Roma
Discorso del Papa ai vescovi russi «in visita ad limina»
 
È importante che i cristiani affrontino insieme le grandi sfide culturali ed etiche del momento presente. Lo ha detto il Papa rivolgendosi questa mattina, giovedì 29, ai vescovi della Russia in occasione della loro visita "ad limina Apostolorum". All'inizio dell'incontro monsignor Joseph Wert, vescovo della Trasfigurazione a Novosibirsk e ordinario per i fedeli di rito bizantino residenti in Russia, ha rivolto al Papa un indirizzo di saluto....continua
 


 
[Fonte: Santa Sede 30 gennaio 2009] 



 Roma
Presto avremo nella Chiesa i Tradizionalisti Anglicani?
 
Damian Thompson, l’autorevole direttore del periodico britannico Catholic Herald e redattore al Telegraph, riporta in un lungo post la notizia che, secondo fonti australiane (The Record) si potrebbe risolvere presto la situazione della Traditional Anglican Communion, ossia di quel gruppo di anglicani di sensibilità tradizionale (e per questo la cosa ci interessa molto) che si sono da tempo staccati dalla comunione con l’Arcivescovo di Canterbury ed hanno chiesto di essere riammessi "in blocco": sono mezzo milione – come i lefebvriani - tra fedeli e sacerdoti, anche se per la Chiesa la loro ordinazione anglicana non è valida, come chiarito fin dai tempi di leone XIII. I loro esponenti hanno sottoscritto in segno di adesione il Catechismo della Chiesa Cattolica e l’hanno depositato presso un Santuario mariano in Inghilterra. Riuniti con Roma, essi conserverebbero il diritto alla liturgia anglicana, che per come è celebrata da questi "tradizionalisti anglicani" è vicinissima alla Messa tridentina; manterrebbero il loro clero sposato, ma non il Vescovo che ora li guida perché, secondo la tradizione della Chiesa, sia cattolica sia ortodossa, solo i celibi accedono all’episcopato: lodevole quindi che il loro "capo" cerchi la comunione pur sapendo che, essendo sposato, retrocederà al rango di presbitero (beh: pensiamo che almeno monsignore lo diverrà)....continua
 


 
[Fonte: Messainlatino.it 30 gennaio 2009] 



 Roma
Kirill nuovo Patriarca di Mosca. La gioia del Papa. Interviste col cardinale Kasper e mons. Pezzi
 
È stato eletto ieri dal Concilio locale, riunito nella capitale russa, con l’appoggio di oltre i due terzi dei delegati. Kirill, nato nel 1946 a Leningrado, succede, come Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, ad Alessio II, scomparso il 5 dicembre scorso. Domenica primo febbraio la solenne cerimonia di intronizzazione. Il Papa ha inviato un telegramma al nuovo Patriarca in cui esprime la sua gioia per l’avvenuta elezione. Benedetto XVI invoca la benedizione di Dio su Kirill perché possa realizzare “il grande compito” di guidare la Chiesa ortodossa russa “lungo la strada della crescita spirituale e dell’unità”. Chiede quindi al Signore di concedere al Patriarca “abbondanza di saggezza per discernere la Sua volontà” e sostenere le persone a lui affidate “nella fedeltà al Vangelo e alle grandi tradizioni dell’Ortodossia russa”. “Possa l’Onnipotente – ha proseguito – benedire anche i suoi sforzi di mantenere la comunione tra le Chiese ortodosse e di cercare quella pienezza di comunione che è l'obiettivo del dialogo e della collaborazione tra cattolici e ortodossi”. Il Papa assicura la sua “vicinanza spirituale” e l’impegno della Chiesa cattolica “a collaborare con la Chiesa ortodossa russa per una sempre più chiara testimonianza alla verità del messaggio cristiano e ai valori che soli possono sostenere il mondo di oggi lungo la strada della pace, della giustizia e dell’amorevole cura degli emarginati”....continua
 


 
[Fonte: Radio Vaticana 27 gennaio 2009] 



 Roma
Vergognose campagne mediatiche nei confronti di Benedetto XVI da parte di ebrei e progressisti

L'atto del Papa di rimettere la scomunica al vescovi ordinati da Mons. Lefebvre sta suscitando una campagna mediatica indegna nei confronti della Fraternità di S Pio X e per quanto essa rappresenta per il Cattolicesimo, strumentalizzando ad oltranza dichiarazioni indubbiamente antistoriche del vescovo Williamson che minimizzano la shoah (peraltro rese mesi fa e strombazzate solo ora). Tuttavia esse non sono il metro di giudizio della giustezza delle decisioni del Papa né della moralità e della validità della Fraternità San Pio X, e restano deprecabilissime opinioni personali. Vorremmo ricordare però che oltre al doveroso sdegno per l’offesa recata agli ebrei morti nei campi di concentramento, ci sono stati milioni di altri uomini uccisi dai crimini nazisti e che nessuno ricorda perché non fanno notizia. Né hanno un governo sempre pronto a dar battaglia a chiunque la pensi diversamente. Inoltre le gogne mediatiche non sono paragonabili alle camere a gas, ma ciò che le unisce è il medesimo sentimento di intolleranza.
Tutto ciò che auspichiamo e per cui preghiamo è che il ritorno della Fraternità in seno alla Chiesa Cattolica avvenga nei tempi giusti, con tutta la chiarezza dottrinale necessaria ancora da definire e da mettere sul piatto della bilancia e che ciò sia visto anche da coloro che tradizionalisti non sono, con amore per la verità e per la carità, riconoscendolo come un effettivo beneficio per la Chiesa tutta. Le stesse considerazioni nei confronti degli ebrei, che sarebbe opportuno non interferissero nelle questioni interne della Chiesa, valgono per quei Vescovi che sono pronti ad accogliere scismatici di ogni risma, esprimendo le loro riserve solo per degli autentici Cattolici! Mala tempora... ma "non praevalebunt"
 


 
[Fonte: InternEtica 26 gennaio 2009] 



 Roma
Giovani e nuove tecnologie. La fiducia del Papa
 
Delle parole che Benedetto XVI pone nel titolo del messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali "Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia", quella che riceve maggior attenzione è l'ultima: amicizia. "Il concetto di amicizia - scrive il Papa - ha goduto di un rinnovato rilancio nel vocabolario delle reti sociali digitali emerse negli ultimi anni. Tale concetto è una delle più nobili conquiste della cultura umana. Nelle nostre amicizie e attraverso di esse cresciamo e ci sviluppiamo come esseri umani. Proprio per questo la vera amicizia è stata da sempre ritenuta una delle ricchezze più grandi di cui l'essere umano possa disporre. Per questo motivo occorre essere attenti a non banalizzare il concetto e l'esperienza dell'amicizia". Ci vuole uno sguardo di grande fiducia nell'uomo per richiamare l'essenzialità di un'esperienza umana che a volte sembra soccombere sotto i colpi di relazioni fondate sul calcolo, sull'apparenza e non più sulla gratuità. È anche significativo che un uomo formatosi soprattutto sui libri e negli incontri personali richiami il tema dell'amicizia non in contrasto con le novità tecnologiche ma cercando e proponendo con esse un'intesa....continua

>vedi Sezione dedicata a Chiesa e Comunicazioni sociali
 


 
[Fonte: SIR 24 gennaio 2009] 



 Roma
Rimessa la scomunica ai vescovi lefebvriani
 
Il Santo Padre, dopo un processo di dialogo tra la Sede Apostolica e la Fraternità Sacerdotale San Pio X, rappresentata dal suo Superiore Generale, S.E. Mons. Bernard Fellay, ha accolto la richiesta formulata nuovamente da detto Presule, con lettera del 15 dicembre 2008, anche a nome degli altri tre Vescovi della Fraternità, S.E. Mons. Bernard Tissier de Mallerais, S.E. Mons. Richard Williamson e S.E. Mons. Alfonso del Gallareta, di rimettere la scomunica in cui erano incorsi vent’anni fa.....continua
 


 
[Fonte: Santa Sede 24 gennaio 2009] 



 Roma
Convegno “Chiesa in Rete 2.0”
 
“Chiesa in Rete 2.0” è il titolo del convegno che, su iniziativa dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e dal Servizio informatico della Cei, si terrà il 19 e 20 gennaio a Roma (via Aurelia 796). “Oggi, nell’era del cosiddetto Web 2.0 – spiegano i promotori dell’iniziativa – la Chiesa è consapevole delle potenzialità, ma anche dei rischi di Internet”. I partecipanti all’incontro rifletteranno sulla possibilità di “comunicare in maniera efficace il Vangelo”, anche in questo ambiente. “Volendo azzardare una risposta – si legge nel depliant del convegno – si potrebbe dire che occorre inserirsi con la logica del cristianesimo nella cyber cultura”. Agli operatori delle diocesi e delle parrocchie è richiesta “conoscenza” e “un uso corretto delle nuove tecnologie, che non introducono solo un metodo di lavoro, ma incidono sulla mentalità e il costume delle persone”. Il convegno – spiegano ancora gli organizzatori – “si colloca in una fase di accresciuta consapevolezza di partecipazione ad un fenomeno ampio che offre nuove e diffuse possibilità di supportare l’azione pastorale e culturale delle diocesi”. Il convegno si aprirà con il saluto e l’introduzione di mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei....continua
 


 
[Fonte: S.I.R. 16 gennaio 2009] 



 Milano
A proposito della preghiera islamica in Piazza Duomo
 
Tante polemiche sta suscitando la preghiera che sabato 4 gennaio un gruppo di islamici ha svolto in piazza Duomo a Milano, al termine di una manifestazione sulla guerra a Gaza. Le cronache parlano di un corteo che doveva interrompersi in piazza san Babila, ma che - violando le indicazioni delle forze dell'ordine - ha invece raggiunto piazza Duomo, dove insieme ad altre manifestazioni (deplorevole il gesto di bruciare le bandiere) - essendo giunto l'orario prescritto - si è tenuta la preghiera. La preghiera è un bisogno e diritto fondamentale, inalienabile per l'uomo: ogni uomo, appartenente a qualsiasi religione, dovunque, anche a Milano. La preghiera aiuta l'uomo a considerare gli altri uomini come fratelli. Per questo la preghiera - per essere autentica - non può mai essere usata "contro" qualcuno e deve essere praticata - se pubblica - nei luoghi, nei tempi e nelle modalità opportune. Nella manifestazione di sabato scorso alla preghiera si sono uniti elementi estranei alla religione e alla spiritualità....continua
 


 
[Fonte: noicattolici.it 5 gennaio 2009] 



 InternEtica
Buon 2009 a tutti i nostri visitatori
 
Buon 2009 a tutti i nostri visitatori. Come ha ricordato anche il Papa durante il “Te Deum” di ieri, l'anno inizia gravido di “non poche ombre” che gravano sul nostro futuro: la crisi che incombe; i tanti focolai di guerra e di violenza, in particolare nella terra di Gesù; la situazione difficle di molti paesi africani, di cui nessuno fa memoria. Nell’omelia della messa per la Giornata mondiale della pace, Benedetto XVI ha affermato: “La storia terrena di Gesù, culminata nel mistero pasquale, è l’inizio di un mondo nuovo, perché ha realmente inaugurato una nuova umanità, capace, sempre e solo con la grazia di Cristo, di operare una “rivoluzione” pacifica. Una rivoluzione non ideologica ma spirituale, non utopistica ma reale, e per questo bisognosa di infinita pazienza, di tempi talora lunghissimi, evitando qualunque scorciatoia e percorrendo la via più difficile: la via della maturazione della responsabilità nelle coscienze”.
 


 
[Fonte: La Santa Sede 28 dicembre 2008] 



 Città del Vaticano
Potrebbe saltare il viaggio del Papa in Terra Santa
 
Dopo gli interventi internazionali, a cominciare da quello dell'Onu, è la voce del Papa a intervenire sulla scena di guerra che diventa sempre più drammatica, «tragico susseguirsi di attacchi e di rappresaglie» a Gaza. All’Angelus in piazza San Pietro Benedetto XVI chiede il ripristino della tregua nella Striscia ed afferma: «La patria terrena di Gesù non può continuare ad essere testimone di tanto spargimento di sangue, che si ripete senza fine! Violenza inaudita. Serve un sussulto di umanità». Benedetto XVI, che dovrebbe recarsi in Terra Santa a maggio, ha poi detto: «Sono profondamente addolorato per i morti, i feriti, i danni materiali, le sofferenze e le lacrime delle popolazioni vittime di questo tragico susseguirsi di attacchi e di rappresaglie. Imploro la fine di quella violenza che è da condannare in ogni sua manifestazione, e il ripristino della tregua nella striscia di Gaza». L'annunciato viaggio del Papa in Terra Santa per l'8 maggio prossimo sembra risentire dell’attuale crisi nella Striscia di Gaza, anche se il portavoce Vaticano non lo cita espressamente.
 


 
[Fonte: La Santa Sede 2008] 



 Roma

Ennesima profanazione? Il caso di S. Paolo fuori le Mura.

"Daremo la possibilità a comunità cristiane non cattoliche di poter venire a pregare e a celebrare la liturgia". L'arciprete di San Paolo fuori le mura, il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, ha spiegato così all'Osservatore Romano l'allestimento di una "cappella ecumenica" nella Basilica Papale. "È un fatto - afferma - di enorme portata nel dialogo tra i cristiani, una grande novità portata dall'anno paolino, sei mesi prima del suo inizio. Sta per essere realizzata - spiega il porporato - nell'antica struttura, a croce greca, che finora ha ospitato il battistero. L'altare, risistemato, sarà quello che abbiamo trovato e rimosso durante i recenti lavori accanto alla tomba di Paolo, quando l'abbiamo resa visibile ai pellegrini. Quell'altare era proprio accanto al sarcofago e contiene le reliquie di Timoteo di Antiochia, martirizzato nel 311, da non confondere con il discepolo di Paolo, e un'altra piccola cassa che, secondo la dicitura, custodisce i resti di martiri ignoti della stessa epoca"....continua


Siamo in attesa di conoscere l'esito della vicenda collegata con l'Anno Paolino


> 28 giugno 2008 Il Papa inaugura  l'Anno Paolino
> Omelie di Benedetto XVI e di Bartolomeo I
> L'evento a Tarso
 


  [Fonte: Forum Crismon] 







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