ceche....continua

 


  [Fonte: SIR 12 gennaio 2007] 



 Cambridge

"In nessun momento siamo massa informe" - Già definiti a 24 ore dal concepimento.

Il "progetto" di un embrione è già definito 24 ore dopo il concepimento. Quando lo zigote, la prima cellula nel nuovo organismo, si è moltiplicata appena due volte, già ha un asse che resterà riconoscibile nell'asse di sviluppo dell'individuo. E già è definito esattamente da quali cellule si svilupperà la nuova creatura, e quali invece formeranno la placenta. Lo afferma una ricerca dell'Università di Cambridge - anticipata da «Nature» - che dopo lunghi studi sugli embrioni dei topi contraddice quella che era fino a pochi anni fa convinzione generale dell'embriologia: e cioè che per diversi giorni dopo il concepimento l'embrione sia semplicemente una massa informe di cellule, destinate a una differenziazione solo dopo l'annidamento nell'utero materno....continua

 


  [Fonte: Avvenire 11 gennaio 2007] 



 Roma

La C.E.I. replica alle accuse di oscurantismo del Ministro Ferrero

“Stupore e sconcerto” per le dichiarazioni critiche rilasciate dal Ministro della Repubblica Italiana Paolo Ferrero contro l’intervento di monsignor Giuseppe Betori nell’audizione informale alla Camera dei Deputati sulle proposte di legge in tema di libertà religiosa. È questa la reazione dei Vescovi italiani di cui si è fatto portavoce monsignor Claudio Giuliodori, Direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), in un comunicato stampa recapitato a ZENIT mercoledì 10 gennaio. Il 9 gennaio, monsignor Betori, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), è stato ascoltato dalla Commissione affari costituzionali della Camera insieme ai rappresentanti di altre confessioni religiose circa le proposte di legge C. 36 e C. 134 recanti “Norme sulla libertà religiosa e abrogazione della legislazione sui culti ammessi”....continua
 


  [Fonte: Zenit 10 gennaio 2007] 



 Città del Vaticano

Discorso del Papa al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede: "Solo rispettando l'uomo è possibile promuovere la pace"

La mancanza di libertà religiosa soprattutto in Asia; i conflitti in Africa; le tensioni in Medio Oriente; la fame che continua a colpire tanti Paesi nel mondo; gli attacchi alla vita ed alla famiglia che si diffondono sempre più , anche sotto l’apparenza della ricerca scientifica; la crisi che sembra aver colpito i negoziati per il disarmo. Sono tante, per Benedetto XVI le ombre che si proiettano sul mondo all’inizio del 2007, anche se non mancano le luci, in primo luogo la sempre maggiore consapevolezza della “necessità vitale” del dialogo tra le culture e le religioni, anche se ne serve di più del fatto che “solo rispettando la persona umana è possibile promuovere la pace”. È il mondo visto nella prospettiva della Santa Sede quale il Papa lo ha tratteggiato oggi nel discorso rivolto ai rappresentanti dei 175 Stati che hanno rapporti diplomatici col Vaticano. Stati ai quali vanno aggiunti le Comunità Europee, il Sovrano militare Ordine di Malta e due missioni a carattere speciale, quella della Federazione Russa e l’Ufficio dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP).

>Testo integrale del discorso

 


  [Fonte: Santa Sede 8 gennaio 2007] 



 Città del Vaticano

6 gennaio 2007. Il Papa all'Angelus: ecco perché l'Epifania è importante.

[...] Perché questo avvenimento è così importante? Perché in esso cominciò a realizzarsi l’adesione dei popoli pagani alla fede in Cristo, secondo la promessa fatta da Dio ad Abramo, circa la quale riferisce il Libro della Genesi: "In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra" (Gn 12,3). Se dunque Maria, Giuseppe e i pastori di Betlemme rappresentano il popolo d’Israele che ha accolto il Signore, i Magi sono invece le primizie delle genti, chiamate anch’esse a far parte della Chiesa, nuovo popolo di Dio, basato non più sulla omogeneità etnica, linguistica o culturale, ma solo sulla fede comune in Gesù, Figlio di Dio. L’Epifania di Cristo, perciò, è nello stesso tempo epifania della Chiesa, cioè manifestazione della sua vocazione e missione universale. In questo contesto sono lieto di indirizzare il mio cordiale saluto agli amati fratelli e sorelle delle Chiese Orientali che, seguendo il Calendario Giuliano, celebreranno domani il Santo Natale: con affetto auguro loro abbondanza di pace e di cristiana prosperità.[...]
 


  [Fonte: Santa Sede 6 gennaio 2007] 



 Napoli

Giornata della Pace. A Napoli la marcia della Comunità di S. Egidio. Hanno partecipato anche ebrei e musulmani.

In occasione della Giornata mondiale della pace, che si è celebrata ieri, 1° gennaio, la Comunità di Sant’Egidio di Napoli ha organizzato, come di consueto la marcia della pace per le strade di Napoli. “All’inizio del 2007 che vedrà Napoli ospitare ad ottobre l’incontro interreligioso di preghiera per la pace, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’arcidiocesi partenopea, la Comunità di Sant'Egidio, assieme ad altre associazioni, movimenti e comunità, ha voluto far giungere il suo sostegno alle parole del Papa e alla sua sollecitudine per la pace nel mondo, ancora tanto diviso e segnato da guerre, ingiustizie, povertà e violenze”, spiega Antonio Mattone della Comunità di Sant’Egidio locale. Alla marcia di quest’anno, sottolinea, “hanno partecipato esponenti della Comunità ebraica di Napoli e delle comunità musulmane della Campania, a testimonianza della felice convivenza tra credenti di fede diversa nella nostra città”. “Napoli, per la sua posizione geografica luogo di incontro tra popoli e culture, può svolgere – conclude Mattone - un ruolo fondamentale sul fronte della guerra e della pace. Su questo ruolo occorre cominciare e ad investire risorse umane, intellettuali ed economiche per fare della nostra città un luogo di incontro e di dialogo”. La marcia si è conclusa sul sagrato della cattedrale, dove l’attendeva il card. Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli.
 


  [Fonte: SIR 2 gennaio 2007] 



 Milano

1 gennaio 2007. 40a Giornata mondiale per la pace Messa in Duomo e incontro ecumenico in Arcivescovado

Dall'omelia dell'Arcivescovo di Milano, Cardinal Tettamanzi: "Ancora una volta, all’inizio del nuovo anno, ci è dato di riascoltare la grande benedizione dei sacerdoti d’Israele: «Ti benedica il Signore e ti protegga… il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda la pace» (Numeri 6. 24-26). Ti conceda la pace. È l’augurio di cui hanno bisogno ogni cuore e l’intera umanità: sempre, oggi in un modo particolare. È lo stesso augurio che in questo quarantesimo anniversario delle Giornate Mondiali della Pace ha rivolto “ai Governanti e ai Responsabili delle Nazioni, come anche a tutti gli uomini e le donne di buona volontà” Benedetto XVI con il suo Messaggio: un messaggio che della pace vuole mostrare il “cuore” vivo e pulsante - ossia la “persona umana” riconosciuta nella sua dignità e nei suoi diritti e doveri - così come della pace vuole mostrare l’aspetto duplice e unitario di “dono” e di “compito”....

 


  [Fonte: Diocesi di Milano 1 gennaio 2007] 



 Città del Vaticano

Messaggio di Benedetto XVI per la "Giornata mondiale della Pace", 1 gennaio 2007 - "La persona umana cuore della pace"

“La luce di Cristo, Sole apparso all’orizzonte dell’umanità, illumini il vostro cammino e vi accompagni lungo l’intero 2007!”: con queste parole, ieri mattina, Benedetto XVI ha rivolto a tutti “i più cordiali auguri di pace e di bene” per il nuovo anno, prima di introdurre l’Angelus. Ricordando la “felice intuizione” di Paolo VI di aprire l’anno “sotto la protezione di Maria Santissima, venerata come Madre di Dio” e di celebrare la Giornata mondiale della pace, il Papa ha evidenziato che il 1° gennaio si contempla Gesù “nella sua prerogativa di vero ‘Principe della Pace’”. “Rinnovo quest’oggi – ha detto - il mio augurio di pace ai governanti e ai responsabili delle Nazioni e degli organismi internazionali e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà”. Richiamando il suo messaggio per la Giornata, “La persona umana, cuore della pace”, Benedetto XVI ha sottolineato che “il valore della persona umana” è “la colonna portante dell’intero grande edificio della pace”. “Oggi – ha concluso - si parla molto di diritti umani, ma spesso si dimentica che essi hanno bisogno di un fondamento stabile, non relativo, non opinabile. E questo non può che essere la dignità della persona. Il rispetto per questa dignità comincia dal riconoscimento e dalla tutela del suo diritto a vivere e a professare liberamente la propria religione”.
 


  [Fonte: SIR 1 gennaio 2007] 


 










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